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Meta in Ue addestrerà l'IA con i dati pubblici
Dopo lo stop dello scorso anno, Meta inzierà presto ad addestrare i suoi modelli di intelligenza artificiale in Europa sulla base dei post e dei commenti pubblici degli utenti maggiorenni. L'obiettivo è insegnare all'IA a "comprendere e riflettere meglio culture, lingue e storie" per "consentire di supportare meglio milioni di persone e aziende in Europa", sottolinea la società di Mark Zuckerberg. Si può scegliere di opporsi compilando un modulo. Con tale modulo non si disattiverà Meta AI (in molti in queste ore vorrebbero eliminarlo da WhatsApp o dalle chat di Instagram e Facebook, ma non sembra possibile). Semplicemente aderendo, i propri dati non dovrebbero più confluire tra quelli usati dall’algoritmo per apprendere e migliorarsi. C’è però un discrimine importante, come avverte Facebook: “Potremmo comunque trattare le informazioni che ti riguardano per sviluppare e migliorare l’IA su Meta, anche se ti opponi o non usi i nostri Prodotti. Ad esempio, questo potrebbe accadere se tu o le tue informazioni: apparite in un’immagine condivisa con tutti sui nostri Prodotti da qualcuno che li usa; siete menzionati nei post o nelle didascalie che qualcun altro condivide sui nostri Prodotti”. Una deroga che potrebbe aprire un nuovo fronte tra Meta e le autorità europee. Approfondimenti qui e qui
April 15, 2025 / Pillole di Graffio
app stalkerware, Uomini che spiano le donne
Il 30 agosto 2022 l’app Spyhide registra un nuovo utente. È un uomo di Milano che vuole sapere se la donna con cui si sta frequentando lo tradisce. Per provare l’applicazione si registra al sito web con il suo indirizzo email e sceglie una password. Spyhide gli fornisce un link .apk (un formato di file contenente un’app Android, ndr) da scaricare sul telefono. Da quel momento in poi l’app registra ogni azione che l’uomo fa con il suo smartphone: messaggi di testo inviati e ricevuti, chiamate in entrata e uscita, spostamenti e numeri presenti in rubrica, foto e video. L’inchiesta in breve * Gli stalkerware sono strumenti di sorveglianza digitale sempre più comuni, usati anche per controllare il partner. Un esempio è Spyhide, app scaricata anche da utenti italiani prima di essere ritirata dal mercato in seguito a un attacco informatico * Almeno 64 utenti italiani hanno utilizzato l’app Spyhide infettando almeno 31 persone tra donne e uomini. Le persone contattate hanno dichiarato di aver utilizzato l’app per ragioni quali la sorveglianza senza consenso della partner o per volontà di conoscerne il funzionamento * In Italia, secondo una ricerca di Kaspersky pubblicata a febbraio 2024, sono state registrate 252 infezioni su telefoni * I Centri antiviolenza e gli spazi autogestiti che trattano vittime di violenza raccontano di aver accolto donne che testimoniano di essere state sorvegliate anche digitalmente * Il caso del femminicidio di Giulia Cecchettin esemplifica un collegamento tra sorveglianza digitale e violenza di genere fisica che è ancora ampiamente sottovalutato leggi l'inchiesta sul sito di IRPIMEDIA
December 17, 2024 / Pillole di Graffio