Un nuovo aggiornamento di Android permetterà agli sviluppatori di app di
bloccare l'accesso agli utenti con device non aggiornati. Il motivo? La
sicurezza. Così però si rischia di escludere milioni di persone da servizi di
primaria importanza e si strizza l'occhio a condotte riconducibili
all'obsolescenza programmata.
Gli aggiornamenti di PC, laptop, tablet e smartphone, si sa, non piacciono a
nessuno. Nemmeno a farlo apposta vengono scaricati dal sistema operativo quando
si ha necessità di utilizzare il device, bloccando tutti i lavori e ritardandone
la chiusura. La loro installazione porta via parecchio tempo e, come se non
bastasse, spesso peggiorano la situazione, rendendo il dispositivo
ingovernabile, lento e instabile. Questi continui download ci ricordano insomma
che non siamo pieni proprietari del software acquistato con l’hardware. Ma tra
le tante pecche hanno comunque un vantaggio: mantenere alta la sicurezza del
sistema, chiudendo falle precedentemente passate inosservate e inserendo nuove
protezioni che rendano la vita un po’ più difficile agli hacker. Non tutti i
download vengono per nuocere, dunque, ma tutti i download rischiano di portare
un pochino più avanti le lancette dell’orologio che ticchettano la fine della
vita del proprio device. Non pochi infatti parlano di obsolescenza programmata.
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