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Per Apple e Meta sanzioni “soft” da parte della Commissione Ue. Dovranno pagare 700 milioni di euro
La Commissione Ue ha multato Apple per 500 milioni di euro e Meta per 200 milioni per violazioni del regolamento sui mercati digitali Dma. Si tratta di importi relativamente modesti rispetto a multe precedentemente comminate per simili infrazioni. Possibile che la scelta di Bruxelles di limitare l’ammontare delle sanzioni sia anche un “segnale” all’amministrazione Trump della volontà europea di non andare ad uno scontro su questioni commerciali. Il presidente statunitense ha definito le normae Ue sul settore tecnologici una barriera commerciale non tariffaria che i suoi dazi reciproci mirano a colpire. Un’ipotesi formalmente smentita dalla Commissione. “Si tratta di applicazione delle normative, non di commercio. Sono questioni distinte, completamente separate. Abbiamo un regolamento e lo stiamo applicando”, ha detto la portavoce della Commissione europea Arianna Podestà. Leggi l'articolo
April 23, 2025 / Pillole di Graffio
Meta AI, come opporsi all'uso dei propri contenuti
È possibile impedire che l'intelligenza artificiale usi per l'addestramento ciò che abbiamo pubblicato sui social network. Ecco come L’annuncio è arrivato lo scorso 14 aprile: Meta comincerà ad addestrare il suo modello di intelligenza artificiale Meta AI con i dati pubblicati dagli utenti di Facebook e Instagram anche in Europa. La mossa dell’azienda di Mark Zuckerberg ha immediatamente provocato un vero tsunami di reazioni (prevedibilmente) negative e la maggiore preoccupazione degli utilizzatori dei social network targati Meta, al momento, è quella di sapere come impedire l’utilizzo dei loro contenuti per foraggiare l’algoritmo. L’azienda ha annunciato la possibilità di opporsi all’uso delle informazioni pubblicate, ma le cose non sono semplici come potrebbe sembrare. Nell’addestramento del modello, infatti, potremmo finirci anche se ci opponiamo all’utilizzo dei nostri dati. Come anticipato da Wired, Meta AI verrà addestrata usando i “contenuti pubblici condivisi da utenti adulti”. Sono esclusi, quindi, i post e i commenti pubblicati da utenti minori di 18 anni e i messaggi privati scambiati con altri contatti. Il riferimento ai commenti pubblici escluderebbe, almeno in teoria, tutti i contenuti che vengono pubblicati con restrizioni di visualizzazione. Se abbiamo cioè impostato l’account di Facebook per consentire l’accesso ai post solo ai nostri contatti o usiamo un account Instagram privato, questi dovrebbero essere esclusi dall’addestramento di Meta AI. Vi rientrerebbero, comunque, il nome, l’immagine profilo e altri contenuti come i commenti a post pubblici, le valutazioni o recensioni su Marketplace e su un account Instagram pubblico. leggi l'articolo Link diretto Facebook per opporsi Link diretto Instagram per opporsi
April 22, 2025 / Pillole di Graffio
Meta in Ue addestrerà l'IA con i dati pubblici
Dopo lo stop dello scorso anno, Meta inzierà presto ad addestrare i suoi modelli di intelligenza artificiale in Europa sulla base dei post e dei commenti pubblici degli utenti maggiorenni. L'obiettivo è insegnare all'IA a "comprendere e riflettere meglio culture, lingue e storie" per "consentire di supportare meglio milioni di persone e aziende in Europa", sottolinea la società di Mark Zuckerberg. Si può scegliere di opporsi compilando un modulo. Con tale modulo non si disattiverà Meta AI (in molti in queste ore vorrebbero eliminarlo da WhatsApp o dalle chat di Instagram e Facebook, ma non sembra possibile). Semplicemente aderendo, i propri dati non dovrebbero più confluire tra quelli usati dall’algoritmo per apprendere e migliorarsi. C’è però un discrimine importante, come avverte Facebook: “Potremmo comunque trattare le informazioni che ti riguardano per sviluppare e migliorare l’IA su Meta, anche se ti opponi o non usi i nostri Prodotti. Ad esempio, questo potrebbe accadere se tu o le tue informazioni: apparite in un’immagine condivisa con tutti sui nostri Prodotti da qualcuno che li usa; siete menzionati nei post o nelle didascalie che qualcun altro condivide sui nostri Prodotti”. Una deroga che potrebbe aprire un nuovo fronte tra Meta e le autorità europee. Approfondimenti qui e qui
April 15, 2025 / Pillole di Graffio
HOME HARDWARE MOBILE VIDEOGIOCHI FOTOGRAFIA SOFTWARE EDGE9 GREENMOVE SMARTHOME FORUM GUIDE OFFERTE trend: Aruba Cloud AMD Intel Honor Huawei OPPO AVM Amazon SCHEDE TECNICHE Meta addestrerà l'IA con i dati pubblici anche in Europa: potete opporvi
Meta inizierà ad addestrare la sua IA generativa usando contenuti pubblici condivisi da utenti adulti in Europa. Gli utenti riceveranno notifiche non solo per essere informati sulla novità, ma anche per esercitare il diritto di opposizione. Dopo lo stop dello scorso anno, Meta ha annunciato che anche in Europa inizierà ad addestrare i suoi modelli linguistici sfruttando i contenuti pubblici condivisi dagli utenti adulti sui social, insieme alle interazioni con Meta AI. Una svolta che punta a rendere l'IA più vicina alle specificità culturali, linguistiche e storiche del Vecchio Continente, ma che riaccende anche il dibattito sulla privacy. A partire da questa settimana, gli utenti maggiorenni dell'Unione Europea che utilizzano piattaforme come Facebook, Instagram e WhatsApp inizieranno a ricevere notifiche - via app ed email - per informarli su quali dati verranno utilizzati e con quale scopo. Ogni notifica conterrà anche un link diretto a un modulo per esercitare il diritto di opposizione: chi non desidera che i propri dati vengano utilizzati per addestrare l'IA potrà negare il consenso. Articolo completo qui
April 15, 2025 / Pillole di Graffio
Meta AI, ospite senza invito su WhatsApp. Utenti infuriati
Meta AI è comparsa su WhatsApp senza preavviso, generando polemiche e preoccupazioni sulla privacy. Inoltre, l’assistente virtuale introdotto forzatamente dal gruppo Zuckerberg non può essere disattivato e fornisce istruzioni fuorvianti per la rimozione. Avete notato quel pulsantino bianco con un cerchio blu comparso di recente nella schermata di Whatsapp sul vostro smartphone? Si tratta dell’icona di Meta AI, l’intelligenza artificiale sviluppata dal gruppo di Mark Zuckerberg. Il sistema, progettato per essere semplice e intuitivo, garantisce un accesso immediato alla chatbot, la finestra di conversazione alimentata da Llama 3.2, la versione più avanzata di AI di Meta, dotata di capacità multimodali. Violazione della privacy? Nulla di male, in apparenza. Il problema è che Meta AI è entrato a far parte della nostra quotidianità, su milioni di schermi, senza alcuna notifica preventiva, né esplicito consenso. Leggi l'articolo
April 8, 2025 / Pillole di Graffio
Le Dita Nella Presa, Occhio ai caratteri!
Puntata dedicata in gran parte al tema dell'internazionalizzazione dei nomi di dominio. Infatti da diversi anni questi non sono più limitati ai caratteri dell'alfabeto inglese, ma supportano anche caratteri di altre lingue. Il dibattito è abbastanza aperto, e vede contrapposte delle esigenze tecniche di semplicità e sicurezza alle esigenze di persone non inglesi di poter scrivere nella propria lingua. Passiamo poi alle notiziole: dall'acqua al fluoro passando dai licenziamenti massivi del DOGE e dai suoi piani di automatizzazione. Si allarga l'uso del DNA nelle indagini di polizia. Meta si rivendica l'uso di Torrent, sostenendo che scroccare non è reato. Nonostante le censure e le multe e le minaccie di licenziamento da parte dei grandi studi legali, una ricerca mostra che la maggior parte degli avvocati americani usa l'Intelligenza Artificiale per il suo lavoro. Ascolta l'audio sul sito di Radio Onda Rossa
March 7, 2025 / Pillole di Graffio
Meta: torrenting senza seeding non è pirateria
Secondo Meta, l'uso di Torrent per scaricare copie pirata dei libri non è illegale, se non vengono distribuite tramite seeding dopo il download. Emergono nuovi dettagli relativi al processo che vede Meta sul banco degli imputati. L’azienda di Menlo Park, accusata di violazione del copyright da diversi autori per aver addestrato i modelli Llama con copie digitali pirata di numerosi libri, ha dichiarato che il torrenting senza seeding non è illegale. I documenti depositati in tribunale hanno confermato che i dipendenti di Meta sono stati autorizzati a scaricare circa 82 TB di dati tramite Torrent dal sito Anna’s Archive. Le copie pirata dei libri sono state utilizzate per il training dei modelli Llama. L’azienda californiana sostiene che il “fair use” è consentito dalla legge. Articolo completo qui
February 28, 2025 / Pillole di Graffio
Le Dita Nella Presa, Sul satellite del vincitore
Zuckerberg annuncia la "svolta" di Meta: un allineamento completo alla retorica di Trump e alle modalità di X. Spariscono il fact checking, via libera all'ulteriore attacco all'identità razziali, di genere e sessuali. Il governo italiano invece cerca accordi con Musk per Starlink: si parla di cifre spaziali per l'utilizzo dei satelliti di Starlink da parte dell'esercito italiano. La mossa unisce 3 obiettivi: fare un favore all'amico; procedere con la politica bellicista; colpire il progetto europeo di un sistema satellitare simile a Starlink per gestire in proprio una simile infrastruttura militare. Notiziole: * la legge francese sull'amministrazione illecita di piattaforme online utilizzata per il sito di chat Coco.fr, noto per essere stato usato come piattaforma di comunicazione per gli stupri di Mazan; quanto si può estendere l'uso di una legge del genere? * Google fa finta che Chromium non sia suo, ma un progetto open source a cui Google aderisce. La Linux Foundation facilita l'operazione. Ascolta la trasmissione sul sito di Radio Onda Rossa
January 14, 2025 / Pillole di Graffio
Ue a Meta, 'la moderazione dei contenuti non è censura'
Parigi chiede a Bruxelles di agire contro le ingerenze di Musk Prima Elon Musk, poi Mark Zuckerberg. Quasi una manovra a tenaglia. Il primo destabilizza l'Europa prendendo di mira capi di Stato e di governo nei suoi post e spinge i movimenti di estrema destra, il secondo - sull'onda di una conversione tardiva al trumpismo - si scaglia contro l'eccessiva regolamentazione dell'Unione Europea ed evoca persino la censura. Link all'articolo originale qui
January 9, 2025 / Pillole di Graffio
La resa europea. Ma il padrone non è uno soltanto
Le mani sulle reti L’eccezionalismo muskiano sembra una categoria analitica fallace (come anche «tecnodestra» ma sarebbe un altro discorso) che dietro la cortina di fumo creata intorno al personaggio rischia di ostacolare la comprensione di fenomeni strutturali ben più importanti. Nel dibattito pubblico italiano ed europeo si sta affermando una sorta di eccezionalismo muskiano. Molti commentatori e politici, infatti, descrivono Elon Musk come fosse un fenomeno nuovo e totalmente a sé stante nel panorama del digitale (o, più in generale, dei grandi detentori di capitali). Alcune questioni di fondo vanno chiarite per evitare di trovarsi spiazzati quando un altro miliardario tecnocrate, come è adesso il caso di Zuckerberg, compie mosse che vanno incontro al nuovo potere trumpiano. Dove sarebbe allora questo eccezionalismo di Musk? Quello che fa veramente la differenza non sono tanto le sue parole. Quello che mi sembra di gran lunga più importante è il processo che ha portato tutti i principali Paesi europei, con l’Italia in prima fila, a consegnare a una manciata di imprese statunitensi il controllo di tre infrastrutture essenziali, ovvero, le infrastrutture di comunicazione, archiviazione ed elaborazione delle informazioni. Stati che non controllino, anche fisicamente, queste infrastrutture sono, per dirla in maniera delicata, a sovranità limitata. Leggi l'articolo di J.C. De Martin
January 8, 2025 / Pillole di Graffio