Giovedì 13 marzo, presso lo Spazio Libero Autogestito Vag61 (BO) incontro con
gli autori di Pedagogia Hacker: Davide Fant e Carlo Milani.
La gente ha il potere: "people have the power" (cit.). Ma non ce lo ricordiamo,
così come dimentichiamo che le reti sociali (social network) non sono i media
sociali (social media): è ora di abbandonare narrazioni e abitudini tossiche e
immaginare quello che ci piace fare con le tecnologie che amiamo, e come.
Vi portiamo alcune nostre storie. Altre le trovate qui:
* Pedagogia hacker - Approfondimenti
* Tecnologie conviviali - libro completo di Carlo Milani
* Internet mon amour di Agnese Trocchi
Giovedì 13 marzo,
ore 18
Spazio Libero Autogestito Vag61
Via Paolo Fabbri 110
Bologna
Tag - Davide Fant
Lungarno ha intervistato Carlo Milani, coautore con Davide Fant di Pedagogia
hacker.
Se vi chiedessi qual è la prima cosa che guardate la mattina e l’ultima che
vedete la sera, mi direste lo smartphone. Non è un giudizio, lo faccio anche io.
Lo smartphone è una protesi digitale, uno strumento così integrato nelle nostre
vite da sembrare indispensabile. Uscite di casa senza e ditemi come vi sentite:
smarriti, nudi, addirittura incompleti. Come possiamo allora evitare che la
tecnologia prenda un controllo così pervasivo sulla nostra vita? A questa
domanda cercano di rispondere il ricercatore Carlo Milani e il formatore Davide
Fant con il saggio Pedagogia Hacker (Elèuthera, 2024). I due, attraverso
attività pedagogiche che fanno propria l’attitudine hacker, aiutano giovani e
adulti a sviluppare un rapporto più critico e meno alienante con il digitale.
Leggi l'intervista
Venerdì 29 novembre 2024 per Elèuthera editrice esce in libreria "Pedagogia
hacker" di Davide Fant e Carlo Milani. Un libro per educatori, educatrici,
insegnanti, psicologi, tecnici, artisti, ma anche per chiunque sia alla ricerca
di pratiche che ci portino a essere soggetti più attivi e soprattutto più
consapevoli degli effetti che la tecnologia ha su di noi.
"Con il libro che avete tra le mani vogliamo rispondere all’urgenza di
un’educazione sui temi del digitale che ponga al centro le relazioni fra persone
e tecnologie. Relazioni ambivalenti che sfociano spesso in vissuti di
sofferenza, di euforia a cui seguono cocenti delusioni, di esaltazione
spasmodica ed emozioni violente; da questo disagio della tecnica vogliamo
muovere per aprire spazi di immaginazione, ri-creazione e liberazione."
Leggi la scheda del libro
Leggi l'introduzione
Sul sito di C.I.R.C.E. altre informazioni