La Commissione europea e la Consumer Protection Cooperation Network (CPC) hanno
chiesto a Star Stable una serie di informazioni su diversi pratiche che violano
la legge sulla protezione dei consumatori. La software house svedese deve
rispondere entro un mese e comunicare le misure correttive per evitare sanzioni.
Dopo aver valutato la risposta fornita dall’azienda svedese, la CPC Network ha
identificato quattro pratiche che violano la legislazione UE sulla tutela dei
consumatori e che potrebbero essere particolarmente dannose per i bambini:
appelli diretti ai bambini nelle pubblicità, spingendoli ad acquistare (o
convincendo gli adulti ad acquistare per loro) valuta o oggetti in-game, uso di
tecniche di pressione, come acquisto a tempo limitato, per influenzare
indebitamente i bambini ad acquistare valuta virtuale o contenuti in-game,
mancanza di informazioni chiare e trasparenti, adattate ai bambini,
sull’acquisto e l’utilizzo di valuta virtuale in-game che porta i consumatori a
spendere di più, incapacità dell’azienda di garantire che gli influencer che
promuovono i loro prodotti divulghino chiaramente i contenuti commerciali e non
influenzino indebitamente i bambini con le loro tecniche di marketing.
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