Venerdì 14 febbraio in un post pubblicato sul suo account su X, Milei ha
promosso il token $Libra, fino a quel momento sconosciuto, dicendo che avrebbe
incentivato la crescita economica del Paese, finanziando piccole imprese e
iniziative. “L’Argentina liberale sta crescendo!!!” ha detto Milei a oltre 3
milioni di follower.
$LIBRA è un meme coin, cioè una criptovaluta ispirata a un meme o a un fenomeno
di cultura pop, come quelle presentate da Donald Trump, $TRUMP e $MELANIA. Le
criptovalute di questo genere sono considerate ancora più volatili e
potenzialmente rischiose di quelle normali. Benché condividano di fatto gli
stessi princìpi economici e tecnologici dei bitcoin e delle criptovalute
tradizionali, sono pensate esplicitamente come beni speculativi, che
assomigliano più a oggetti collezionabili che a una valuta.
In poche ore il valore di ciascuna $LIBRA è passato da pochi centesimi a circa
4,5 euro, e il valore complessivo di tutte quelle in circolazione a oltre 4
miliardi di euro. Come è stato ricostruito in seguito, però, circa l’80 per
cento delle $LIBRA era concentrato in cinque “portafogli”, cioè in cinque
singoli conti. Questi hanno immediatamente venduto una parte delle criptovalute
che possedevano incassando 90 milioni di euro, ma dando il via a un crollo.
Più o meno nello stesso momento Milei ha eliminato il suo post su X,
contribuendo alla fuga dall’iniziativa. La criptovaluta è tornata a valere
pressoché zero, lasciando alcuni dei primi investitori che avevano venduto in
tempo con guadagni milionari e tutti gli altri (circa 40mila persone) con la
perdita di tutto il patrimonio investito.
Fonti qui e qui