Il libro di Carlo Milani e Davide Fant, edito da elèuthera è leggibile online
sul sito dell'editore, rilasciato in licenza creative commons CC BY-NC-SA
(condividi, riusa allo stesso modo per scopi non commerciali, attribuendo
l'opera all'autore).
I dispositivi digitali oggi più diffusi limitano i nostri spazi di autonomia, ci
sottraggono tempo ed energie, riducono le persone a profili mercificati. In un
contesto del genere è sempre più urgente sviluppare strumenti educativi e
autoeducativi capaci di aprire nuovi spazi di consapevolezza e libertà.
Per ridurre l'alienazione tecnica, la pedagogia hacker ci propone di indagare le
nostre relazioni con le tecnologie, guardando dietro lo schermo per riconoscere
le dinamiche oppressive e sperimentare pratiche di immaginazione liberatoria. È
un approccio critico e creativo che procede per attivazioni grazie alle quali
gli schermi incontrano i corpi, la tecnologia è interrogata anche attraverso
l'arte, il teatro, la poesia, e il gioco torna a essere spazio di emancipazione.
Questa esplorazione invita a costruire relazioni appropriate con il digitale,
rivolgendosi in particolare a chi educa e insegna, a chi si cura della psiche, a
chi fa arte, a chi lavora con la tecnica, ma anche a chiunque sia alla ricerca
di pratiche concrete per decolonizzarsi e abitare la tecnologia con
un'attitudine conviviale.
Leggi il testo intero
Tag - pedagogia hacker
Nei mesi di febbraio e marzo 2025 abbiamo condotto un corso di Pedagogia Hacker
di trenta ore per una classe di III superiore presso l'istituto comprensivo
Carducci di Roma. A margine di questa esperienza siamo state intervistate da
Radio Carducci per raccontare cosa è la Pedagogia Hacker!
Ascolta l'intervista sul sito di Radio Carducci
https://www.radiocarducci.com/podcast/radio-scienza-pop-15-04-25/
Nei mesi di febbraio e marzo 2025 abbiamo condotto un corso di Pedagogia Hacker
di trenta ore per una classe di III superiore presso l'istituto comprensivo
Carducci di Roma. A margine di questa esperienza siamo state intervistate da
Radio Carducci per raccontare cosa è la Pedagogia Hacker!
Ascolta l'intervista sul sito di Radio Carducci
https://www.radiocarducci.com/podcast/radio-scienza-pop-15-04-25/
Giovedì 13 marzo, presso lo Spazio Libero Autogestito Vag61 (BO) incontro con
gli autori di Pedagogia Hacker: Davide Fant e Carlo Milani.
La gente ha il potere: "people have the power" (cit.). Ma non ce lo ricordiamo,
così come dimentichiamo che le reti sociali (social network) non sono i media
sociali (social media): è ora di abbandonare narrazioni e abitudini tossiche e
immaginare quello che ci piace fare con le tecnologie che amiamo, e come.
Giovedì 13 marzo,
ore 18
Spazio Libero Autogestito Vag61
Via Paolo Fabbri 110
Bologna
Giovedì 13 marzo, presso lo Spazio Libero Autogestito Vag61 (BO) incontro con
gli autori di Pedagogia Hacker: Davide Fant e Carlo Milani.
La gente ha il potere: "people have the power" (cit.). Ma non ce lo ricordiamo,
così come dimentichiamo che le reti sociali (social network) non sono i media
sociali (social media): è ora di abbandonare narrazioni e abitudini tossiche e
immaginare quello che ci piace fare con le tecnologie che amiamo, e come.
Vi portiamo alcune nostre storie. Altre le trovate qui:
* Pedagogia hacker - Approfondimenti
* Tecnologie conviviali - libro completo di Carlo Milani
* Internet mon amour di Agnese Trocchi
Giovedì 13 marzo,
ore 18
Spazio Libero Autogestito Vag61
Via Paolo Fabbri 110
Bologna
Lungarno ha intervistato Carlo Milani, coautore con Davide Fant di Pedagogia
hacker.
Se vi chiedessi qual è la prima cosa che guardate la mattina e l’ultima che
vedete la sera, mi direste lo smartphone. Non è un giudizio, lo faccio anche io.
Lo smartphone è una protesi digitale, uno strumento così integrato nelle nostre
vite da sembrare indispensabile. Uscite di casa senza e ditemi come vi sentite:
smarriti, nudi, addirittura incompleti. Come possiamo allora evitare che la
tecnologia prenda un controllo così pervasivo sulla nostra vita? A questa
domanda cercano di rispondere il ricercatore Carlo Milani e il formatore Davide
Fant con il saggio Pedagogia Hacker (Elèuthera, 2024). I due, attraverso
attività pedagogiche che fanno propria l’attitudine hacker, aiutano giovani e
adulti a sviluppare un rapporto più critico e meno alienante con il digitale.
Leggi l'intervista
Intervista a Carlo Milani, co-autore del libro Pedagogia Hacker. Nella stessa
puntata: Da malpensa a tel aviv: come le aziende di sicurezza informatica
israeliane collaborano con le autoritá italiane per accedere ai dispositivi
mobili.
Qui la puntata completa
Intervista a Carlo Milani a proposito del libro Pedagogia Hacker sul magazine
Lungarno. “Se non faremo l’impossibile ci troveremo di fronte l’impensabile!”
(Murray Bookchin).
"Se vi chiedessi qual è la prima cosa che guardate la mattina e l’ultima che
vedete la sera, mi direste lo smartphone. Non è un giudizio, lo faccio anche io.
Lo smartphone è una protesi digitale, uno strumento così integrato nelle nostre
vite da sembrare indispensabile. Uscite di casa senza e ditemi come vi sentite:
smarriti, nudi, addirittura incompleti. Come possiamo allora evitare che la
tecnologia prenda un controllo così pervasivo sulla nostra vita? A questa
domanda cercano di rispondere il ricercatore Carlo Milani e il formatore Davide
Fant con il saggio Pedagogia Hacker (Elèuthera, 2024). I due, attraverso
attività pedagogiche che fanno propria l’attitudine hacker, aiutano giovani e
adulti a sviluppare un rapporto più critico e meno alienante con il digitale."
Salvatore Cherchi di Lungarno ne parla con Carlo Milani.
Qui l'intervista completa.
Domenica 2 marzo, C.I.R.C.E. partecipa alla giornata di riflessione
sull'educazione digitale organizzata da MovEre nell'ambito del percorso
itinerante ideato da insegnanti e genitori dell'IC Simonetta Salacone.
Dalle ore 15:00 - 18:00, presso IC Salacone, plesso Iqbal Masih, via Ferraironi,
28 - Roma
Molti videogiochi catturano la nostra attenzione al punto da creare forme di
abitudine e assuefazione, costruite magistralmente sulle vulnerabilità comuni a
tutti gli umani. In maniera analoga siamo chiamati a partecipare e a contribuire
instancabilmente alle “comunità” digitali dei social media, costruite seguendo
tecniche di gamificazione.
Ogni esperienza di interazione sociale si trasforma in una complicata gara, con
un sacco di punti e classifiche, livelli e campioni. Conosciamo per esperienza
diretta le regole di questi “giochi”: se ci comportiamo bene, otteniamo molti
“like”, strike, notifiche, cioè caramelle sintetiche per i nostri cervelli
(sotto forma di dopamina); se siamo scarsi rimaniamo a bocca asciutta.
Possiamo fare a meno di gmail? Sappiamo scegliere una password sicura? Farsi
domande come queste significa essere consapevoli che la privacy è una ricchezza
da preservare e da difendere in prima persona. Sostenere lo sviluppo di un
approccio hacker alla tecnologia e all’apprendimento in generale è un modo per
diffondere pratiche di consapevolezza e autodifesa digitale. Contribuisce a far
emergere l’hacker che si nasconde in ognuno, dargli valore e aiutarlo a
crescere.
Questo laboratorio fa per te se vuoi “seguire i fili delle tue connessioni”; se
t’interessa capire quali sono gli elementi nascosti delle procedure di tutti i
giorni e quali sono gli automatismi che ormai ti sfuggono; se vuoi inventare
insieme soluzioni per una relazione ecologica con le macchine; se vuoi acquisire
consapevolezza dei nostri rituali digitali nella vita privata e nel lavoro; se
vuoi imparare tecniche di autodifesa per scardinare gli automatismi.
Il laboratorio sarà a cura di Agnese Trocchi e Maurizio "Graffio" Mazzoneschi
del Centro Internazionale di Ricerca per la Convivialità Elettrica (circex.org).
Altre Informazioni
* Accoglienza gratuita per bambin (max 20 posti, prenotazione obbligatoria:
passaparola.italia@gmail.com)
* Aperitivo finale a cura del Comita dei Genitori
Fahrenheit, trasmissione di Rai Radio 3, ha intervistato Davide Fant autore, con
Carlo Milani del libro Pedagogia Hacker.
Pedagogia Hacker è un libro per educatori, educatrici, insegnanti, psicologi,
tecnici, artisti, ma anche per chiunque sia alla ricerca di pratiche che ci
portino a essere soggetti più attivi e soprattutto più consapevoli degli effetti
che la tecnologia ha su di noi.
"Con il libro che avete tra le mani vogliamo rispondere all’urgenza di
un’educazione sui temi del digitale che ponga al centro le relazioni fra persone
e tecnologie. Relazioni ambivalenti che sfociano spesso in vissuti di
sofferenza, di euforia a cui seguono cocenti delusioni, di esaltazione
spasmodica ed emozioni violente; da questo disagio della tecnica vogliamo
muovere per aprire spazi di immaginazione, ri-creazione e liberazione."
Qui di seguito l'intervento di Davide Fant a Fahrenheit del 14 gennaio 2025.
pedagogia_hacker_fahrenheit_25283623_1800.mp3