Questo testo è la traccia per la moderazione del dibattito con Noura Tafeche e
Donatella Della Ratta che si è tenuto il 18 maggio 2025 presso lo spazio Merende
all'Angelo Mai a Roma.
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INDICE
* Intro
* Ask Me for Those Unborn Promises That May Seem Unlikely to Happen in the
Natural
* The Kawayoku Inception
* Conclusione
* Approfondimenti
INTRO
di Agnese Trocchi
Oggi con Noura Tafeche e Donatella Della Ratta sprofondiamo nella tana del
bianconiglio seguendo il filo della produzione di immaginari di propaganda
guerrafondaia e di un futuro che non è ancora arrivato ma che inonda i social
media e rischia di essere una profezia che si autoavvera.
È un viaggio doloroso, faticoso: dietro l'apparenza innocua delle creature
kawaii (tenere) e dei paesaggi di città utopiche si nasconde una violenza non
detta, camuffata, invisibile ma tragicamente reale.
Viviamo in un mondo con squilibri agghiaccianti, assistiamo impotenti a un
genocidio e siamo vittime di una propaganda dell'annientamento che si diffonde
con la complicità dei tecnobroligarchi.
Le psy-op, operazioni militari di persuasione della popolazione non sono una
novità nelle campagne di guerra ma per la prima volta hanno nel proprio arsenale
degli strumenti potentissimi: le piattaforme di social media dei broligarchi,
progettate per tenerci connesse più a lungo possibile. Sfruttando le nostre
vulnerabilità di esseri umani (dopamina, nudging etc), le piattaforme digitali
dei tecnobro ci tengono connesse a uno scroll infinito, non siamo costrette, ci
piace, e in questa condizione di vulnerabilità, ci lasciamo invadere.
Sono gli algoritmi che in base ai nostri comportamenti in rete, e quindi in base
alla profilazione delle utenti, decidono cosa farci vedere per tenerci più
attaccate possibile al dispositivo per continuare a raccogliere dai e metadati.
Ma cosa è questo algoritmo il cui scopo è tenere catturata sempre più la nostra
attenzione?
L'algoritmo non è uno ma sono molti, gli algoritmi sono processi logici formali,
nella loro forma più semplice si tratta di processi logici che si basano
sull'if/then, ricette per risolvere un problema in un numero finito di passi.
Il problema da risolvere, nel caso delle piattaforme social media dei technobro,
è come tenerci collegate più a lungo possibile e viene risolto mostrandoci
quello che più catturerà la nostra attenzione in base ai dati raccolti sui
nostri comportamenti.
Gli algoritmi non sono neutri perché i problemi che devono risolvere e i
risultati che producono dipendono strettamente dalle ideologie di chi li
progetta.
Con Noura e Donatella andiamo a capire quali sono queste ideologie,
spaventosamente millenaristiche, e come influenzano la nostra visione del mondo
e la visione del mondo di milioni di utenti connesse. A quali azioni ci
spingono? Che comportamenti promuovono? Assistiamo all'emersione di regimi di
verità computati su misura per ogni individuo. Una forma di manipolazione di
massa a cui nessuna è immune.
ASK ME FOR THOSE UNBORN PROMISES THAT MAY SEEM UNLIKELY TO HAPPEN IN THE NATURAL
di Donatella Della Ratta
Video essay di Donatella Della Ratta (in inglese), durata: 24'27''.
I media generativi alimentati dall'intelligenza artificiale creano immagini
speculative che, pur non essendo basate su eventi reali, rimangono plausibili,
costruendo realtà che devono ancora svolgersi. Situate nel dominio della
possibilità piuttosto che della certezza empirica, queste immagini introducono
una nuova forma di realismo sintetico. Rimodellando sia il passato che il
presente attraverso il loro potenziale di costruzione del mondo, queste immagini
apparentemente innocue - distaccate da riferimenti tangibili, legami storici,
lignaggio o contesto - esercitano una violenza silenziosa ma profonda contro la
storia e la fattualità.
La conferenza-performance di Donatella Della Ratta esplora questa modalità
emergente dell'esistenza dell'immagine, che va dalla distruzione palese
all'impatto sottile, quasi impercettibile, e traccia il modo in cui dà origine a
nuove espressioni di violenza. Concentrandosi sul loro impiego nella guerra in
corso in Palestina, rivela come le immagini speculative di IA estendano la
violenza a ciò che non è ancora stato realizzato, sfidando la comprensione
tradizionale dei fatti e delle prove.
THE KAWAYOKU INCEPTION
di Noura Tafeche
Video essay di Noura Tafeche (in inglese), durata 21'5''.
Violazioni dei diritti umani e streamer onlyfans, unboxing e cecchinaggio,
#pewpew e #militarycurves, guerra e ahegao.
The Kawayoku Inception di Noura Tafeche è un progetto d'archivio che si propone
di modellare sotto una nuova tassonomia l'elusività digitale contemporanea e
l'ultimo stadio della sublimazione della violenza.
Presentato come un video-saggio, The Kawayoku Inception intende mostrare una
nuova prospettiva per mettere in discussione il modo in cui siamo abituati a
elaborare la violenza nel regno della percezione visiva umana.
L'ambiente di tale indagine è naturalmente Internet, un prato irto che alleva le
nostre vite digitali, le nostre esperienze online solitarie e atomizzate,
quotidianamente imbevute di quantità incalcolabili di immagini a cui siamo
incessantemente e (non) volontariamente sovraesposti.
CONCLUSIONE
Per lasciarci con parole costruttive che ci tirino fuori da questa sensazione di
essere impotenti e fucked up teniamo presente che le piattaforme dei tecno
broligarchi oggi sono un terreno di lotta e che per quanto ci sforziamo di
usarle bene utilizzeremmo molto meglio le nostre risorse disertandole e
immaginando e creando spazi nostri, creati dal basso, che rispondono alle nostre
esigenze anche di visibilità, autopromozione, socialità.
Il futuro non è predeterminato, ne esistono infiniti, possiamo cominciare a
costruirli da oggi con piccoli gesti da fare in comunità. Ad esempio con il
gruppo GazaWeb portiamo connettività dal basso in quello che resta della città
di Gaza, insieme a palestinesi nerd che vivono nella striscia progettiamo una
piattaforma FLOSS per raccogliere le memorie digitali, film e foto, in uno
spazio sicuro. Disertiamo gli immaginari del dominio, costruiamo il mondo che
vogliamo, partiamo dalle nostre scelte quotidiane e lentamente trasformiamoci,
insieme.
APPROFONDIMENTI
* Donatella Della Ratta, Israele e Palestina, come l’IA ci prepara alla
brutalità che verrà, su Micromega, 12 maggio 2025
* Noura Tafeche, The Kawayoku Tales: Aestheticisation of Violence in Military,
Gaming, Social Media Cultures and Other Stories, Aksioma, 2024
* CIRCE, Tutti i bro del presidente, Gli Asini Rivista, 28 gennaio 2025.
* Ippolita, Etica Hacker e Anarco-capitalismo, 2018
* Ippolita, Nell'Acquario di Facebook, La resistibile ascesa
dell'anarco-capitalismo, Ledizioni, 2012 (p. 81-85)
* Dena Takruri, What Happens When American Billionaires Build A Private City In
Your Country, Al Jazeera, 2025 (video)
Tag - warfare
7 anni di merende
APERTURA PORTE H 18.30TALK H 19
“La violenza è anche un algoritmo. Immaginari dell’orrore da Israele a Trump"
con Donatella Della Ratta, Noura Tafeche, Agnese Trocchi.
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Negli scorsi mesi abbiamo interrogato la Palestina dalla lente dei movimenti
femministi e queer, e delle narrazioni mediatiche, apprendendo come il genocidio
e l’occupazione di Israele di G4za e la Cis Giordania stiano mostrando al mondo
occidentale che la linea di demarcazione tra dicibile e indicibile è un confine
costruito dal dominio coloniale, e nasconde una realtà differente, fatta di
sopraffazione, violenza, morte. Come è possibile assistere a un genocidio in
diretta senza che il mondo si fermi? Cosa rende accettabile ai nostri occhi le
immagini di orrore che continuano a fluire dagli account delle poche persone
rimaste a poter raccontare quanto accade? Qual è il legame tra gli scenari
coloniali, espansionistici e militari – quelli già reali e quelli sempre più
profetizzati – e ciò che avviene nei processi cognitivi delləutenti sulle
piattaforme digitali? Facciamo oggi un passaggio in più, e scopriamo come tutto
questo sia possibile perché trova radicamento in un piano del reale
“intangibile” ma non meno pressante: quello delle tecnologie, delle AI, delle
immagini e degli immaginari digitali che ci attraversano quotidianamente, e che
dobbiamo imparare a conoscere e manipolare. A partire da due articoli usciti su
NOT, apriamo questa Merenda con una conversazione con Donatella Della Ratta,
docente di comunicazione alla John Cabot di Roma, specializzata in media, arte e
culture dei paesi arabi, e Noura Tafeche, artista visiva e ricercatrice
indipendente che si muove tra media studies, arti visive e culture digitali,
attraversando insieme le loro ricerche più recenti. A condurre la conversazione
sarà Agnese Trocchi, scrittrice, artista e Digital Communication Manager con una
provenienza da un background di media attivismo e hacking. Domenica 18 maggio a
MerendeSOUNDSpecial guests ***Kukii ãssia ghendirMica Levi Residents*Bosco
Marino Bunny Dakota EgeenoOFFERTE A CURA DI: ldelogu enricoschiro
#ivonneastrologia valentinamadeinchina ilamumila #gelatomanzia e la
partecipazione di amar3_____ tiresia.magazine INFOangelomairoma10 EURO + TESSERA
ARCI 24/25 (La quota sociale24/25 è di 8 euro ed è valida fino al 30 settembre
2025).Una parte dell’incasso sarà devoluto all’associazione Gazzella Onlus✨PER
CUSTODIRE L’ENERGIA E LO SPAZIO DESIDERABILE PER LA COMUNITÀ QUEERE TUTTƏ LE
ALLEATƏ, L’INGRESSO SARÀ A DISCREZIONE DELLO STAFF ✨
DENTRO L’UNICO CORPO DI MERENDE TUTT* POSSONO ESPRIMERE LE PROPRIE IDENTITÀ
MULTIPLE, NEL RISPETTO DI QUELLE ALTRUI E DELLO SPAZIO IN CUI SI MUOVONO. NO
RACISM, NO SEXISM, NO HARASSMENT, NO OMOTRANSPHOBIA, NO AGEISM, NO ABLEISM, NO
BODYSHAMING, NO HATE.NO SHOES NO MACHOS. NO GENOCIDEFree Palestine
imagine by Noura Tafeche tratta dal video essay The Kawayoku Inception
"La società civile ha introiettato profondamente l’idea che le tecnologie
dell’informazione e comunicazione siano semplici merci, strumenti a nostra
disposizione. Gli esempi che abbiamo toccato mostrano in maniera lampante il
contrario. " Leggi l'articolo di Stefano Borroni Barale.
In nemmeno 50 anni le aziende della Silicon Valley sono passate dal sognare la
pace al realizzare sistemi in grado di sorvegliare silenziosamente qualsiasi
smartphone e sistemi d’arma automatici che uccidono con un minimo o nessun
intervento umano, i “killer robots”. E sembrano ben felici di mettere queste
tecnologie a disposizione di nazioni in guerra e dittatori alla ricerca di
sistemi di controllo del dissenso.
Stefano Borroni Barale da qualche mese cura la rubrica “Scatole oscure.
Intelligenza artificiale e altre tecnologie del dominio” su altraeconomia.it. Il
suo ultimo articolo è qui.
Nell'ambito del ciclo di 3 incontri "Hackerare i dispositivi coloniali"
organizzato a Roma, parteciperemo al secondo incontro previsto per il 25 giugno
2024 alle 19 sul tema: "Tecnologie del potere e tecnologie conviviali. Non
dipende (solo) da te"
Il 25 giugno 2024 alle 19 presso Vivero, luogo di quartiere a via Antonio
Raimondi 37, Roma (zona pigneto) partecipiamo all'incontro "Tecnologie del
potere e tecnologie conviviali. Non dipende (solo) da te".
Israele ha utilizzato gli algoritmi cosiddetti di Intelligenza Artificiale per
selezionare e localizzare le persone da colpire deresponsabilizzando le scelte
degli umani. Quali sono le relazioni tra l’apparato militare e l’industria del
digitale? É possibile utilizzare le tecnologie digitali delle Big tech per fini
diversi da quelli per cui sono state progettate? Esistono tecnologie conviviali
progettate per un uso sociale e comunitario?
Parleremo di Lavender e degli alberi della rete a Gaza con Dario Guarascio
(autore di Economia a mano armata 2024. Spesa militare e industria delle armi in
Europa e in Italia, ebook realizzato da Sbilanciamoci! e Greenpeace scaricabile
qui, Manolo Lupichini di Tende Contro le Guerre e il nostro Maurizio "Graffio"
Mazzoneschi.
L'evento è organizzato all'interno di un ciclo di 3 incontri. Il primo incontro
sulle scienze sociali ha avuto luogo il 17 giugno. L'incontro finale su
Architettura e urbanistica avrà luogo a settembre presso lo spazio Vivero in
data da definire.