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Cosa succede al cervello se non utilizzi il telefonino per 3 giorni
Un gruppo di ricerca dell'Università di Heidelberg e dell'Università di Colonia (in Germania), ha indagato cosa accade al nostro cervello se ne riduciamo l'utilizzo per 72 ore, e scoperto che rinunciare a questi dispositivi anche per poche ore può addirittura rimodellare l'attività cerebrale. I dettagli della ricerca sono stati pubblicati sulla rivista Computers in Human Behavior. Durante le scansioni cerebrali eseguite dopo il periodo di 72 ore, ai partecipanti sono state mostrate diverse immagini, tra cui immagini di smartphone accesi e spenti, nonché immagini "neutre" di soggetti come barche e fiori. Quando venivano mostrare le immagini del telefono, nei partecipanti sono stati osservati cambiamenti nelle aree del cervello proposte all'elaborazione della ricompensa e del desiderio, simili a quelli osservati nella dipendenza da sostanze, il che suggerisce che questi dispositivi possono creare dipendenza come la nicotina o l’alcol. "I nostri dati non distinguono tra il desiderio di usare lo smartphone e il desiderio di interagire socialmente, due processi oggi strettamente interconnessi - hanno affermato i ricercatori -. Sebbene i nostri dati mostrino risultati solidi senza svelare questi processi, gli studi futuri dovrebbero mirare ad affrontare questo aspetto". E’ da quando è apparso il primo smartphone che gli scienziati stanno indagando su come il loro utilizzo influenzi l'attività del nostro cervello. Grazie a questa ricerca sappiamo qualcosa in più sui sintomi (simili all'astinenza da alcune sostanze stupefacenti) come ansia, insonnia, inappetenza, agitazione fisica, irritabilità, che compaiono quando non utilizziamo il telefonino per un pò di tempo. Link alla ricerca qui
March 5, 2025 / Pillole di Graffio
Juan Carlos De Martin, come gestire la dipendenza tecnologica
E' un testo conciso e pungente, Contro lo smartphone. Per una tecnologia più democratica (Add editore, 2023, pp. 200), il nuovo libro di Juan Carlos De Martin, professore ordinario al Politecnico di Torino e co-fondatore del Nexa Center for Internet & Society. Onnipresente, lo smartphone si è imposto prima come gadget alla moda, poi come «oggetto simbolo della nostra era», argomenta De Martin. In poco più di centocinquanta pagine, bibliografia esclusa, l’autore riesce a condurre il lettore in un vero giro del mondo lungo le catene di produzione di questi «piccoli parallelepipedi» di plastica e silicio che hanno penetrato le scuole, l’intimità casalinga o i mezzi di trasporto. Leggi l'articolo sul sito de "Il manifesto"
March 3, 2024 / Pillole di Graffio