La proprietà aperta e i suoi nemic: suicidi eccellenti nella Silicon Valley

Pillole di Graffio - Saturday, January 18, 2025

La proprietà aperta e i suoi nemici: suicidi eccellenti nella Silicon Valley

Di Rattus Norvegicus

Considero il recente (presunto) suicidio del programmatore indiano ventiseienne Suchir Balaji, un giovane che aveva alle spalle quattro anni di lavoro presso il centro di ricerca di OpenAI, un evento di una tale gravità da richiedere un ripensamento in merito al ruolo svolto dalla proprietà intellettuale negli ultimi quarant’anni, sia all’interno della produzione informatica e di rete sia, più in generale, nell’ambito dei complessi rapporti che questa peculiare forma di proprietà privata ha stabilito con la libertà di opinione, con il diritto di accesso all’educazione e alla formazione, con la cooperazione internazionale allo sviluppo e, per estensione, con tutti i principali pilastri del diritto nelle democrazie liberali, quelli che i paladini del libero mercato continuano a invocare nei loro discorsi pubblici sebbene nelle realtà non se ne veda più traccia da moltissimo tempo.

Ian Murdock (la cooperazione)
Aroon Swartz (la condivisione)
Suchir Balaji (la contraddizione)

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