Disponibile da maggio 2025 il nuovo romanzo di Agnese Trocchi: Prompt di Fine
Mondo. Come andarono veramente le cose nell’attentato multiplo del 2 marzo 2027
che vide la distruzione dei principali data center statunitensi?
Una gestazione di sei anni, un romanzo di fantascienza ucronica, un viaggio
attraverso le capitali d’Europa e del Sud America, vite che si intersecano ad
alta quota, un archivio digitale in cui distinguere racconti artefatti da
memorie vissute… fino a vedere oltre tutti gli strati.
Cosa successe veramente nell’attentato multiplo del 2 marzo 2027 che vide la
distruzione dei principali data center statunitensi? Scopritelo leggendo Prompt
di Fine Mondo, ma fate attenzione perché è un romanzo ricorsivo! Una spirale
mitopoietica!
Leggi la sinossi e come ottenere il libro sul sito di C.I.R.C.E
Tag - libri
Il libro di Carlo Milani e Davide Fant, edito da elèuthera è leggibile online
sul sito dell'editore, rilasciato in licenza creative commons CC BY-NC-SA
(condividi, riusa allo stesso modo per scopi non commerciali, attribuendo
l'opera all'autore).
I dispositivi digitali oggi più diffusi limitano i nostri spazi di autonomia, ci
sottraggono tempo ed energie, riducono le persone a profili mercificati. In un
contesto del genere è sempre più urgente sviluppare strumenti educativi e
autoeducativi capaci di aprire nuovi spazi di consapevolezza e libertà.
Per ridurre l'alienazione tecnica, la pedagogia hacker ci propone di indagare le
nostre relazioni con le tecnologie, guardando dietro lo schermo per riconoscere
le dinamiche oppressive e sperimentare pratiche di immaginazione liberatoria. È
un approccio critico e creativo che procede per attivazioni grazie alle quali
gli schermi incontrano i corpi, la tecnologia è interrogata anche attraverso
l'arte, il teatro, la poesia, e il gioco torna a essere spazio di emancipazione.
Questa esplorazione invita a costruire relazioni appropriate con il digitale,
rivolgendosi in particolare a chi educa e insegna, a chi si cura della psiche, a
chi fa arte, a chi lavora con la tecnica, ma anche a chiunque sia alla ricerca
di pratiche concrete per decolonizzarsi e abitare la tecnologia con
un'attitudine conviviale.
Leggi il testo intero
Cristina Iurissevich ha scritto un piccolo libro (65 pagine), "E se i troll
mangiassero i cookie? Spunti per la sopravvivenza digitale", Eris Edizioni, ma
utilissimo. Il libro, partendo dal presupposto che la tecnologia digitale è
entrata ormai stabilmente nella nostra vita, semplifica concetti, metodi e
strumenti di autodifesa digitale della propria privacy, riservatezza, libertà.
Lo fa in maniera molto chiara e leggibile, ma il suo pregio maggiore non è il
riepilogo delle buone pratiche per difendersi. Iurissevich affronta, infatti, il
tema delle molestie e della violenza online puntando il dito su due aspetti in
particolare: la fiducia verso le persone con cui si hanno relazioni online e la
responsabilità collettiva nella diffusione di materiali sensibili. Per esempio
condividere pasword e account, o prestare il proprio smartphone sono azioni che
richiedono grande fiducia tra le persone ma le relazioni cambiano nel tempo, la
fiducia si può modificare.
Il problema della diffusione di media a sfondo sessuale è spesso legata alla
pratica, molto diffusa, di scambiarsi messaggi o media sessualmente espliciti
(sexting). Di per se non costituisce un problema; non è moralmente giusto o
sbagliato e la sua pratica è in crescita soprattutto tra le persone giovani.
Tuttavia, vale la pena ragionare sui pericoli che derivano dal sexting, anche
alla luce delle considerazioni sulla fiducia, per arrivare a scelte individuali
consapevoli. Anche in questo caso, nel libro ci sono una serie di consigli per
praticare il sexting in maniera meno rischiosa possibile.
Leggi la recensione
Con l'autrice Cristina Iurissevich presentiamo "E se i troll mangiassero i
cookie?" (Eris) un libro per sopravvivere nell'era digitale. Con lei ragioniamo
del senso dell'autodifesa digitale con un occhio, oltre che alla sorveglianza
statale e aziendale, alle relazioni con le persone a noi vicine. Parliamo quindi
di sexting, di diffusione non consensuale di immagini intime, di nudifier, di
fiducia nelle persone e nelle tecnologie.
Concludiamo un commento sulle recenti rivelazioni che mostrano un ruolo dello
stato francese nella trasformazione dell'AI Act in una direzione che desse
sempre più potere alle polizie e ai militari.
Ascolta l'intervista
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Lunedì 3 febbraio alle ore 15.00 presso la sede Cobas di Terni, via Cesi 15/a,
presentazione di “L’intelligenza inesistente. Un approccio conviviale
all’intelligenza artificiale” di Stefano Borroni Barale. Ne parlano l'autore e
Franco Coppoli.
Intelligenza artificiale (Ai) è un termine che raggruppa tecnologie molto
diverse tra loro, con una lunga storia. I tifosi dell’Ai sostengono che questa
tecnologia abbia il potenziale di risolvere alcuni dei problemi più urgenti del
mondo, come il cambiamento climatico, la povertà e le malattie. I critici,
invece, sostengono che questa tecnologia sia pericolosa e ingannevole.
Ma perché tutti parlano di Ai? Perché è un’eccezionale operazione di marketing:
una delle meglio organizzate degli ultimi anni. Su questa le imprese della
Silicon Valley si stanno giocando il tutto per tutto, per invertire il trend
negativo fatto di tagli al personale e cambi drastici dei loro programmi di
sviluppo. Per comprendere quali siano le aspettative di queste aziende – e quali
dovrebbero essere le nostre – in questo libro si ricostruiscono le tappe, le
intuizioni e i paradossi che hanno attraversato la comunità scientifica,
provando a tracciare una linea che collega Alan Turing, primo sostenitore
dell’Ai forte, con i creatori di ChatGPT, il software in grado di sostenere un
dialogo credibile con un essere umano.
L’incontro sarà fruibile anche online usando il software Jitsi a questo link
https://meet.jit.si/altercobas
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Fahrenheit, trasmissione di Rai Radio 3, ha intervistato Davide Fant autore con
Carlo Milani del Pedagogia Hacker.
Un libro per educatori, educatrici, insegnanti, psicologi, tecnici, artisti, ma
anche per chiunque sia alla ricerca di pratiche che ci portino a essere soggetti
più attivi e soprattutto più consapevoli degli effetti che la tecnologia ha su
di noi.
"Con il libro che avete tra le mani vogliamo rispondere all’urgenza di
un’educazione sui temi del digitale che ponga al centro le relazioni fra persone
e tecnologie. Relazioni ambivalenti che sfociano spesso in vissuti di
sofferenza, di euforia a cui seguono cocenti delusioni, di esaltazione
spasmodica ed emozioni violente; da questo disagio della tecnica vogliamo
muovere per aprire spazi di immaginazione, ri-creazione e liberazione."
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Dove trovare INCLUSIVE DESIGN Guida per siti web, app e prodotti digitali
accessibili e a norma di Enrico Bisenzi.
"Quando al mio amico di vecchia data M.L. (che non sta per Marxista Leninista ma
insomma…) confidai che Apogeo mi avrebbe pubblicato un libro con classica
licenza di copyright esclamò: “Eh ma così svendi i nostri ideali…” (facendo
riferimento a passate e comuni mobilitazioni culturali per la libera
condivisione del Sapere). Una quantità di fiele e amaro invase il mio organismo
che non succedeva da quando prendevo l’ennesimo 2-di-picche da giovane e mi
ubriacavo di Amaro Lucano per dimenticare… eppure io la scelta di Apogeo l’avevo
fatta scientemente perché sapevo che poi mi avrebbe consentito di diffondere
l’argomento Inclusive Design in maniera molto più capillare di quanto non fossi
riuscito a fare fino adesso e, infatti, a distanza di qualche mese dalla
pubblicazione mi trovo nelle università, accademie, librerie e biblioteche, web
agency e spazi di coworking, ministeri e agenzie governative, scuole,
conservatori, enti di beneficenza, gallerie d’arte eccetera a diffondere “il
verbo” dell’accessibilità. Però mi era rimasto il rammarico di aver “tradito gli
ideali” (!?!) e allora mi sono fatto una domanda: come trasformare un libro
protetto da copyright in un’esperienza utente pubblica ovvero open-source? Come
farlo rispettando i legittimi interessi economici della casa editrice il cui
supporto è stato peraltro preziosissimo in fase di editing e non solo? Ci voleva
un hack, ovvero un’intuizione risolutiva, innovativa, attuata con risorse
limitate a disposizione e utile socialmente ovvero un atto di #HackerArt… la
risposta poteva essere diffondere il libro nel territorio più possibile con
l’obiettivo di renderlo reperibile almeno in una biblioteca pubblica per regione
italiana!"
Leggi come funziona l'opera d'arte
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Il video della presentazione, organizzata dalla Scuola critica del digitale del
CRS, del libro di Giovanna Sissa (il Mulino, 2024). Ne hanno parlato con
l’autrice Stefano Lotti, Maurizio (Graffio) Mazzoneschi, Alessandro
Montebugnoli. Coordinamento di Giulio De Petra.
Venerdì 29 novembre 2024 per Elèuthera editrice esce in libreria "Pedagogia
hacker" di Davide Fant e Carlo Milani. Un libro per educatori, educatrici,
insegnanti, psicologi, tecnici, artisti, ma anche per chiunque sia alla ricerca
di pratiche che ci portino a essere soggetti più attivi e soprattutto più
consapevoli degli effetti che la tecnologia ha su di noi.
"Con il libro che avete tra le mani vogliamo rispondere all’urgenza di
un’educazione sui temi del digitale che ponga al centro le relazioni fra persone
e tecnologie. Relazioni ambivalenti che sfociano spesso in vissuti di
sofferenza, di euforia a cui seguono cocenti delusioni, di esaltazione
spasmodica ed emozioni violente; da questo disagio della tecnica vogliamo
muovere per aprire spazi di immaginazione, ri-creazione e liberazione."
Leggi la scheda del libro
Leggi l'introduzione
Sul sito di C.I.R.C.E. altre informazioni
Il 16 novembre ore 18:30, presso ESC Atelier Autogestito di Roma verrà
presentato il libro Piattaforme e partecipazione politica (ed. Mondadori) di
Marco Deseriis (Scuola Normale Superiore)
Discutono con l'autore:
Francesca Bria (University College di Londra; Meecator Stiftung) e Michele
Sorice (Sapienza Università di Roma)
Le piattaforme digitali – assieme ai social media – hanno assunto una posizione
dominante nelle società contemporanee, influenzando il nostro modo di concepire
e agire la politica. Il protagonismo di Elon Musk e Jeff Bezos nella campagna
elettorale americana appena conclusa, con il successo e la rielezione di Donald
Trump, lo dimostra in modo lampante. Nell'ultimo decennio, però, diversi partiti
e movimenti «piattaformizzati», dal Movimento 5 Stelle ai Partiti Pirata, da
Black Lives Matter a Fridays for Future, hanno esibito forme inedite di
connessione politica, mettendo in tensione le già esauste istituzioni della
rappresentanza.
Il volume di Marco Deseriis, partendo dai casi studio suindicati, verifica virtù
e limiti della democrazia digitale 2.0. Uno studio critico rigoroso, utile per
orientarci nelle turbolenze e nelle crisi globali con le quali, senza sosta,
abbiamo a che fare.
Esc Atelier Autogestito Via dei Volsci, 153, 00185 Roma RM, Italia