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Durata 2h 2m 52s
Scaletta dei contenuti:
Amptek Alex Marenga in voce - Spazio novità #26 (settembre 2025)
Ciuffy Rouge - Zero Gravity mixtape (settembre 2025)
H501L - Le chiacchiere stanno a zero mixtape #21 (La danza della mente,
settembre 2025)
Dj Elettrodo - Daft Records monography mixtape 16 (settembre 2025)
Puntata 173 trasmessa sabato 12 settembre 2025 su Radio Onda Rossa 87.9 dalle 21
alle 23.
Broadcasted on Musica Machina radioshow, Radio Onda Rossa 87.9 (Saturday,
September 12, 2025).
Source - Redazionali Ondarossa
87.9FM a Roma e provincia
lefaremosapereII
Trasmissione settimanale a cura della redazione musicale di radio Ondarossa
Questa settimana ospite sulle nostre frequesnze Eva's Whim
Per proposte artistiche scrivere a ondarossa@ondarossa.info con oggetto per la
redazione musicale.
Corrispondenza con Lorenzo D'Agostino
,
Lettura articolo de Il Manifesto di Lorenzo D'agostino
Aggiornamenti dalla Flottilla da parte di Lorenzo D'Agostino giornalista
freelance che si trova su una delle barche.
Ascolta
Negli ultimi anni si è assistito ad un vero e proprio processo di
militarizzazione dei luoghi del sapere, sia sul fronte dell’istruzione sia nella
ricerca. Scuole e Università sono state sottoposte ad una crescente invasione da
parte della filiera militare industriale e del suo dispiegamento ideologico, che
agisce per promuovere la “cultura della difesa” normalizzando la presenza della
guerra nella società soprattutto verso i più giovani, e/o in vista del
reclutamento degli stessi, oltre che per subordinare formazione e ricerca agli
interessi delle imprese. Di recente, il documento per l’attuazione di REARM
EUROPE individua nell’istruzione scolastica e universitaria un settore
strategico per il processo di militarizzazione, già in atto da qualche anno ad
opera delle istituzioni governative e militari del nostro Paese, ma anche di
organizzazioni internazionali come la NATO e delle grandi multinazionali
dell’industria bellica, come ad esempio Leonardo SpA, che entra nel mondo
dell’istruzione anche attraverso le sue fondazioni: in particolare la Fondazione
Med-Or, la quale annovera nel suo Comitato Scientifico non solo docenti
universitari, ma anche Rettori di alcuni Atenei statali (erano 13 e ad oggi ne
risultano 9). Le modalità con cui questo processo si dispiega in Italia riporta
al modello di militarizzazione della società israeliana, dove sin dai primi
gradi dell’istruzione, i bambini vengono immersi nella retorica e nella
propaganda militarista e dove la militarizzazione è presente in tutti i gangli
della società. È per tale motivo che si può parlare di “israelizzazione” della
società anche nel nostro Paese: un processo di occupazione e colonizzazione
cognitiva, ma anche fisica, dei luoghi e degli spazi del sapere, dell’istruzione
e della ricerca. Le Scuole, le Università, la Ricerca Pubblica e la nostra
società sono, analogamente alla Palestina, territori da colonizzare, occupare,
depredare e trasformare per gli interessi particolari di chi sta promuovendo il
processo di militarizzazione (Governo, lobby delle armi, NATO e filiera
bellica). Tale processo, che nella fase attuale sta coinvolgendo anche il resto
della società, è appunto iniziato nelle Scuole e nelle Università ed è per
questa ragione che partiamo proprio dall’istruzione per portare avanti un
percorso teso a denunciare lo stato delle cose e a liberare la formazione e la
ricerca dalle logiche belliciste, ribadendo la nostra volontà di non contribuire
alla militarizzazione, non essere complici del genocidio in atto e respingere il
modello militarizzato della società israeliana. Per questa ragione la campagna
“LA CONOSCENZA NON MARCIA” si propone di intervenire direttamente nel rapporto
strutturale che lega il progetto sionista, la militarizzazione della società e
l’istruzione pubblica. Il definanziamento dell’Università italiana, connesso
alla ripetuta introduzione di nuove forme contrattuali di precariato della
ricerca e della docenza, spinge a rendere prassi normale il reperimento di
risorse presso agenzie private e pubbliche che hanno come proprio core business
l’intelligence e l’industria bellica. Fra le industrie belliche che hanno
stretto collaborazioni con Università italiane ci sono anche grandi aziende
israeliane come Elbit Systems o IAI – Israeli Aerospace Industries, m aanche
l’Istituto di tecnologia Technion o l’Ariel University, che intervengono in
vario modo anche nell’apartheid e nello scenario coloniale dei territori
palestinesi: alcune università israeliane sono complici dirette nella
costruzione di infrastrutture e nella colonizzazione israeliana del territorio
palestinese, ma anche nella creazione di un’ ideologia pervasiva e razzista.
Vista l’impossibilità ad individuare le collaborazioni con potenziale dual use,
cioè con utilizzo militare oltre a quello civile, il principio di cautela
suggerirebbe di evitare di stringere accordi e collaborare in progetti con le
stesse, anche solo per una questione di opportunità. Infatti, il genocidio in
atto potrebbe avere ricadute in termini di responsabilità anche per quelle
Università che, tramite rapporti di collaborazione, potrebbero risultare
complici di Israele nei gravissimi e ripetuti crimini di guerra che continuano
ad essere perpetrati e per le sistematiche violazioni del diritto
internazionale. Un esempio è quello della partnership con Leonardo, che fornisce
molte tecnologie ed armi ad Israele. Negli ultimi anni è diventata sempre più
evidente ed invasiva la presenza delle forze dell’ordine, delle forze armate e
dell’industria militare nei luoghi della formazione: dalla scuola dell’infanzia
alla scuola secondaria di secondo grado, fino agli Istituti Tecnici Superiori.
Non solo nelle aule scolastiche, ma addirittura con visite in caserma,
partecipazione a manifestazioni militarie stage in aziende della filiera
bellica. Infine, occorre considerare la NATO, per il suo ruolo nei principali
scenari bellici e dietro le politiche di riarmo. La NATO, oltre che con
iniziative svolte in collaborazione con le scuole, è attiva soprattutto negli
Atenei: ad esempio all’Università di Bologna col NATO Model Event oppure in
circa 14 Atenei con l’esercitazione “Mare Aperto” tramite la Marina Militare
italiana o ancora con il NATO SPS Programme. Al fine della smilitarizzazione
dell’istruzione e della separazione netta tra spazio scolastico/universitario e
ambito militare, la campagna “LA CONOSCENZA NON MARCIA” CHIEDE MISURE NORMATIVE
PER NON CONSENTIRE LE SEGUENTI INIZIATIVE nel sistema dell’istruzione scolastica
ed accademica: sviluppare progetti di didattica, ricerca e Terza missione in
collaborazione con industrie della filiera bellica, con istituzioni, incluse le
università, di Paesi che attuano sistematicamente politiche e pratiche
genocidarie, di oppressione coloniale, di segregazione e pulizia etnica, come
Israele, e con organizzazioni internazionali (ad es. la NATO), che intervengono
direttamente ad alimentare gli scenari di guerra in corso e le politiche di
riarmo; partecipare, da parte dei singoli docenti, a organizzazioni che abbiano
finalità di tipo militare oche siano legate all’industria bellica (ad es.
Med-Or); ricevere finanziamenti, stringere partnership con aziende della filiera
bellica e con realtà produttive che collaborano con governi che non rispettano
il diritto internazionale(crimini di guerra, occupazione militare illegale,
discriminazione razziale e persecuzioni); sviluppare corsi, master, scuole di
specializzazione, eventi e iniziative didattiche e di orientamento nelle
università e nelle scuole di ogni ordine e grado in collaborazione con le forze
armate e con le forze dell’ordine, le quali devono restare fuori dal sistema
educativo. Abbiamo deciso di non marciare per le loro guerre. Abbiamo deciso di
difendere i luoghi della conoscenza da quelle ingerenze governative e dagli
interessi dell’industria bellica e delle istituzioni sioniste che corrompono e
deteriorano il sapere. Lottiamo per garantire un’istruzione ed una ricerca sane,
forti e indipendenti per demilitarizzare e decolonizzare la cultura, anche in
una prospettiva internazionale.
Incontriamoci il 13 settembre a Roma alle ore 10.30 nell’Aula I di San Pietro in
Vincoli (Sapienza), per discutere di tutto queste e per lanciare la campagna “La
conoscenza non marcia”
Parliamo di tutto questo con uno dei promotori della Campagna "La conoscenza non
marcia"
Ascolta
ANNE JAMES CHATON/ANDY MOOR - AL KARPENTER - FONTAINES D.C. -SANAM - IDLES -
MAJESTY CRUSH - NIRA - OUTBACK - WRIGHT SPECIAL - LOU X - HEAD - MLODY KOTEK -
MAN MADE HILL - COSIMO QUERCI -RUN - LA GOLDEN ACAPULCO - PALADOS - LAS
FORASTERIA - CALIZA - DAYANANDREA - PUKUTRUNIKE - HERMAN VIDAL -BOMBO
ATOMICO/INTI GONZALEZ - YÙ -GELLI HAHA - NOVA TWINS -INSELN - CRM - WUJERIA -
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Durata 14m 36s
Con Michele Giorgio, corrispondente del Manifesto da Gerusalemme, facciamo un
quadro complessivo della situazione nella striscia di Gaza e in Cisgiordania.
Nel giorno successivo all'attacco portato avanti da Israele in Qatar, nella
città di Doha, contro la delegazione di Hamas, che ha provocato la morte di 6
persone.
Mentre continuano ad arrivare notizie di attacchi alle imbarcazioni della Global
Sumud Flotilla e gli attacchi dell'esercito israeliano nella striscia di Gaza,
con il tentativo di far evacuare Gaza city. Come le aggressioni nei territori
occupati della Cisgiordania, e il tentativo di annettere allo stato di Israele
nuove porzioni di territorio palestinese.
corrispondenza con Antonio Mazzeo
Durata 14m 53s
,
corrispondenza di Antonio La Picirella
Durata 2m 54s
A mezzanotte di ieri 8 settembre 2025 un drone ha colpito con dell'esplosivo una
delle imbarcazioni della Global Sumud Flotilla in acque tunisine, nessun ferito
a bordo, ma danni alla barca.
Antonio La Picirella a bordo della stessa imbarcazione racconta il fatto e
commenta le dichiarazioni dello stato tunisino che tentano di negare quello che
i video mostrano, ossia che si è trattato di un attacco deliberato.
Antonio Mazzeo commenta con noi l'accaduto, ennesima dimostrazione
dell'israelizzazione del Mediterraneo.
trasmissione intera
,
corrispondenza con la presidente dell'osservatorio contro militarizzazione
,
corrispondenza di Sara Garbagnoli su suicidio docente-dirigente in francia
Inizia l'anno scolastico 2025/26 de L'oradibuco con la consapevolezza che la
scuola apre ancora una volta durante il genocidio in corso a Gaza.
Diamo quindi voce a quanto accade nelle scuole con una corrispondenza con
Roberta Leoni, presidente dell'osservatorio contro militarizzazione della
scuola, sul cui sito trovate tutte le iniziative.
Concludiamo con una corrispondenza di Sara Garbagnoli: lunedì 1° settembre
Caroline Grandjean-Paccoud, 42enne direttrice e insegnante della scuola del
villaggio di Moussages, nel Cantal (Alvernia) si è suicidata. E' stata per due
anni attaccata per il suo lesbismo, le compagne francesi denunciano un
lesbicidio di Stato.
Corrispondenza con un compagno palestinese
Durata 8m 13s
Aggiornamento sulla censura del comune di Roma sull'assemblea palestinese in
programma il 14 settembre al cinema Aquila: il Comune non risponde.
Corrispondenza con un compagno palestinese
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Durata 1h 0m
Riprendiamo le fila - dopo una lunga pausa estiva - sulla vicenda
dell'inceneritore di Roma, il mostro da 600.000 tonnellate di rifiuti annui che
pende sulla testa degli abitanti di Roma e provincia.
Gualtieri giudice, giuria e boia, ha incentrato nelle sue mani i poteri per
attribuire la costruzione dell'impianto ad ACEA senza gara d'appalto, della
Valutazione di Impatto Ambientale, come anche il resto delle procedure
autorizzative, tagliando i tempi che dovrebbero garantire l'accuratezza delle
misure e la possibilità di partecipazione da parte di altre amministrazioni,
comitati e associazioni.
La data ultima per la condanna dei territori della provincia sud-est di Roma è
il 24 Dicembre (anzichè metà 2026).
Discutiamo di questi e altri dettagli della vicenda in una corrispondenza con un
comagno del Coordinamento dei Comitati Contro l'Inceneritore