Lezioni di Cassandra/ L'alter ego di Cassandra ha fatto una chiacchierata
eretica sulle false IA in un paio di eventi pubblici, apparentemente con una
certa soddisfazione dei presenti; perché allora non trasformare gli appunti in
una esternazione vera e propria, salvandoli dall'oblio digitale?
Se oggi siamo in questa situazione è tutta colpa di Joseph Weizenbaum, noto
eretico dell'informatica. Anzi, è colpa di Joseph Weizenbaum e della sua
segretaria. Ma andiamo con ordine.
Nell'ambito dell'intelligenza artificiale, una delle pietre miliari più
conosciute è stato ELIZA, un programma informatico sviluppato appunto da
Weizenbaum nel 1966, che ha rivoluzionato la nostra comprensione delle
interazioni tra l'uomo e la macchina. Eliza, sebbene rudimentale rispetto agli
standard odierni, ha gettato le basi per molte delle tecnologie di chatbot e
assistenti virtuali che utilizziamo oggi.
[...]
In 70 anni di storia dell'IA sono stati sviluppati i motori di inferenza, le
reti neurali, le tecniche di apprendimento profondo: tutte cose che nei loro
ambiti funzionano benissimo. Se non li avete mai sentiti nominare, ricorderete
certo le notizie che l'IA referta le TAC meglio di un radiologo e che ha battuto
i campioni mondiali di scacchi e Go (dama cinese). Tre anni fa una tecnologia
già nota da tempo, gli LLM (Large Language Models — Grandi modelli di
Linguaggio) ha cominciato a funzionare. Perché? Per semplici motivi di scala,
cioè l'utilizzo di server più potenti per eseguirli e di più informazioni con
cui allenarli.
La speculazione finanziaria delle dotcom in cerca di nuove opportunità di far
soldi ci si è buttata a pesce. Improvvisamente ChatGPT e i suoi fratelli sono
diventati disponibili a chiunque gratuitamente: hanno cominciato ad affascinare
tutti esattamente come Eliza aveva fatto con la segretaria di Weizenbaum. Ma,
come Eliza, un LLM non sa niente, non comprende niente, non può rispondere a
nessuna domanda e nemmeno rispondere sempre nello stesso modo.
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