Domenica 2 marzo 2025, C.I.R.C.E. partecipa alla giornata di riflessione
sull'educazione digitale organizzata da MovEre nell'ambito del percorso
itinerante ideato da insegnanti e genitori dell'IC Simonetta Salacone.
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Dove e quando: Dalle ore 15:00 - 18:00 di domenica 2 marzo, presso IC Salacone,
plesso Iqbal Masih, via Ferraironi, 28 - Roma
Molti videogiochi catturano la nostra attenzione al punto da creare forme di
abitudine e assuefazione, costruite magistralmente sulle vulnerabilità comuni a
tutti gli umani. In maniera analoga siamo chiamati a partecipare e a contribuire
instancabilmente alle “comunità” digitali dei social media, costruite seguendo
tecniche di gamificazione.
Ogni esperienza di interazione sociale si trasforma in una complicata gara, con
un sacco di punti e classifiche, livelli e campioni. Conosciamo per esperienza
diretta le regole di questi “giochi”: se ci comportiamo bene, otteniamo molti
“like”, strike, notifiche, cioè caramelle sintetiche per i nostri cervelli
(sotto forma di dopamina); se siamo scarsi rimaniamo a bocca asciutta.
Possiamo fare a meno di gmail? Sappiamo scegliere una password sicura? Farsi
domande come queste significa essere consapevoli che la privacy è una ricchezza
da preservare e da difendere in prima persona. Sostenere lo sviluppo di un
approccio hacker alla tecnologia e all’apprendimento in generale è un modo per
diffondere pratiche di consapevolezza e autodifesa digitale. Contribuisce a far
emergere l’hacker che si nasconde in ognuno e ognuna, dargli valore e aiutarlo a
crescere.
Questo laboratorio fa per te se vuoi “seguire i fili delle tue connessioni”; se
t’interessa capire quali sono gli elementi nascosti delle procedure di tutti i
giorni e quali sono gli automatismi che ormai ti sfuggono; se vuoi inventare
insieme soluzioni per una relazione ecologica con le macchine; se vuoi acquisire
consapevolezza dei nostri rituali digitali nella vita privata e nel lavoro; se
vuoi imparare tecniche di autodifesa per scardinare gli automatismi.
Il laboratorio sarà a cura di Agnese Trocchi e Maurizio "Graffio" Mazzoneschi
del Centro Internazionale di Ricerca per le Convivialità Elettriche CIRCE.
Altre Informazioni:
* Accoglienza gratuita per bambin (max 20 posti, prenotazione obbligatoria:
passaparola.italia@gmail.com)
* Aperitivo finale a cura del Comitato dei Genitori
Tag - scuola
Domenica 2 marzo, C.I.R.C.E. partecipa alla giornata di riflessione
sull'educazione digitale organizzata da MovEre nell'ambito del percorso
itinerante ideato da insegnanti e genitori dell'IC Simonetta Salacone.
Dalle ore 15:00 - 18:00, presso IC Salacone, plesso Iqbal Masih, via Ferraironi,
28 - Roma
Molti videogiochi catturano la nostra attenzione al punto da creare forme di
abitudine e assuefazione, costruite magistralmente sulle vulnerabilità comuni a
tutti gli umani. In maniera analoga siamo chiamati a partecipare e a contribuire
instancabilmente alle “comunità” digitali dei social media, costruite seguendo
tecniche di gamificazione.
Ogni esperienza di interazione sociale si trasforma in una complicata gara, con
un sacco di punti e classifiche, livelli e campioni. Conosciamo per esperienza
diretta le regole di questi “giochi”: se ci comportiamo bene, otteniamo molti
“like”, strike, notifiche, cioè caramelle sintetiche per i nostri cervelli
(sotto forma di dopamina); se siamo scarsi rimaniamo a bocca asciutta.
Possiamo fare a meno di gmail? Sappiamo scegliere una password sicura? Farsi
domande come queste significa essere consapevoli che la privacy è una ricchezza
da preservare e da difendere in prima persona. Sostenere lo sviluppo di un
approccio hacker alla tecnologia e all’apprendimento in generale è un modo per
diffondere pratiche di consapevolezza e autodifesa digitale. Contribuisce a far
emergere l’hacker che si nasconde in ognuno, dargli valore e aiutarlo a
crescere.
Questo laboratorio fa per te se vuoi “seguire i fili delle tue connessioni”; se
t’interessa capire quali sono gli elementi nascosti delle procedure di tutti i
giorni e quali sono gli automatismi che ormai ti sfuggono; se vuoi inventare
insieme soluzioni per una relazione ecologica con le macchine; se vuoi acquisire
consapevolezza dei nostri rituali digitali nella vita privata e nel lavoro; se
vuoi imparare tecniche di autodifesa per scardinare gli automatismi.
Il laboratorio sarà a cura di Agnese Trocchi e Maurizio "Graffio" Mazzoneschi
del Centro Internazionale di Ricerca per la Convivialità Elettrica (circex.org).
Altre Informazioni
* Accoglienza gratuita per bambin (max 20 posti, prenotazione obbligatoria:
passaparola.italia@gmail.com)
* Aperitivo finale a cura del Comita dei Genitori
Martedì 25 febbraio via Stamira, 5 Roma
Convegno di aggiornamento / formazione gratuito per il personale della scuola in
presenza (on line solo per i non residenti a roma)
Presso la Sala Convegni di Libera, via Stamira 5.
metro B Bologna Tiburtina
Dalle ore 8 alle 14 Relazioni ed interventi di:
* Daniela Tafani
(docente di Filosofia Politica, UniPISA)
Libera Transizione digitale: verso dove? Edtech, monopoli e narrazioni
* Maria Chiara Pievatolo
(docente di Filosofia Politica, UniPISA) Di dati e di despoti: la scuola al
tempo della transizione tecnofeudale
* Renata Puleo
(maestra, ex dirigente scolastica) INVALSI fra pubblico e privato: come
l'istituto usa i dati dei nostri studenti
* Alessandro Zammarelli
(psicoterapeuta) La scuola, la relazione, il digitale
* Stefano Borroni Barale
(docente CUB SUR / Ricercatore Circex.org) Costruire alternative al digitale
autoritario
* Ferdinando Alliata
(dottore in Consulenza del lavoro, Cobas Scuola Palermo) Tempi moderni. La
digitalizzazione del lavoro di docenti e ATA
Per informazioni: alas.convegno25febbraio@gmail.com; tel. 3274307767
Prosegue la carovana CUB-COBAS per parlare della transizione digitale nella
scuola. Dopo Catania, Palermo, Terni, Siena, Grosseto, la carovana toccherà
altre città italiane. In programma ci sono Ancona, Cagliari, Milano, Roma,
Torino, e molte altre.
Ecco le prossime date. (le date e le informazioni sono in aggiornamento)
* 25 febbraio: seminario "La scuola nella transizione digitale" a Roma
dalle ore 8,30 alle 17 presso la sala convegni di Libera a via Stamira.
* 10 o 11 Marzo: seminario a Torino "La scuola nella transizione digitale"
* 25 Marzo: seminario a Cagliari "La scuola nella transizione digitale"
La carovana vuole essere un momento di riflessione e un passo concreto verso una
scuola più consapevole e inclusiva, capace di affrontare la trasformazione
digitale senza perdere di vista la sua missione educativa e sociale.
Molti sono gli interventi che si succederanno nelle varie tappe della carovana,
tra gli altri citiamo, Daniela Tafani, (docente di Filosofia Politica, UniPisa)
e Stefano Borroni Barale (docente, CUB/SUR, CIRCE) che saranno affiancart di
volta in volta da altre persone e docenti.
La partecipazione è gratuita e prevede l'esonero dal servizio ai sensi del CCNL
(art.36) con rilascio del relativo attestato di partecipazione da presentare a
scuola.
Resta aggiornat e torna vedere gli aggiornamenti.
Un fantasma si aggira per l'Italia... La carovana CUB-COBAS per parlare della
scuola nella transizione al digitale toccherà diverse città italiane tra
febbraio e aprile 2025. Scoprite tutte le date, i luoghi, gli interventi e i
laboratori.
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In ogni incontro si parlererà di transizione digitale a scuola, con tutto quello
che porta con sé, inclusa l'irricevibile proposta della "filiera" 4+2 (che
trasforma le e gli allievi in petti di pollo da servire al mercato dello
sfruttamento) dei tecnici e professionali.
La partecipazione agli incontri prevede l'esonero dal servizio per tutto il
personale docente e ATA e un attestato di partecipazione al corso di
aggiornamento/formazione in presenza o online.
LE DATE
(in aggiornamento)
* 25 febbraio: seminario "La scuola nella transizione digitale" a Roma
* 10 o 11 Marzo: seminario a Torino "La scuola nella transizione digitale"
* 24 o 25 Marzo, Cagliari "La scuola nella transizione digitale"
L’Ufficio Scolastico Regionale (USR) del Veneto , in collaborazione con gli
Uffici Ambiti Territoriali (UU.AA.TT.), ha recentemente pubblicato quanto è
stato studiato e proposto dal Gruppo di lavoro regionale sull’Educazione alla
Legalità. Questo gruppo ha prodotto un documento dettagliato che illustra come
adottare il Software Libero nelle scuole.
Il gruppo di lavoro, composto da circa cento docenti delle scuole della Regione
Veneto, ha organizzato quattro incontri formativi e informativi da remoto grazie
al coordinamento delle referenti di Legalità, Politiche Giovanili e
Partecipazione degli Uffici Ambiti Territoriali di Verona e Vicenza.
Leggi tutto
Non dobbiamo dare lo smartphone per acquisito e limitarci a discuterne l’uso.
Dovremmo anche mettere in discussione come è fatto lo smartphone, a tutti i
livelli
Da molti mesi si parla con particolare intensità di smartphone e adolescenti.
Era qualche anno che se ne discuteva, dando anche vita alle prime iniziative, ma
è solo nel 2024 che l’argomento dell’impatto dello smartphone sul benessere
psicologico e sulle prestazioni scolastiche dei più giovani è entrato con forza
nel dibattito pubblico, conquistando spazio nei media e diventando oggetto di
iniziative politiche. In particolare, sono due le proposte intorno alle quali si
polarizzano l’attenzione e le proposte: se proibirne o meno l’uso a scuola (come
è stato deciso di recente in Italia e in altre Paesi, europei e non) e se
proibire o meno del tutto lo smartphone sotto una certa età (per esempio, sotto
i 16 anni).
Il modello, insomma, è quello delle sigarette...
Leggi l'articolo di Juan Carlos De Martin sul sito de "Il Manifesto"
Un articolo scientifico di daniela tafani, prezioso ricco di spunti di
riflessioni e di verità tanto evidenti quanto nascoste.
Il testo demistifica le "credenze" relative alla presunta intelligenza dei
software probabilistici e ristabilisce dei punti fermi sulla non neutralità del
software, anche quando si tratta di cosidetta Intelligenza Artificiale.
L'articolo dimostra perché l'introduzione dell'intelligenza artificiale nella
scuola e nelle univeristà sia un problema per i processi di apprendimento e
insegnamento. Tuttavia si tratta di una tendenza già presente: la trasformazione
dell'insegnamento in addestramento degli studenti per andare incontro alle
esigenze del mondo aziendale.
Indice
1. Macchine per scrivere frasi probabili
2. La bolla dell’“intelligenza artificiale generativa”
3. Il valore dell’istruzione: le aziende e le narrazioni Edtech
3.a. L’idea che la sorveglianza sia una forma di cura
3.b. Il mito della personalizzazione dell’apprendimento
3.c. Il soluzionismo tecnologico
3.d. L’idea della neutralità delle piattaforme “educative”
4. Girelli, stampelle e ciuchini: gli omini di burro nei sistemi neoliberali
Nota bibliografica
Leggi l'articolo
Giovedì 31 ottobre a Roma, in Via della Dogana Vecchia 5, alle ore 18:00, il
seminario promosso dalla Scuola critica del digitale del CRS. Ne parlano
Maurizio (Graffio) Mazzoneschi, Agnese Trocchi, Stefano Borroni Barale, Carlo
Milani. Coordina Giulio De Petra.
Nelle scuole e nei contesti educativi si (stra)parla di tecnologia esaltando
quelle abilità e competenze che i ragazzi devono possedere affinché si
spalanchino loro le porte del futuro (lavorativo ovviamente), oppure se ne parla
come risorsa che può rendere più efficace ed efficiente la trasmissione e
l’accumulo di sapere e di abilità. Ovviamente non manca anche la prevenzione dai
rischi, ma in un approccio declinato quasi sempre come lotta all’«usare male» i
dispositivi: con loro possiamo perdere tempo, fare brutte cose o incontrare
brutte persone che fanno fare brutte cose. In ogni caso lo strumento è sempre
percepito come neutro (dipende da come lo usi…) e l’uomo è sempre chiamato a
dominare, anzitutto la macchina, ottimizzando il guadagno che gli può portare,
ma anche se stesso, tenendo bene a mente che qualsiasi deviazione negativa
avviene solo per colpa sua, perché non si è impegnato abbastanza (è scontato
come in questo paradigma gli adolescenti non possano che uscirne male…).
Consapevole di questo contesto, e non rassegnato alla sua inevitabilità, CIRCE
(Centro Internazionale di Ricerca per le Convivialità Elettriche), nell’ambito
delle azioni del PNRR, sta realizzando per l’anno scolastico 2024/2025, corsi
gratuiti di Pedagogia Hacker rivolti ai docenti delle scuole primarie e
secondarie.
I corsi si dividono in tre livelli: il primo, intitolato “Non dipende (solo) da
te”, ha l’obiettivo di rendere possibile un approccio consapevole alla rete e di
scoprire i meccanismi di manipolazione cognitiva delle piattaforme interconnesse
di massa, con uno specifico approfondimento su come gli strumenti di formazione
a distanza influenzano il lavoro educativo.
Nel secondo, intitolato “Internet e strumenti conviviali”, si ragiona su come
fare “riduzione del danno” nel rapporto con lo strumento elettronico facendo
fronte ai problemi concreti di organizzazione, collaborazione, partecipazione
con strumenti digitali, e si indaga l’impatto delle tecnologie digitali, AI
inclusa, sulle dinamiche organizzative e didattiche.
Nel terzo, “Costruzione di attività didattiche”, si sperimentano buone pratiche
di insegnamento e si ragiona su quali dati sono utili alla scoperta e
all’approfondimento della conoscenza e di quali possiamo fare a meno.
Nel corso dell’incontro si presenteranno e discuteranno non solo le motivazioni,
i contenuti e le caratteristiche dell’intero progetto, ma anche i risultati
ottenuti nelle prime esperienza formative realizzate.
Il punto originale da cui partire, che anima tutto il progetto, è l’attitudine
hacker: quella curiosità, immaginazione, desiderio di gioco trasformativo di cui
sono esperti i bambini, da cui non possiamo che imparare, da riscoprire e
coltivare insieme.
Per chi, pur interessato, non potrà partecipare di persona è prevista la
possibilità di seguire l’incontro collegandosi tramite il seguente link:
https://us02web.zoom.us/j/81948891898
Maggiori informazioni sul sito del Centro per la Riforma dello Stato.
Giovedì 31 ottobre a Roma, in Via della Dogana Vecchia 5, alle ore 18:00, il
seminario promosso dalla Scuola critica del digitale del CRS. Ne parlano
Maurizio (Graffio) Mazzoneschi, Agnese Trocchi, Stefano Borroni Barale, Carlo
Milani. Coordina Giulio De Petra.
Nelle scuole e nei contesti educativi si (stra)parla di tecnologia esaltando
quelle abilità e competenze che i ragazzi devono possedere affinché si
spalanchino loro le porte del futuro (lavorativo ovviamente), oppure se ne parla
come risorsa che può rendere più efficace ed efficiente la trasmissione e
l’accumulo di sapere e di abilità. Ovviamente non manca anche la prevenzione dai
rischi, ma in un approccio declinato quasi sempre come lotta all’«usare male» i
dispositivi: con loro possiamo perdere tempo, fare brutte cose o incontrare
brutte persone che fanno fare brutte cose. In ogni caso lo strumento è sempre
percepito come neutro (dipende da come lo usi…) e l’uomo è sempre chiamato a
dominare, anzitutto la macchina, ottimizzando il guadagno che gli può portare,
ma anche se stesso, tenendo bene a mente che qualsiasi deviazione negativa
avviene solo per colpa sua, perché non si è impegnato abbastanza (è scontato
come in questo paradigma gli adolescenti non possano che uscirne male…).
Consapevole di questo contesto, e non rassegnato alla sua inevitabilità, CIRCE
(Centro Internazionale di Ricerca per le Convivialità Elettriche), nell’ambito
delle azioni del PNRR, sta realizzando per l’anno scolastico 2024/2025, corsi
gratuiti di Pedagogia Hacker rivolti ai docenti delle scuole primarie e
secondarie.
I corsi si dividono in tre livelli: il primo, intitolato “Non dipende (solo) da
te”, ha l’obiettivo di rendere possibile un approccio consapevole alla rete e di
scoprire i meccanismi di manipolazione cognitiva delle piattaforme interconnesse
di massa, con uno specifico approfondimento su come gli strumenti di formazione
a distanza influenzano il lavoro educativo.
Nel secondo, intitolato “Internet e strumenti conviviali”, si ragiona su come
fare “riduzione del danno” nel rapporto con lo strumento elettronico facendo
fronte ai problemi concreti di organizzazione, collaborazione, partecipazione
con strumenti digitali, e si indaga l’impatto delle tecnologie digitali, AI
inclusa, sulle dinamiche organizzative e didattiche.
Nel terzo, “Costruzione di attività didattiche”, si sperimentano buone pratiche
di insegnamento e si ragiona su quali dati sono utili alla scoperta e
all’approfondimento della conoscenza e di quali possiamo fare a meno.
Nel corso dell’incontro si presenteranno e discuteranno non solo le motivazioni,
i contenuti e le caratteristiche dell’intero progetto, ma anche i risultati
ottenuti nelle prime esperienza formative realizzate.
Il punto originale da cui partire, che anima tutto il progetto, è l’attitudine
hacker: quella curiosità, immaginazione, desiderio di gioco trasformativo di cui
sono esperti i bambini, da cui non possiamo che imparare, da riscoprire e
coltivare insieme.
Per chi, pur interessato, non potrà partecipare di persona è prevista la
possibilità di seguire l’incontro collegandosi tramite il seguente link:
https://us02web.zoom.us/j/81948891898
Maggiori informazioni sul sito del Centro per la Riforma dello Stato.