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Un’altra distopia è possibile
Un’altra distopia è possibile. Lettera semiseria di Sam Altman dal futuro : un altro articolo di Stefano Borroni Barale dalla rubrica “Scatole oscure. Intelligenza artificiale e altre tecnologie del dominio. Nella Silicon Valley sono convinti che le intelligenze artificiali generative (come ChatGPT) diventeranno presto più intelligenti dell’uomo e cominceranno a seguire fini propri. Stefano Borroni Barale immagina un'altra distopia fantascientifica, ma dagli esiti politicamente imprevedibili. Leggi il breve racconto qui: https://altreconomia.it/unaltra-distopia-e-possibile-lettera-semiseria-di-sam-altman-dal-futuro/
September 8, 2024 / Notizie da C.I.R.C.E.
WHAT IF AI was used to promote active citizenship?
Il 31 maggio 2024 siamo stati invitati presso il Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Napoli Federico II per il seminario WHAT IF AI was used to promote active citizenship? Il seminario fa parte di un ciclo di 4 incontri coordinati da Sabrina Sacco incentrati sull’esplorazione di scenari alternativi legati a Intelligenza Artificiale (IA), Valori Collettivi e Processi Decisionali. Abbiamo raccontato del nostro contributo come comunità di supporto allo sviluppo di Convivium, una piattaforma F/LOSS e GDPR compliant con moduli di traduzione automatica e di moderazione supervisionata tramite chatbot programmabile via markdown. Un'istanza di test di Convivium è disponibile sul cloud di nethood , in particolare test call Nextcloud convivio+Jitsi e agendabot test call Iscrizioni qui
May 21, 2024 / Notizie da C.I.R.C.E.
Hacking IA - La Ricerca
Pubblicato online il nostro articolo "Hacking IA" scritto per il n. 25 de La Ricerca Loescher. "Un testo generato da un LLM può essere stupefacente. Eppure, a uno sguardo più attento, non di rado si scoprono “errori” surreali, affermazioni deliranti, derive semantiche. Vengono chiamate “allucinazioni” della macchina (termine quanto mai scorretto). Il professore attento e lo studente scrupoloso possono individuare queste derive e sistemarle, ma è facile che l’attenzione dell’umano se ne faccia sfuggire qualcuna. Gradualmente queste “deviazioni”, deliri delle macchine, potrebbero diventare dati di base per nuovi allenamenti dei futuri sistemi, oltre a essere spacciate come informazioni; potrebbero quindi modificare l’infosfera in un modo tale che non sarà più possibile distinguere il vero dal falso, o comunque sarà difficilissimo, richiederà tempi lunghi, analisi minuziose, grande potenza di calcolo e sistemi forensi sempre più complessi. Dalle stelle della creatività umana alle stalle di una lotta tra macchine, fra quelle che delirano e quelle dovrebbero individuare i deliri, con umani inebetiti che cercano vanamente di destreggiarsi, di imbrogliare e arrabattare domande per condizionare sistemi che non comprendono. Ma è stato mai veramente possibile distinguere il vero dal falso?" Hacking IA: Una prospettiva hacker sull'Intelligenza Artificiale, articolo di Agnese Trocchi e Carlo Milani dal numero 25 de "La Ricerca". Qui il numero 25 de "La ricerca" in formato digitale
May 2, 2024 / Notizie da C.I.R.C.E.