Su Radio Onda Rossa presentazione del numero della rivista DWF "Femministe col
BOT. Tecnologie e Intelligenze artificiali." Intervento di Agnese Trocchi.
Ponte Radio andato in onda su Radio Onda Rossa il 17 gennaio 2025 dalle 13 alle
15 per presentare il numero 142 di DWF dedicato all'intelligenza artificiale: "
Femministe col BOT. Tecnologie e Intelligenze artificiali. " . Ne parla la
redazione con Agnese Trocchi e Teresa Numerico che, tra molte altre, hanno
contribuito al numero.
Qui di seguito l'estratto dell'intervento di Agnese Trocchi. A questo link
invece la trasmissione completa.
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Alcuni riferimenti nominati durante l'intervento:
* Unità linguaggi artificiali
* https://subsai.vulgo.xyz/
Tag - intelligenza artificiale
Disponibile il nuovo numero di DWF, storica rivista femminista, dedicato
all'intelligenza artificiale. Tra gli articoli "Un approccio femminista hacker
alla IA" di Agnese Trocchi e le vignette Vita da BOT realizzate da Lowwla e
ideate da CIRCE.
"È tempo di occuparsi di AI oppure sarà l’AI a occuparsi di noi. E questo
potrebbe aprire scenari che non prevedono quanto abbiamo costruito in termini di
libertà, pratiche, relazioni, nuove forme della soggettività, desideri,
spostamenti rispetto all’esistente. In altre parole, lo stare al mondo da
femministe." Si apre così l'editoriale del numero 142 di DWF dedicato
all'intelligenza artificiale: "Femministe col BOT" .
All'interno un articolo di Agnese Trocchi e le vignette di Vita da BOT ideate da
noi e realizzate dalla disegnatrice Lowwla.
Per ascoltare o leggere l'editoriale, per scoprire l'indice completo dei
contributi, per acquistare il numero della rivista in formato digitale o
cartaceo seguite questo link:
https://www.dwf.it/rivista/femministe-col-bot-dwf-142-2024-2/.
Seminario AN-ICON: Intelligenza artificiale. Prospettive critiche dove Carlo
Milani e Vivien Garcia interverranno su "IA per metafore" e "Fare storie con
l’Intelligenza Artificiale". Il seminario si svolge il 14 gennaio 2024 presso
l'Università statale di Milano.
Il seminario AN-ICON: Intelligenza artificiale. Prospettive critiche è
organizzato dall'Università degli Studi di Milano, non è aperto al pubblico ma
si propone di essere una prima occasione di confronto nel dipartimento di
Filosofia sulle varie prospettive adottate nella ricerca sull'IA.
Carlo Milani interverrà su: "IA per metafore"
L’espressione “IA” implica una serie di metafore, similitudini e comparazioni.
Per spiegare di cosa si tratta si ricorre a tutto un armamentario retorico, un
intero vocabolario strutturato in maniera da colpire l’immaginazione individuale
e strutturare l’immaginario collettivo. Per cominciare a sbrogliare la matassa
delle Übertragungen, trasposizioni arbitrarie di significati, applichiamo il
metodo della “pedagogia hacker”. Seguiremo i fili delle nostre connessioni con
alcune di queste invenzioni linguistiche. Lungi dall’essere mere descrizioni,
veicolano invece precise visioni del mondo, attingendo a piene mani dai miti che
da sempre popolano l’avventura delle tecnologie. Golem, elettrodomestici, robot
industriali vengono convocati insieme per gettare una luce diversa sul bizzarro
mosaico dell’IA contemporanea.
Vivien Garcia parlerà di "Fare storie con l’Intelligenza Artificiale"
Una delle caratteristiche dell’attuale “boom” dell’IA è senza dubbio la quantità
industriale di discorsi che si generano attorno di essa. In mezzo a tutto questo
rumore, le prospettive storiche rimangono rare o meno visibili, tranne quando
riprendono la grande narrazione lineare in cui, sullo sfondo del “progresso
tecnologico”, la storia dell’intelligenza artificiale si confonde con la storia
tout court, di cui l’IA sarebbe diventata la ragione. Questo contributo sostiene
la pertinenza di un approccio storico all’IA nel contesto della massiccia
alienazione tecnica che caratterizza la nostra epoca. Intende anche mostrare
l’interesse che la filosofia può avere nell’afferrare questa materia estranea.
Qui maggiori informazioni sull'evento:
https://an-icon.unimi.it/calendars/intelligenza-artificiale-prospettive-critiche/
Un’altra distopia è possibile. Lettera semiseria di Sam Altman dal futuro : un
altro articolo di Stefano Borroni Barale dalla rubrica “Scatole oscure.
Intelligenza artificiale e altre tecnologie del dominio.
Nella Silicon Valley sono convinti che le intelligenze artificiali generative
(come ChatGPT) diventeranno presto più intelligenti dell’uomo e cominceranno a
seguire fini propri. Stefano Borroni Barale immagina un'altra distopia
fantascientifica, ma dagli esiti politicamente imprevedibili. Leggi il breve
racconto qui:
https://altreconomia.it/unaltra-distopia-e-possibile-lettera-semiseria-di-sam-altman-dal-futuro/
Il 31 maggio 2024 siamo stati invitati presso il Dipartimento di Architettura
dell’Università degli Studi di Napoli Federico II per il seminario WHAT IF AI
was used to promote active citizenship?
Il seminario fa parte di un ciclo di 4 incontri coordinati da Sabrina Sacco
incentrati sull’esplorazione di scenari alternativi legati a Intelligenza
Artificiale (IA), Valori Collettivi e Processi Decisionali. Abbiamo raccontato
del nostro contributo come comunità di supporto allo sviluppo di Convivium, una
piattaforma F/LOSS e GDPR compliant con moduli di traduzione automatica e di
moderazione supervisionata tramite chatbot programmabile via markdown.
Un'istanza di test di Convivium è disponibile sul cloud di nethood , in
particolare test call Nextcloud convivio+Jitsi e agendabot test call
Iscrizioni qui
Pubblicato online il nostro articolo "Hacking IA" scritto per il n. 25 de La
Ricerca Loescher.
"Un testo generato da un LLM può essere stupefacente. Eppure, a uno sguardo più
attento, non di rado si scoprono “errori” surreali, affermazioni deliranti,
derive semantiche. Vengono chiamate “allucinazioni” della macchina (termine
quanto mai scorretto). Il professore attento e lo studente scrupoloso possono
individuare queste derive e sistemarle, ma è facile che l’attenzione dell’umano
se ne faccia sfuggire qualcuna. Gradualmente queste “deviazioni”, deliri delle
macchine, potrebbero diventare dati di base per nuovi allenamenti dei futuri
sistemi, oltre a essere spacciate come informazioni; potrebbero quindi
modificare l’infosfera in un modo tale che non sarà più possibile distinguere il
vero dal falso, o comunque sarà difficilissimo, richiederà tempi lunghi, analisi
minuziose, grande potenza di calcolo e sistemi forensi sempre più complessi.
Dalle stelle della creatività umana alle stalle di una lotta tra macchine, fra
quelle che delirano e quelle dovrebbero individuare i deliri, con umani
inebetiti che cercano vanamente di destreggiarsi, di imbrogliare e arrabattare
domande per condizionare sistemi che non comprendono.
Ma è stato mai veramente possibile distinguere il vero dal falso?"
Hacking IA: Una prospettiva hacker sull'Intelligenza Artificiale, articolo di
Agnese Trocchi e Carlo Milani dal numero 25 de "La Ricerca".
Qui il numero 25 de "La ricerca" in formato digitale