20 secondi per uccidere: lo decide la macchinaL'algoritmo. Il Manifesto pubblica l'inchiesta dei siti di informazione
israeliani +972 e Local Call: l’intelligenza artificiale dietro il massacro di
Gaza. 37mila palestinesi «marcati» dalla Ia e colpiti nelle loro case. Poca o
nulla supervisione umana: «Per l’assassinio dei comandanti senior, si era
disposti a uccidere centinaia di civili. Avevamo un calcolo: quanti per un
comandante di brigata, quanti per uno di battaglione»
Nel 2021 è stato pubblicato in inglese un libro intitolato The Human-Machine
Team: How to Create Synergy Between Human and Artificial Intelligence That Will
Revolutionize Our World, sotto lo pseudonimo «Brigadier General Y.S.». In esso,
l’autore – un uomo che abbiamo confermato essere l’attuale comandante dell’unità
di intelligence d’elite israeliana 8200 – sostiene la necessità di creare una
macchina speciale, in grado di processare rapidamente enormi quantità di dati
per generare migliaia di potenziali «obiettivi» per gli attacchi militari nel
mezzo di una guerra. Una tecnologia del genere, scrive, risolverebbe quelle che
ha descritto come «strettoie umane, sia nell’individuazione di nuovi obiettivi
che nel processo decisionale per approvarli».
Una tale macchina, si è scoperto, esiste davvero.
Una nuova inchiesta condotta da +972 Magazine e Local Call rivela che l’esercito
israeliano ha sviluppato un programma basato sull’intelligenza artificiale noto
come Lavender, di cui qui si scrive per la prima volta.
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