Venerdì 13 giugno 2025 dalle 17 alle 20 siamo a Montopoli di Sabina presso la
Biblioteca "Angelo Vassallo" per un laboratorio di autodifesa digitale e
pedagogia hacker. Il laboratorio sarà un primo passo per un percorso che conduca
fuori (per quanto possibile) dalle Big Tech.
Ti senti a disagio sui social media? Il tuo smartphone ti mette ansia ma non
puoi fare a meno di averlo sempre con te?
Le nostre relazioni, personali e sociali, sono legate a doppio filo alle
piattaforme dei tecno bro. Siamo chiamati a partecipare e a contribuire
instancabilmente alle “comunità” digitali dei social media, costruite seguendo
tecniche di gamificazione.
Possiamo fare a meno di gmail? Sappiamo scegliere una password sicura? Farsi
domande come queste significa essere consapevoli che la privacy è una ricchezza
da preservare e da difendere in prima persona. Sostenere lo sviluppo di un
approccio hacker alla tecnologia e all’apprendimento in generale è un modo per
diffondere pratiche di consapevolezza e autodifesa digitale. Contribuisce a far
emergere l’hacker che si nasconde in ognuno e ognuna, dargli valore e aiutarlo a
crescere.
Questo laboratorio fa per te se vuoi “seguire i fili delle tue connessioni”; se
t’interessa capire quali sono gli elementi nascosti delle procedure di tutti i
giorni e quali sono gli automatismi che ormai ti sfuggono; se vuoi inventare
insieme soluzioni per una relazione ecologica con le macchine; se vuoi acquisire
consapevolezza dei nostri rituali digitali nella vita privata e nel lavoro; se
vuoi imparare tecniche di autodifesa per scardinare gli automatismi.
Il laboratorio sarà a cura di Agnese Trocchi e Maurizio "Graffio" Mazzoneschi
del Centro Internazionale di Ricerca per le Convivialità Elettriche
Il laboratorio sarà un primo passo per un percorso che conduca fuori (per quanto
possibile) dalle Big Tech. Prossimo appuntamento (da definire) sarà con AvANa
con il progetto Un, dos, tres!
Per sostenere l'iniziativa si suggerisce un contributo minimo di 7 euro o
l'acquisto di uno dei libri sul tema che saranno a disposizione.
Tag - pedagogia hacker
Sabato 7 giugno ore 18:00 a Roma per la seconda volta presso lo Spazio Anarchico
19 Luglio per un laboratorio di Pedagogia Hacker.
A grande richiesta il 7 giugno torniamo presso lo Spazio Anarchico 19 luglio a
Garbatella per parlare delle nostre relazioni con le tecnologie digitali.
Durante il primo incontro abbiamo ragionato su come "vivere senza google"
esplorando percorsi possibili, strumenti, criticità. In questo secondo incontro
abbiamo intenzione di esplorare insieme una tecnologia conviviale, Gancio,
sviluppata per offire alle comunità un calendario digitale condiviso e pubblico.
Sapevate che a Roma esiste l'istanza Gancio roma.convoca.la?
Sei stufa di creare eventi Facebook?
Non sai mai dove guardare per sapere cosa fare la sera in città?
Vorresti un luogo dove sono raccolti tutti gli eventi che ti potrebbero
interessare?
Smettiamo di delegare ai tecno broligarchi! Disertiamo le tecnologie del dominio
e usciamo dai loro recinti!
La pedagogia hacker attraverso un metodo innovativo mette in relazione la
tecnologia con i corpi, l'arte e il gioco, in modo partecipato e creativo ci
permette di ampliare consapevolezza e libertà. L'obiettivo della pedagogia
hacker è di migliorare la nostra relazione con i dispositivi digitali nella vita
di tutti i giorni e usare l'apprendimento come piacere e la ricerca come frutto
dell'esperienza personale. Possiamo decostruire le relazioni tecniche per
riappropriarcene in un senso "conviviale", cioè volto a un benessere collettivo
che includa gli stessi dispositivi digitali.
Tra i temi trattati: autonomia e infrastrutture, il dark web, abbandonare google
e vivere felici, gamificazione, nudge e tanto altro.
Al termine dell’incontro aperitivo della casa
Gruppo Anarchico C.Cafiero FAI Roma
Il laboratorio si tiene presso lo Spazio Anarchico 19 Luglio in via Rocco da
Cesinale 16,18 a Garbatella (Metro B), Roma.
Dopo l'assemblea dell'8 Maggio ad Acrobax, l'istanza romana di Gancio esce dalla
sperimentazione e diventa ancora più "ufficiale". Raccontiamo quindi cos'è e
come si usa questa agenda di movimento, spiegando in modo dettagliato come si
aggiungono gli eventi, se e come crearsi un utente... ma anche come stampare
facilmente una locandina con la lista degli eventi della prossima settimana.
Ascolta l'audio del racconto di roma.convoca.la (Gancio de Roma)
Passiamo poi a parlare di Pedagogia Hacker, raccontando come, in modo
esperenziale, ci permetta di capire meglio il modo in cui ci relazioniamo con le
macchine, togliendo degli strati e quindi riducendo l'alienazione tecnica e
aprendo possibilità di liberazione.
Ascolta l'audio sulla Pedagogia Hacker, corsi e laboratori
Concludiamo con il racconto dell'esperienza di Gazaweb, una pratica di
resistenza all'occupazione israeliana. Ricordiamo che subito dopo l'alluvione
al-aqsa Israele ha colpito duramente le comunicazioni telematiche nella striscia
di Gaza, di fatto isolandola completamente. Gazaweb cerca di mantenere delle
possibilità di comunicazione, affidandosi alla tecnologia della e-SIM e al
fondamentale lavoro dei giardinieri della rete.
Ascolta l'audio sull'esperiena di gazaweb e gli alberi della rete, corsi e
laboratori
Ascolta la puntata completa sul sito di Radio Onda Rossa
Venerdì 16 maggio dalle 15 alle 18 saremo a Jesi (AN) all'interno di TECNOTOPIE,
settimo festival della libreria inidipendente Sabot, per parlare di Pedagogia
Hacker e disertare le tecnologie del dominio insieme al collettivo Balotta di
Bologna.
Venerdí 16 maggio
dalle 15:00 alle 18:00
sca TNT (Via Gallodoro 68/ter, Jesi AN)
Laboratorio:
𝗣𝗲𝗱𝗮𝗴𝗼𝗴𝗶𝗮 𝗛𝗮𝗰𝗸𝗲𝗿
𝒑𝒆𝒓 𝒅𝒊𝒔𝒆𝒓𝒕𝒂𝒓𝒆 𝒍𝒆 𝒕𝒆𝒄𝒏𝒐𝒍𝒐𝒈𝒊𝒆 𝒅𝒆𝒍 𝒅𝒐𝒎𝒊𝒏𝒊𝒐
con 𝐂𝐈𝐑𝐂𝐄 e 𝐜𝐨𝐥𝐥𝐞𝐭𝐭𝐢𝐯𝐨 𝐁𝐚𝐥𝐨𝐭𝐭𝐚
Durante il laboratorio CIRCE presenterà il libro Pedagogia Hacker di Davide Fant
e Carlo Milani (Eleuthera edizioni).
Pedagogia Hacker è un libro per chiunque sia alla ricerca di pratiche che ci
portino a essere soggetti più attivi e soprattutto più consapevoli degli effetti
che la tecnologia ha su di noi.
Racconteremo cosa è la Pedagogia Hacker attraverso esempi pratici, mettendo in
gioco i nostri vissuti quotidiani in relazione ai nostri dispositivi digitali.
Vogliamo modificare i comportamenti che promuovono automatismi e per questo
riducono la libertà di scelta. Ragioneremo sulla differenza tra le tecnologie
del dominio delle Big Tech e le tecnologie conviviali.
Nella seconda parte del laboratorio insieme al Collettivo Balotta ci
addentreremo nell'esplorazione di una tecnologia conviviale: Gancio, un software
libero per la diffusione di eventi nato a Torino e cresciuto in tutta Europa.
Utilizzeremo il sito web balotta.org come caso di studio per mostrare come
Gancio possa essere implementato e utilizzato per e dalle organizzazioni locali.
Balotta.org è un calendario condiviso per la città di Bologna, Italia.
Analizzeremo le ragioni politiche della sua creazione e come queste si sono
evolute nel tempo.
Per info e iscrizioni scrivere al seguente numero: 3400825582 (Giovanni)
Il libro di Carlo Milani e Davide Fant, edito da elèuthera è leggibile online
sul sito dell'editore, rilasciato in licenza creative commons CC BY-NC-SA
(condividi, riusa allo stesso modo per scopi non commerciali, attribuendo
l'opera all'autore).
I dispositivi digitali oggi più diffusi limitano i nostri spazi di autonomia, ci
sottraggono tempo ed energie, riducono le persone a profili mercificati. In un
contesto del genere è sempre più urgente sviluppare strumenti educativi e
autoeducativi capaci di aprire nuovi spazi di consapevolezza e libertà.
Per ridurre l'alienazione tecnica, la pedagogia hacker ci propone di indagare le
nostre relazioni con le tecnologie, guardando dietro lo schermo per riconoscere
le dinamiche oppressive e sperimentare pratiche di immaginazione liberatoria. È
un approccio critico e creativo che procede per attivazioni grazie alle quali
gli schermi incontrano i corpi, la tecnologia è interrogata anche attraverso
l'arte, il teatro, la poesia, e il gioco torna a essere spazio di emancipazione.
Questa esplorazione invita a costruire relazioni appropriate con il digitale,
rivolgendosi in particolare a chi educa e insegna, a chi si cura della psiche, a
chi fa arte, a chi lavora con la tecnica, ma anche a chiunque sia alla ricerca
di pratiche concrete per decolonizzarsi e abitare la tecnologia con
un'attitudine conviviale.
Leggi il testo intero
Nei mesi di febbraio e marzo 2025 abbiamo condotto un corso di Pedagogia Hacker
di trenta ore per una classe di III superiore presso l'istituto comprensivo
Carducci di Roma. A margine di questa esperienza siamo state intervistate da
Radio Carducci per raccontare cosa è la Pedagogia Hacker!
Ascolta l'intervista sul sito di Radio Carducci
https://www.radiocarducci.com/podcast/radio-scienza-pop-15-04-25/
Nei mesi di febbraio e marzo 2025 abbiamo condotto un corso di Pedagogia Hacker
di trenta ore per una classe di III superiore presso l'istituto comprensivo
Carducci di Roma. A margine di questa esperienza siamo state intervistate da
Radio Carducci per raccontare cosa è la Pedagogia Hacker!
Ascolta l'intervista sul sito di Radio Carducci
https://www.radiocarducci.com/podcast/radio-scienza-pop-15-04-25/
Giovedì 13 marzo, presso lo Spazio Libero Autogestito Vag61 (BO) incontro con
gli autori di Pedagogia Hacker: Davide Fant e Carlo Milani.
La gente ha il potere: "people have the power" (cit.). Ma non ce lo ricordiamo,
così come dimentichiamo che le reti sociali (social network) non sono i media
sociali (social media): è ora di abbandonare narrazioni e abitudini tossiche e
immaginare quello che ci piace fare con le tecnologie che amiamo, e come.
Giovedì 13 marzo,
ore 18
Spazio Libero Autogestito Vag61
Via Paolo Fabbri 110
Bologna
Giovedì 13 marzo, presso lo Spazio Libero Autogestito Vag61 (BO) incontro con
gli autori di Pedagogia Hacker: Davide Fant e Carlo Milani.
La gente ha il potere: "people have the power" (cit.). Ma non ce lo ricordiamo,
così come dimentichiamo che le reti sociali (social network) non sono i media
sociali (social media): è ora di abbandonare narrazioni e abitudini tossiche e
immaginare quello che ci piace fare con le tecnologie che amiamo, e come.
Vi portiamo alcune nostre storie. Altre le trovate qui:
* Pedagogia hacker - Approfondimenti
* Tecnologie conviviali - libro completo di Carlo Milani
* Internet mon amour di Agnese Trocchi
Giovedì 13 marzo,
ore 18
Spazio Libero Autogestito Vag61
Via Paolo Fabbri 110
Bologna
Lungarno ha intervistato Carlo Milani, coautore con Davide Fant di Pedagogia
hacker.
Se vi chiedessi qual è la prima cosa che guardate la mattina e l’ultima che
vedete la sera, mi direste lo smartphone. Non è un giudizio, lo faccio anche io.
Lo smartphone è una protesi digitale, uno strumento così integrato nelle nostre
vite da sembrare indispensabile. Uscite di casa senza e ditemi come vi sentite:
smarriti, nudi, addirittura incompleti. Come possiamo allora evitare che la
tecnologia prenda un controllo così pervasivo sulla nostra vita? A questa
domanda cercano di rispondere il ricercatore Carlo Milani e il formatore Davide
Fant con il saggio Pedagogia Hacker (Elèuthera, 2024). I due, attraverso
attività pedagogiche che fanno propria l’attitudine hacker, aiutano giovani e
adulti a sviluppare un rapporto più critico e meno alienante con il digitale.
Leggi l'intervista