Intel rinuncia al mega impianto, la fuga dei capitali hi-tech preoccupa IsraeleDisinvestimenti e crisi economica. 20% di posti di lavoro che l’industria
hi-tech israeliana e le start-up temono di perdere per la fuga all’estero dei
dipendenti attuali. 28mila professionisti dell’hi-tech israeliano che hanno
prestato servizio come riservisti dal 7 ottobre a fine gennaio. A febbraio il
numero è sceso a 12mila
La partnership con la Intel è sempre stata strettissima. E le autorità
israeliane spesso sottolineano quanto la collaborazione con l’azienda americana
– il più grande datore di lavoro tecnologico in Israele – sia un’altra evidente
dimostrazione dei livelli di vertice raggiunti dallo Stato ebraico nell’hi-tech.
Così quando nei giorni scorsi i fornitori hanno ricevuto la comunicazione della
risoluzione dei contratti relativi alla costruzione del nuovo stabilimento della
Intel in Israele, un progetto annunciato appena qualche mese fa, la notizia ha
fatto in pochi attimi il giro del mondo.
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