Domenica 5 ottobre condurremo il laboratorio di Pedagogia Hacker "Giocare o
essere giocati" all'interno del Festival Interferenze Costruttive a Roma.
3-4-5 ottobre 2025: prima edizione del festival culturale di Radio Onda Rossa
"Interferenze Costruttive" presso il CSOA La Torre, a via Bertero 13, Roma.
Nell'ambito del festival, domenica 5 ottobre dalle 16.30 alle 18.30 condurremo
il laboratorio di Pedagogia Hacker "Giocare o essere giocati".
GIOCARE O ESSERE GIOCATI?
Molti videogiochi catturano la nostra attenzione al punto da creare forme di
abitudine e assuefazione costruite magistralmente sulle vulnerabilità comuni a
tutti gli umani. In maniera analoga siamo chiamati a partecipare e a contribuire
instancabilmente alle “comunità” digitali, costruite seguendo tecniche di
gamificazione.
Su Instagram, TikTok, Facebook, ogni esperienza di interazione sociale si
trasforma in una complicata gara, con un sacco di punti e classifiche, livelli e
campioni. Conosciamo per esperienza diretta le regole di questi “giochi”: se ci
comportiamo bene, otteniamo molti “like”, strike, notifiche, cioè caramelle
sintetiche per i nostri cervelli (sotto forma di dopamina); se siamo scarsi
rimaniamo a bocca asciutta. Di certo, “vincere” non è mai abbastanza: dobbiamo
sempre lavorare di più, perché il “gioco” non finisce mai…
Durante questo laboratorio analizzeremo le interfacce dei social media per
osservare come ci fanno sentire, ragioneremo sulla differenza tra social media e
social network. Metteremo le mani in pasta per scoprire strumenti FLOSS
progettati per fare rete a partire dai desideri di comunità reali.
Per conoscere il programma delle tre giornate visitare il sito di radio onda
rossa.
Source - Notizie da C.I.R.C.E.
Notizie da C.I.R.C.E.
Al rientro a scuola, studenti, famiglie e docenti hanno trovato l’ennesima
sorpresa: un dettagliato libriccino contenente le linee guida per una rapida
adozione – naturalmente consapevole, responsabile e senza ulteriori oneri a
carico del bilancio – dell’intelligenza artificiale in tutti gli ordini e gradi
di istruzione.
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A una prima analisi, le linee guida sembrano proseguire nella spinta verso
l'adozione di tecnologie digitali non facilmente controllabili dagli attori
della scuola, con un forte rischio che si riproponga lo scenario già visto con i
progetti PNRR Scuola 4.0: una corsa a spendere fondi per introdurre hardware e
software, senza possibilità di scelta consapevole da parte delle scuole,
terminata in un sostanziale trasferimento di fondi pubblici al privato.
L'enfasi sull'innovazione tecnologica e sulla transizione digitale delle scuole
raramente tiene conto delle esigenze didattiche della comunità scolastica, per
puntare l'obiettivo su un mero accumulo di tecnologie che si rivelano
ingestibili dalle scuole, vuoi per incapacità, vuoi perché le tecnologie
adottate sono spesso opache, o anche perché delegate completamente a imprese
private.
DIDATTICA: LA GRANDE ASSENTE
Basterebbe il mero dato statistico a rendersi conto di quanto siano vaghe le
Linee Guida su questo tema centrale per la scuola. Su 33 pagine solo due sono
riservate alla didattica in senso stretto, nel paragrafo dedicato alle aree di
applicazione per tipologia di destinatari (4.2).
La maggior parte del testo si sofferma sugli aspetti tecnico-normativi,
richiamando norme europee (AI act) e cosiddette buone pratiche consolidate. Se
non bastasse il dato statistico, la lettura del paragrafo mostra la genericità e
la confusione delle indicazioni . Riportiamo di seguito uno degli esempi di
possibili applicazioni pratiche dell'IA per docenti, perché esemplificativo
della poca conoscenza di strumenti che, in alcuni casi, sono in uso da tempo
nelle attività didattiche, senza avere nulla a che vedere con l'IA.
Strumenti interattivi e innovativi: l’IA permette l’elaborazione di risorse
didattiche (come simulazioni, giochi, mappe concettuali, riassunti per
l’apprendimento e quiz interattivi) che aumentano la motivazione e il
coinvolgimento degli studenti;
La domanda sorge spontanea: che senso ha far generare una mappa concettuale
all’IA, quando l'obbiettivo didattico di questa metodologia è proprio fare in
modo che lo studente possa "mappare" la propria conoscenza di un argomento e
collegarne i vari elementi?
AI COME AUTOMAZIONE
Le indicazioni divengono invece più definite laddove sono individuati i campi di
automazione dei processi lavorativi tipici dell'amministrazione e del
monitoraggio da parte del Dirigente Scolastico. In particolare risulta evidente
il riferimento all'automazione nei paragrafi Ottimizzazione nella
riorganizzazione dell’orario o Monitoraggio documenti programmatici, nei quali
si menziona l'evidenziazione di eventuali scostamenti di bilancio come risultato
dell’uso dell’IA.
D’altra parte l’Intelligenza Artificiale è un insieme di tecniche di cui le IA
generative sono solo un sotto insieme. Nelle Linee Guida si parla genericamente
di IA, senza distinguere un algoritmo per l’ottimizzazione dell’orario
scolastico, caso classico di automazione, da un Large Language Model, Chat GPT
per intendersi, lasciando alla scuola il compito di districarsi tra le molte e
confuse offerte private.
CONTRADDIZIONI E OSSIMORI
Oltre all’imbarazzante assenza dei temi della didattica, il secondo aspetto che
salta all’occhio sono le numerose contraddizioni interne ai messaggi del
Ministero.
Anzitutto le Linee Guida si pongono come obiettivi la sostenibilità e la tutela
dei diritti degli allievi, raccomandando alla dirigenza e al corpo docente di
rendere effettivamente esercitabile il diritto a non fornire i dati degli
allievi come pre-requisito per l’utilizzo dell’IA. Peccato che le IA generative,
che vengono proposte al suo interno, ossia i servizi SaaS (Software as a
service) come ChatGPT, siano incompatibili con entrambi questi principi: il
primo a causa dei pantagruelici consumi di elettricità e acqua dei datacenter
indispensabili per la fornitura del servizio, il secondo perché il modello SaaS
si basa per l’appunto sulla fornitura di questi dati, ossia il servizio erogato
è gratuito proprio perché i dati dell’utilizzatore sono parte del modello di
business delle imprese che producono questi software. Quando invece il servizio
è a pagamento, i dati sono usati per migliorare l’addestramento dell’IA.
L’ENNESIMA RIFORMA DALL’ALTO
A giudicare dalla letteratura scientifica citata dal ministero, in cui la parte
da leone la fanno le riflessioni sulla produttività più che quelle sul senso e
sulla missione della scuola, sembra evidente che queste prime Linee Guida siano
state redatte senza tenere nella dovuta considerazione le dinamiche sociali che
questa nuova tecnologia sta promuovendo. Questo spiega come sia possibile che lo
stesso ministero abbia, nella stessa giornata, varato un divieto draconiano
contro gli smartphone (i cui effetti tossici sono ormai riconosciuti da
letteratura bi-partisan) e promosso le Linee Guida per l’IA (i cui effetti
tossici stanno cominciando a manifestarsi lentamente solo ora).
VALORIZZARE LE COMUNITÀ
Nel frattempo in molte zone della penisola vengono adottati sistemi per la
didattica che valorizzano la creazione di conoscenza locale e condivisa, oltre
che utilizzare il denaro per pagare lavoro invece che licenze d’uso a grandi
aziende USA.
Ci sono esempi virtuosi di scuole che acquistano software (anche l’Intelligenza
Artificiale è software) rilasciati con licenze libere e/o aperte (F/LOSS)
modificabili secondo le esigenze delle comunità scolastiche. In questo modo le
scuole possono mettersi in rete per condividere risorse computazionali,
risparmiando, oltre che per confrontarsi e condividere esigenze e soluzioni.
Esistono già in Italia imprese che forniscono servizi con queste modalità,
l’esempio delle scuole della Provincia Autonoma di Bolzano è solo uno e il più
longevo. Il modello è quello delle Comunità Energetiche Rinnovabili che, secondo
gli ultimi dati del GSE, stanno crescendo vertiginosamente. Si può fare!
Maurizio Mazzoneschi e Stefano Barale per C.I.R.C.E
L'articolo è uscito nel quotidiano Domani il 14 settembre 2025
Venerdì 10 ottobre a Bologna conduciamo un laboratorio sul digitale nell'ambito
del convegno nazionale CESP sulla scuola che si concentrerà sulle nuove linee
guida per produrre saperi e conflitto.
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INDICE
* PROGRAMMA:
* Mattino
* Pomeriggio
* Per partecipare
Nel laboratorio sul digitale che conduciamo a Bologna il 10 ottobre 2025 dalle
14.40 alle 16.30, indirizzato ai docenti, utilizzeremo il metodo della Pedagogia
Hacker per focalizzarci sulla questione dell'analisi dìinterfaccia e della
gamificazione: osservare il modo in cui sono progettati e come si presentano i
principali dispositivi digitali adottati dalle scuole e smantellare l'idea che
le tecnologie siano neutre. Verso quali comportamenti veniamo "gentilmente
spinti"? Cosa resta della libertà d'insegnamento?
Il laboratorio si svolge all'interno del Convegno Nazionale di Formazione CESP
PROGRAMMA:
MATTINO
h. 8.30: Iscrizioni e registrazioni
* I** curricoli della destra: Educazione civica, Indicazioni e Linee guida
* Gli ultimi 25 anni: dall’Autonomia scolastica alla celebrazione
dell’Occidente e della Nazione.**
* h. 10,00 Dibattito in plenaria
h. 10,30 pausa
* Comunicazioni tematiche, tra tendenze ministeriali e proposte per affrontarle
(15 minuti l’una): Genere, Decolonizzazione, Valutazione, Inclusione.
Relazioni e comunicazioni sono preparate da gruppi di lavoro di insegnanti
del Cesp
h. 13.00 pausa pranzo
POMERIGGIO
h 14,30: Laboratori operativi paralleli sulle tematiche delle comunicazioni
affrontate in breve al mattino:
1) Genere, 2) Decolonizzazione, 3) Valutazione, 4) Inclusione, 5)
Competenze/Saperi, 6) Digitalizzazione 7) Ambiente
h16,30 – 17,30 restituzioni e confronto in plenaria
PER PARTECIPARE
::: info
Per partecipare è necessario compilare il form:
:::
Il personale ispettivo, dirigente, docente e ATA ha diritto all’ESONERO DAL
SERVIZIO con diritto alla sostituzione in base all’art.36 del CCNL2019/2021. Il
CESP è Ente Accreditato/Qualificato per la formazione del personale della scuola
(D. M. 25/07/06 prot.869, Circolare. MIUR PROT. 406 DEL 21/02/06, Direttiva
170/2016-MIUR)
::: info
Fai richiesta alla segreteria del tuo istituto del permesso per formazione
(scarica, stampa e compila il modulo CESP)
:::
La Rena Summer School è un incontro annuale a Matera, dove la comunità
temporanea convocata da RENA si dedica a esplorare e praticare modi innovativi
di abitare la complessità in cui viviamo.
Creeremo uno spazio di diserzione da abitare insieme, in cui sospendere il
conosciuto – gesti e pensieri che diamo per scontati – per fare spazio a nuove
modalità di relazione, ascolto e attenzione. L’edizione 2025 sarà un laboratorio
generativo, un BLACK OUT da cui ripartire.
Queste le premesse della Rena Summer School 2025 in cui CIRCE contribuisce con
un laboratorio di Pedagogia Hacker in cui si affronteranno i temi della
tecnologia, del potere, dei dati, attraverso una sessione di gioco e
apprendimento esperienziale, per riflettere su cosa siamo diventate a contatto
con le megamacchine.
Sabato 19 luglio dalle 17.00 laboratorio: "Pedagogia Hacker: social media e
social network... comunitari?" nell'ambito del Tamala Fest presso l'Ex Caserma
Occupata di Livorno.
Dal 17 al 19 luglio Tamala Fest sbarca a Livorno per la sua seconda
installazione e CIRCE contribuisce con un laboratorio di Pedagogia Hacker.
PEDAGOGIA HACKER: SOCIAL MEDIA E SOCIAL NETWORK... COMUNITARI?
Molti videogiochi catturano la nostra attenzione al punto da creare forme di
abitudine e assuefazione costruite magistralmente sulle vulnerabilità comuni a
tutti gli umani. In maniera analoga siamo chiamati a partecipare e a contribuire
instancabilmente alle “comunità” digitali, costruite seguendo tecniche di
gamificazione.
Su Instagram, TikTok, Facebook, ogni esperienza di interazione sociale si
trasforma in una complicata gara, con un sacco di punti e classifiche, livelli e
campioni. Conosciamo per esperienza diretta le regole di questi “giochi”: se ci
comportiamo bene, otteniamo molti “like”, strike, notifiche, cioè caramelle
sintetiche per i nostri cervelli (sotto forma di dopamina); se siamo scarsi
rimaniamo a bocca asciutta. Di certo, “vincere” non è mai abbastanza: dobbiamo
sempre lavorare di più, perché il “gioco” non finisce mai…
Durante questo laboratorio analizzeremo le interfacce dei social media per
osservare come ci fanno sentire, ragioneremo sulla differenza tra social media e
social network. Metteremo le mani in pasta per scoprire strumenti FLOSS
progettati per fare rete a partire dai desideri di comunità reali
TAMALA FEST
Sopravviveremo al solleone nucleare di questa apocalittica estate
chiacchierando, codando e assemblando. Ci saranno talk, musica, cinema, workshop
e installazioni. Perché ogni bit, ogni suono, ogni immagine che sfugge al
profitto è un atto di memoria e insubordinazione.
La tecnica non è neutra. Va liberata.
Quindi, cyberpunkersz: spegniamo i riflessi falsi dai nostri schermi. Prendiamo
quella dannata pillola rossa. E che la nostra memoria e la nostra mente si
riaccendano, tra i pixel, i bit e il vento salmastro del mare.
Puntata della trasmissione radio "Le dita nella presa" dedicata a dare un
"gancio" alle Big Tech: si parla del libro Pedagogia Hacker, di una tecnologia
convivale come l'agenda condivisa Gancio e della sua istanza romana, del
progetto Gazaweb per mantenere le comunità connesse.
Raccontiamo cosa è Gancio, agenda digitale condivisa, cos'è e come si usa.
Spieghiamo in modo dettagliato come si aggiungono gli eventi, se e come crearsi
un utente... ma anche come stampare facilmente una locandina con la lista degli
eventi della prossima settimana.
Ascolta l'audio del racconto di roma.convoca.la (Gancio de Roma)
Passiamo poi a parlare di Pedagogia Hacker, raccontando come, con un approccio
esperenziale ci permetta di capire meglio il modo in cui ci relazioniamo con le
macchine, togliendo degli strati e quindi riducendo l'alienazione tecnica e
aprendo possibilità di liberazione.
Ascolta l'audio sulla Pedagogia Hacker, corsi e laboratori
Concludiamo con il racconto dell'esperienza di Gazaweb, una pratica di
resistenza all'occupazione israeliana. Ricordiamo che subito dopo l'alluvione
al-aqsa Israele ha colpito duramente le comunicazioni telematiche nella striscia
di Gaza, di fatto isolandola completamente. Gazaweb cerca di mantenere delle
possibilità di comunicazione, affidandosi alla tecnologia della e-SIM e al
fondamentale lavoro dei giardinieri della rete.
Ascolta l'audio sull'esperiena di gazaweb e gli alberi della rete, corsi e
laboratori
Ascolta la puntata completa sul sito di Radio Onda Rossa
Sabato 28 giugno Agnese Trocchi parteciperà a una tavola rotonda nell'ambito
dell'evento Simbionti, Pratiche di Coesistenza tra Arte, Cura e Tecnologia per
Rituali Disobbedienti presso La Pelanda al Mattatoio di Roma.
Simbionti è UN SIMPOSIO PUBBLICO PER RIFLETTERE INSIEME SUL FUTURO DELLA
TECNOLOGIA, DELL'ARTE E DELLA CURA organizzato da Erinni e ALMA Futura.
Noi interverremo nella tavola rotonda delle 18.00, dal titolo Critica ai Regimi
Computazionali
Il progetto, ideato da Erinni e ALMA Futura, invita a un confronto orizzontale
tra peers, ovvero artistə, ricercatorə, hacker, teoricə e soggettività attive
nel panorama culturale romano e nazionale nelle culture digitali. In un momento
storico in cui le tecnologie computazionali diventano sempre più pervasive,
trasformando le nostre vite e le nostre relazioni, nasce la necessità di
interrogarsi sui regimi di potere che le strutturano - e di immaginare, insieme,
alternative disobbedienti e creative.
Attraverso una lente intersezionale, transfemminista e hacker, il simposio
esplora forme di coesistenza tra umani e non umani, tra tecnologia e corporeità,
tra intelligenza computazionale e immaginazione radicale. Dopo la giornata
preparatoria di Venerdì 27 Giugno, a porte chiuse, in cui ventotto simbionti si
confronteranno e rifletteranno insieme , il pubblico è invitato a prendere parte
alla restituzione collettiva di Sabato 28 Giugno, articolata in cinque tavoli
tematici.
PROGRAMMA DI SABATO 28 GIUGNO
Cinque tavoli tematici e simbiontici, un flusso continuo di interventi pubblici
tra pratiche artistiche, tecnologia, cura e politica della relazione.
14:00 – 14:55
Nuovi Media e Corpi Sintetici
Con Martina Carbone, Andrea Cecconi, Jacopo de Blasio, Elisa Melodia, Livia
Ribichini
Corpi virtuali, organici e immateriali si intrecciano in pratiche artistiche e
performative dove le tecnologie digitali diventano dispositivi rituali, vettori
di espressione critica e strumenti di messa in discussione delle identità
normate.
15:00 – 15:55
Ecosistemi Interattivi Relazionali
Con Camilla Giaccio Darias, Greg Jager, Liminal, Massimiliano Mauro, Rhizomata
Un’esplorazione di esperienze artistiche e progettuali che sperimentano forme di
relazione non lineari e sistemi aperti, immaginando ecosistemi digitali e fisici
capaci di disinnescare gerarchie e proporre modelli conviviali e collaborativi.
16:00 – 16:55
Tra Biofilie e Simbionti
Con Andrea De Chirico, Gelatineria, Selenia Marinelli, Numero Cromatico
Ibridazioni tra umano, vegetale, artificiale e tecnologico: una riflessione su
forme simbiotiche di coesistenza, in cui la pratica artistica si fa spazio di
ricerca sul legame tra materia, ambiente e vita condivisa.
17:00 – 17:55
Rituali per Corpi Dissidenti
Con Elena Giulia Abbiatici, Maria Cristina Di Stefano, Benedetta Lusi,
Mariacristina Sciannamblo, Caterina Tomeo
Protagonisti sono i corpi non conformi, mutanti, queer e dissidenti. Un
confronto su pratiche artistiche, curatoriali e teoriche che propongono visioni
transfemministe del presente e del futuro, tra ritualità, tecnologia e
resistenza.
18:00 – 18:55
Critica ai Regimi Computazionali
Con Chayn Italia, Emanuele Perrone, Valeria Piras, Anthony Stagliano, Agnese
Trocchi
Quali dinamiche di potere si nascondono dietro le infrastrutture digitali che
abitiamo quotidianamente? Un dialogo sulle possibilità critiche, artistiche e
politiche di disobbedienza nei confronti delle piattaforme governate da grandi
corporate, tra etica hacker e pratiche radicali di riappropriazione.
SENSO E VISIONE
L’evento si ispira a una visione harawayana della simbiosi: i Simbionti sono
intesə come soggettività critiche che condividono la vita e si prendono cura
l’unə dell’altrə, nutrendosi reciprocamente. Questa comunità temporanea di 28
Simbionti – tra artistə, ricercatorə, designer, attivistə, formatorə e teoricə –
rappresenta il cuore pulsante della riflessione, contribuendo a mantenere viva
la ricchezza del tessuto culturale romano.
Qui in nomi di tutti loro: Martina Carbone, Andrea Cecconi, Jacopo de Blasio,
Elisa Melodia, Livia Ribichini, Camilla Giaccio Darias, Greg Jager, Liminal,
Massimiliano Mauro, Rhizomata, Elena Giulia Abbiatici, Maria Cristina di
Stefano, Benedetta Lusi, Mariacristina Sciannamblo, Caterina Tomeo, Chayn
Italia, Emanuele Perrone, Valeria Piras, Anthony Stagliano, Agnese Trocchi, Lara
Forgione, Andrea de Chirico, Lara Forgione, Gelatineria, Selenia Marinelli,
Numero Cromatico, Emanuele Tarducci
INFORMAZIONI
La Pelanda – Mattatoio, Roma
Sabato 28 Giugno 2025 – dalle 14:00 alle 20:00
Ingresso gratuito, fino a esaurimento posti
info:contatti@erinni.net
Questo testo è la traccia per la moderazione del dibattito con Noura Tafeche e
Donatella Della Ratta che si è tenuto il 18 maggio 2025 presso lo spazio Merende
all'Angelo Mai a Roma.
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INDICE
* Intro
* Ask Me for Those Unborn Promises That May Seem Unlikely to Happen in the
Natural
* The Kawayoku Inception
* Conclusione
* Approfondimenti
INTRO
di Agnese Trocchi
Oggi con Noura Tafeche e Donatella Della Ratta sprofondiamo nella tana del
bianconiglio seguendo il filo della produzione di immaginari di propaganda
guerrafondaia e di un futuro che non è ancora arrivato ma che inonda i social
media e rischia di essere una profezia che si autoavvera.
È un viaggio doloroso, faticoso: dietro l'apparenza innocua delle creature
kawaii (tenere) e dei paesaggi di città utopiche si nasconde una violenza non
detta, camuffata, invisibile ma tragicamente reale.
Viviamo in un mondo con squilibri agghiaccianti, assistiamo impotenti a un
genocidio e siamo vittime di una propaganda dell'annientamento che si diffonde
con la complicità dei tecnobroligarchi.
Le psy-op, operazioni militari di persuasione della popolazione non sono una
novità nelle campagne di guerra ma per la prima volta hanno nel proprio arsenale
degli strumenti potentissimi: le piattaforme di social media dei broligarchi,
progettate per tenerci connesse più a lungo possibile. Sfruttando le nostre
vulnerabilità di esseri umani (dopamina, nudging etc), le piattaforme digitali
dei tecnobro ci tengono connesse a uno scroll infinito, non siamo costrette, ci
piace, e in questa condizione di vulnerabilità, ci lasciamo invadere.
Sono gli algoritmi che in base ai nostri comportamenti in rete, e quindi in base
alla profilazione delle utenti, decidono cosa farci vedere per tenerci più
attaccate possibile al dispositivo per continuare a raccogliere dai e metadati.
Ma cosa è questo algoritmo il cui scopo è tenere catturata sempre più la nostra
attenzione?
L'algoritmo non è uno ma sono molti, gli algoritmi sono processi logici formali,
nella loro forma più semplice si tratta di processi logici che si basano
sull'if/then, ricette per risolvere un problema in un numero finito di passi.
Il problema da risolvere, nel caso delle piattaforme social media dei technobro,
è come tenerci collegate più a lungo possibile e viene risolto mostrandoci
quello che più catturerà la nostra attenzione in base ai dati raccolti sui
nostri comportamenti.
Gli algoritmi non sono neutri perché i problemi che devono risolvere e i
risultati che producono dipendono strettamente dalle ideologie di chi li
progetta.
Con Noura e Donatella andiamo a capire quali sono queste ideologie,
spaventosamente millenaristiche, e come influenzano la nostra visione del mondo
e la visione del mondo di milioni di utenti connesse. A quali azioni ci
spingono? Che comportamenti promuovono? Assistiamo all'emersione di regimi di
verità computati su misura per ogni individuo. Una forma di manipolazione di
massa a cui nessuna è immune.
ASK ME FOR THOSE UNBORN PROMISES THAT MAY SEEM UNLIKELY TO HAPPEN IN THE NATURAL
di Donatella Della Ratta
Video essay di Donatella Della Ratta (in inglese), durata: 24'27''.
I media generativi alimentati dall'intelligenza artificiale creano immagini
speculative che, pur non essendo basate su eventi reali, rimangono plausibili,
costruendo realtà che devono ancora svolgersi. Situate nel dominio della
possibilità piuttosto che della certezza empirica, queste immagini introducono
una nuova forma di realismo sintetico. Rimodellando sia il passato che il
presente attraverso il loro potenziale di costruzione del mondo, queste immagini
apparentemente innocue - distaccate da riferimenti tangibili, legami storici,
lignaggio o contesto - esercitano una violenza silenziosa ma profonda contro la
storia e la fattualità.
La conferenza-performance di Donatella Della Ratta esplora questa modalità
emergente dell'esistenza dell'immagine, che va dalla distruzione palese
all'impatto sottile, quasi impercettibile, e traccia il modo in cui dà origine a
nuove espressioni di violenza. Concentrandosi sul loro impiego nella guerra in
corso in Palestina, rivela come le immagini speculative di IA estendano la
violenza a ciò che non è ancora stato realizzato, sfidando la comprensione
tradizionale dei fatti e delle prove.
THE KAWAYOKU INCEPTION
di Noura Tafeche
Video essay di Noura Tafeche (in inglese), durata 21'5''.
Violazioni dei diritti umani e streamer onlyfans, unboxing e cecchinaggio,
#pewpew e #militarycurves, guerra e ahegao.
The Kawayoku Inception di Noura Tafeche è un progetto d'archivio che si propone
di modellare sotto una nuova tassonomia l'elusività digitale contemporanea e
l'ultimo stadio della sublimazione della violenza.
Presentato come un video-saggio, The Kawayoku Inception intende mostrare una
nuova prospettiva per mettere in discussione il modo in cui siamo abituati a
elaborare la violenza nel regno della percezione visiva umana.
L'ambiente di tale indagine è naturalmente Internet, un prato irto che alleva le
nostre vite digitali, le nostre esperienze online solitarie e atomizzate,
quotidianamente imbevute di quantità incalcolabili di immagini a cui siamo
incessantemente e (non) volontariamente sovraesposti.
CONCLUSIONE
Per lasciarci con parole costruttive che ci tirino fuori da questa sensazione di
essere impotenti e fucked up teniamo presente che le piattaforme dei tecno
broligarchi oggi sono un terreno di lotta e che per quanto ci sforziamo di
usarle bene utilizzeremmo molto meglio le nostre risorse disertandole e
immaginando e creando spazi nostri, creati dal basso, che rispondono alle nostre
esigenze anche di visibilità, autopromozione, socialità.
Il futuro non è predeterminato, ne esistono infiniti, possiamo cominciare a
costruirli da oggi con piccoli gesti da fare in comunità. Ad esempio con il
gruppo GazaWeb portiamo connettività dal basso in quello che resta della città
di Gaza, insieme a palestinesi nerd che vivono nella striscia progettiamo una
piattaforma FLOSS per raccogliere le memorie digitali, film e foto, in uno
spazio sicuro. Disertiamo gli immaginari del dominio, costruiamo il mondo che
vogliamo, partiamo dalle nostre scelte quotidiane e lentamente trasformiamoci,
insieme.
APPROFONDIMENTI
* Donatella Della Ratta, Israele e Palestina, come l’IA ci prepara alla
brutalità che verrà, su Micromega, 12 maggio 2025
* Noura Tafeche, The Kawayoku Tales: Aestheticisation of Violence in Military,
Gaming, Social Media Cultures and Other Stories, Aksioma, 2024
* CIRCE, Tutti i bro del presidente, Gli Asini Rivista, 28 gennaio 2025.
* Ippolita, Etica Hacker e Anarco-capitalismo, 2018
* Ippolita, Nell'Acquario di Facebook, La resistibile ascesa
dell'anarco-capitalismo, Ledizioni, 2012 (p. 81-85)
* Dena Takruri, What Happens When American Billionaires Build A Private City In
Your Country, Al Jazeera, 2025 (video)
Venerdì 13 giugno 2025 dalle 17 alle 20 siamo a Montopoli di Sabina presso la
Biblioteca "Angelo Vassallo" per un laboratorio di autodifesa digitale e
pedagogia hacker. Il laboratorio sarà un primo passo per un percorso che conduca
fuori (per quanto possibile) dalle Big Tech.
Ti senti a disagio sui social media? Il tuo smartphone ti mette ansia ma non
puoi fare a meno di averlo sempre con te?
Le nostre relazioni, personali e sociali, sono legate a doppio filo alle
piattaforme dei tecno bro. Siamo chiamati a partecipare e a contribuire
instancabilmente alle “comunità” digitali dei social media, costruite seguendo
tecniche di gamificazione.
Possiamo fare a meno di gmail? Sappiamo scegliere una password sicura? Farsi
domande come queste significa essere consapevoli che la privacy è una ricchezza
da preservare e da difendere in prima persona. Sostenere lo sviluppo di un
approccio hacker alla tecnologia e all’apprendimento in generale è un modo per
diffondere pratiche di consapevolezza e autodifesa digitale. Contribuisce a far
emergere l’hacker che si nasconde in ognuno e ognuna, dargli valore e aiutarlo a
crescere.
Questo laboratorio fa per te se vuoi “seguire i fili delle tue connessioni”; se
t’interessa capire quali sono gli elementi nascosti delle procedure di tutti i
giorni e quali sono gli automatismi che ormai ti sfuggono; se vuoi inventare
insieme soluzioni per una relazione ecologica con le macchine; se vuoi acquisire
consapevolezza dei nostri rituali digitali nella vita privata e nel lavoro; se
vuoi imparare tecniche di autodifesa per scardinare gli automatismi.
Il laboratorio sarà a cura di Agnese Trocchi e Maurizio "Graffio" Mazzoneschi
del Centro Internazionale di Ricerca per le Convivialità Elettriche
Il laboratorio sarà un primo passo per un percorso che conduca fuori (per quanto
possibile) dalle Big Tech. Prossimo appuntamento (da definire) sarà con AvANa
con il progetto Un, dos, tres!
Per sostenere l'iniziativa si suggerisce un contributo minimo di 7 euro o
l'acquisto di uno dei libri sul tema che saranno a disposizione.