Ne parliamo con un compagno della CUB
Durata 15m 40s
Con Federico della CUB Pisa, abbiamo parlato dell'assemblea convocata per il 26
novembre in piazza della Stazione di Pisa, dal Coordinamento Antimilitarista
Livornese e la CUB Pisa come parte della campagna "Ferrovieri contro la guerra"
per denunciare quanto sta avvenendo sulla linea ferroviaria Pisa-Livorno e in
merito al potenziamento della base militare di Camp Darby.
Source - Redazionali Ondarossa
87.9FM a Roma e provincia
Ne parliamo con la FIOM
Durata 9m 35s
Con Donato di RSU Fiom abbiamo parlato del presidio che i lavoratori e
lavoratrici della Tiberina, nell'area industriale di San Nicola di Melfi, stanno
portando avanti da settimane contro le decisioni delle aziende dell'indotto
legato a Stellantis.
Ne parliamo con la Rete Libere di lottare contro lo stato di guerra e di polizia
di Bologna
Durata 28m 9s
Organizzazioni sociali, collettivi e realtà palestinesi hanno partecipato ad
un’assemblea nazionale pubblica domenica 23 novembre alle ore 10:30, al Centro
Sociale Giorgio Costa di Bologna, dedicata all’analisi del DDL Gasparri.
Ne abbiamo parlato con la Rete Libere di lottare contro lo stato di guerra e di
polizia di Bologna. Abbiamo anche commentato la detenzione dell'imam di Torino
come esempio delle conseguenze che potrebbe avere il disegno di legge. Mohamed
Shahin è ora rinchiuso nel Cpr torinese e rischia l'estradizione verso un paese,
l'Egitto che lo vorrebbe morto.
Ascolta
KAITLIN SIMOTICS -TANZMEINHERZ -EUGENE CARCHESIO -BILL CALLAHAN -ALPHA
MAID/VALENTINA MAGALETTI - XEXA -FEEO -GHOSTS DUBS -MA.MOYO -MUTAMASSIK -NAR -
FARAH KADDOUR/MARWAN TOHME -CLAUDIA KHACHAN/ZIAD MOUKARZEL - POT POT - OLAN
MONK/MARIA SOMERVILLE -THE LEGENDARY PINK DOTS - P.E. - CHRISTIE CROWLEY/PETER
ZUMMO -SLEAFORD MODS -MURABANKU - CAMION BIP BIP -TEDAK /ARGALOUVE -DJ MEGAN
23/CRANES/MENTAL -MARC BEHRENS/ATOM TM -NAPPYNAPPA -----------
Ascolta
Durata 1h 13m 54s
SCALETTA
ROSALÍA, "Berghain" (ft. Björk & Yves Tumor)
Makaya McCraven, "Boom Bapped" (feat. Theon Thomas & Ben LaMar Gay)
Bricknasty, "imperet illi deus"
Shap Pins, "Popafangout"
Westerman, "Nevermind"
Sorry, "Echoes"
Hilary Woods, "Voce"
Micah P. Hinson, "Mother and Daughters"
Anna von Hausswolff, "The Whole Woman" (ft. Iggy Pop)
Mavis Staples, "Sad and Beautiful World"
Ascolta
Durata 21m 25s
Il 26 e il 27 novembre lavoratori, studenti e docenti delle sei università
pubbliche di Madrid (Complutense, Rey Juan Carlos, Carlos III, Autónoma,
Politécnica e Alcalá de Henares) sono chiamati a uno sciopero generale dietro lo
slogan “Se non c’è tregua per le università pubbliche, non ci sarà pace per chi
ci soffoca”.
Lo sciopero è indetto dalla Coordinadora en defensa de las Universidades
públicas en Madrid (Cupuma), per “un’università pubblica, libera e critica al
servizio della società” e per denunciare l'insufficienza dei finanziamenti che
minaccia non solo il futuro ma anche il presente delle università pubbliche.
La nostra corrispondenza con Laura, ricercatrice presso la Complutense.
Ascolta
Insieme a Marco Santopadre presentiamo il suo ultimo libro, La rivolta nella
città di plastica. La resistenza alla turistificazione nel Paese Basco.
Puntata 8 - Stagione 26 - 2025-2026
Durata 1h 10m 1s
## **PARTE 1 — Dentro l’occhio di Palantir**
Oggi entriamo in una storia che parla di potere, tecnologia e sorveglianza.
Parliamo di **Palantir**, una delle aziende più influenti e opache del nostro
tempo.
Una società che non produce hardware, non gestisce social network, non vende
pubblicità.
Vende qualcosa di più profondo: **il modo in cui i dati vengono visti,
correlati, interpretati**.
Le sue piattaforme — *Gotham*, *Foundry*, *Apollo* — sono usate da governi,
polizie ed eserciti in tutto il mondo.
Non possiede i dati, ma **decide come vengono incrociati**: spostamenti,
transazioni, reti sociali, video di sorveglianza, immagini satellitari.
Quando una piattaforma ha accesso infrastrutturale ai sistemi che governano una
società,
**chi controlla veramente lo sguardo?**
Perché chi costruisce l'infrastruttura non è neutrale.
Decide quali relazioni sono significative, quali anomalie sono sospette, quali
pattern meritano un intervento operativo.
La domanda che torna, e che ci accompagnerà per tutta la puntata, è semplice
solo in apparenza:
> **Chi può vedere cosa, e con quale legittimazione democratica?**
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## **PARTE 2 — Con Michele Mezza: calcolati e calcolanti**
Su questo punto ci raggiunge oggi in collegamento **Michele Mezza**,
giornalista, studioso dei media e autore del libro *“Algoritmi di libertà. La
potenza del calcolo tra dominio e conflitto”*.
Con lui vogliamo esplorare un’idea fondamentale:
la distinzione tra **calcolati** e **calcolanti**.
In un mondo governato da piattaforme come Palantir, Google o le grandi aziende
di cloud, la società tende a dividersi in due:
* chi **subisce** il calcolo, cioè chi viene tracciato, profilato,
categorizzato;
g* e chi **esegue** il calcolo, cioè chi possiede la capacità di vedere tutto,
di correlare tutto, di anticipare comportamenti e orientare decisioni.
Questo squilibrio non è solo tecnologico: è politico.
Perché non riguarda cosa sappiamo, ma **chi può sapere**.
Che spazio resta per il conflitto democratico,
per la negoziazione sociale,
per i diritti fondamentali?
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## **PARTE 3 — L’Europa e il Digital Omnibus: quando la semplificazione diventa
amnesia**
E mentre discutiamo di questi poteri algoritmici, dall’Europa arriva una notizia
che si incastra sciaguratamente in questo scenario.
La Commissione europea ha presentato il **Digital Omnibus**,
un grande riordino delle norme digitali che, almeno sulla carta, vuole
semplificare e rendere più efficiente l’architettura regolatoria europea.
Ma dietro la parola “semplificazione” si nasconde un cambiamento molto più
profondo.
Per la prima volta, l’UE **sposta il centro della sua sovranità digitale**:
* dai diritti alla gestione del rischio;
* dalle garanzie alla standardizzazione;
* dalla protezione dei dati all’efficienza amministrativa.
Una delle modifiche più delicate riguarda proprio la definizione di **dato
personale**.
Nel GDPR era semplice: un dato è personale se può identificarti, punto.
Con il Digital Omnibus diventa:
> un dato è personale solo se l’attore che lo usa ha i “mezzi ragionevoli” per
identificarti.
Sembra un dettaglio tecnico.
In realtà è una rivoluzione.
Vuol dire che la protezione dei dati **non è più uguale per tutti**.
Dipende dalla potenza computazionale dell’attore che li tratta.
Più tecnologia hai, più sei libero di dire che quel dato "non è personale".
È esattamente il contrario dello spirito del GDPR.
È un mondo in cui i **calcolanti** — le piattaforme, le big tech, gli apparati
di sorveglianza — ottengono più margini di manovra.
E i **calcolati** — noi — vedono restringersi i propri diritti.
È un’Europa che rischia di perdere sé stessa,
che passa dalla difesa dei diritti alla gestione tecnica delle eccezioni,
che parla il linguaggio della velocità invece di quello delle garanzie.
Ed è qui che il cerchio si chiude:
il caso Palantir,
le riflessioni di Mezza,
e il Digital Omnibus
ci mostrano la stessa trasformazione.
La politica non decide più cosa si può fare:
decide **come amministrare quello che è già stato deciso dai sistemi**.
Ascolta
Durata 1h 3m
Chiacchieriamo in lungo e in largo con un compagno edotto di dinamiche
dell'atmosfera e missioni satellitari sull'impatto ambientale che potrebbe avere
l'aumento vertiginoso dei lanci orbitali di satelliti per le telecomunicazioni.
Si parla di un aumento dai circa 100 lanci del 2019 ai 258 del 2024, per una
stima di circa 800 lanci annuali entro i prossimi 5 anni. Tutto questo
chiaramente legato al sempre maggiore giro di affari della tecnologia (dual use
civile e militare) legata ai servizi per l'accesso alla rete internet.
Questa nuova tendenza è chiaramente iniziata con la creazione della flotta
satellitare Starlink, ma molte altre reti simili verranno lanciate da molti
altri attori civili, militari, statali e privati.
L'impatto ambientale è legato all'uso di propellenti solidi per i razzi che
immettono in alta atmosfera enormi quantità di cloro e alluminio, veri e propri
killer della sottile e delicata fascia di ozono che potrebbe arrivare a
diminuire fra il 0.17% e lo 0.29% annualmente, con enormi impatti sulla salute
di tutti gli esseri viventi del pianeta.
Sulle mobilitazioni di NUDM contro la violenza patriarcale e per un'educazione
sessuo-affettiva
Durata 1h 4m 5s
Una marea libera, interminabile, determinata e piena di idee per combattere e
lottare con il popolo palestinese, contro le guerre e con tutte le persone che
vogliono autodeterminare le loro scelte e la loro vita. Il 25 novembre alle
h16,30 sotto il MIM, A Roma in Viale Trastevere, 76/a, per una lezione aperta
capovolta sull'educazione sessuo-affettiva.