Microsoft interromperà il supporto a Windows 10 dal 14 ottobre 2025, spingendo
milioni di utenti europei a cercare alternative. Una di queste è Linux, che ha
visto crescere la propria quota di mercato desktop dal 2,84% al 5,21% in poco
più di un anno (+83%).
Un’ascesa senza precedenti: +83% per Linux in Europa
I dati condivisi da Statcounter fotografano un incremento dell’83,5% in poco più
di un anno: un risultato storico per un sistema operativo che, per quanto
riguarda le distribuzioni desktop, per anni è rimasto sotto il 3%, nonostante
brevi impennate durante la pandemia.
Questa crescita non è solo statistica, ma sintomatica di un cambiamento
culturale e tecnologico. Per la prima volta, Linux non è solo un’alternativa per
esperti o sviluppatori, ma una scelta concreta per milioni di utenti
“mainstream”, spinti da esigenze pratiche e da una crescente diffidenza nei
confronti dei modelli di business proprietari.
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“Codice aperto, dati aperti'' è il nuovo mantra della Confederazione.
Ci sono Paesi che lasciano ampia libertà di decisione agli Stati che li
compongono, come la Germania, dove alcuni Land adottano Linux, altri Windows, e
altri passano periodicamente dall'uno all'altro; ci sono Paesi saldamente in
mano a Microsoft; e poi c'è la Svizzera, che ha virato decisamente verso l'open
source.
È entrata infatti finalmente in vigore la legge che impone a tutti gli enti
pubblici di rendere pubblico il codice degli strumenti software in uso, a meno
che ciò non leda i diritti di terze parti o ci siano preoccupazioni riguardanti
la sicurezza che rendano sconsigliabile l'apertura.
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