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Chi controlla le terre rare controlla il mondo
Quando a fine anni ’80 Deng Xiaoping affermò che “il Medio Oriente ha il petrolio, la Cina le terre rare”, in pochi diedero il giusto peso alla dichiarazione dell’allora leader della Repubblica Popolare cinese. Come invece sempre più spesso accade, il Dragone asiatico dimostrò di avere la capacità di immaginare e mettere in atto strategie di lungo termine: le terre rare, infatti, rappresentano oggi uno dei maggiori motivi di frizione geopolitica nel mondo, a causa dell’elevata richiesta e del loro complesso approvvigionamento, di cui la Cina detiene il monopolio. Praticamente nessun settore industriale ad alta tecnologia può farne a meno, da quello militare – per missili guidati, droni, radar e sottomarini – a quello medico, in cui sono impiegate per risonanze magnetiche, laser chirurgici, protesi intelligenti e molto altro ancora. Non fa eccezione il settore tecnologico e in particolare quello legato allo sviluppo e all’utilizzo dell’intelligenza artificiale. Come spiega Marta Abbà, fisica e giornalista esperta di temi ambientali, le terre rare possiedono qualità magnetiche uniche e sono eccellenti nel condurre elettricità e resistere al calore, e anche per questo risultano essenziali per la fabbricazione di semiconduttori, che forniscono la potenza computazionale che alimenta l’AI, per le unità di elaborazione grafica (GPU), per i circuiti integrati specifici per applicazioni (ASIC) e per i dispositivi logici programmabili (FPGA, un particolare tipo di chip che può essere programmato dopo la produzione per svolgere funzioni diverse). Sono inoltre cruciali per la produzione di energia sostenibile: disprosio, neodimio, praseodimio e terbio, per esempio, sono essenziali per la produzione dei magneti utilizzati nelle turbine eoliche. Senza terre rare, quindi, si bloccherebbe non solo lo sviluppo dell’intelligenza artificiale, ma anche quella transizione energetica che, almeno in teoria, dovrebbe accompagnarne la diffusione rendendola più sostenibile. Insomma, tutte le grandi potenze vogliono le terre rare e tutte ne hanno bisogno, ma pochi le posseggono. Leggi l'approfondito articolo di Del Monte
July 10, 2025 / Pillole di Graffio
Quali paesi hanno i minerali critici necessari per la transizione energetica?
Chi produce attualmente minerali critici come cobalto, litio, nichel e rame? Quali Paesi hanno riserve che possono essere estratte in futuro? I dati sono disponibili per rispondere ad alcune di queste domande. Istituzioni come il Servizio geologico degli Stati Uniti, il Servizio geologico britannico, l'Agenzia internazionale per l'energia e il Payne Institute li pubblicano. Ma è ancora difficile ottenere una rapida panoramica della produzione e delle riserve globali. Oggi il sistema energetico mondiale è alimentato principalmente da combustibili fossili. La transizione verso un sistema a basse emissioni di carbonio sposterà le sue fondamenta dal carbone, dal petrolio e dal gas ai minerali necessari per l'energia solare, eolica, nucleare, le batterie e altre tecnologie. Le dinamiche del sistema energetico cambieranno radicalmente. Guarda dati, grafici e mappe che rispondono a queste domande.
September 17, 2024 / Pillole di Graffio
Apple e Tesla sotto accusa per il cobalto insanguinato
Insieme al colosso degli Iphone e al gruppo di Elon Musk, anche Microsoft, Alphabet e Dell sono state denunciate da un’ong negli Stati Uniti per aver consapevolmente impiegato metallo estratto da minatori bambini in Congo. Se i giudici daranno via libera sarà la prima causa in tribunale relativa alle forniture di cobalto Tesla, Apple e altri campioni dell’hi-tech «made in Usa» rischiano di finire alla sbarra per il cobalto insanguinato. Sarebbe il primo caso in tribunale relativo alle forniture del metallo impiegato nelle batterie: una causa che fa da pendent a quella che di recente ha visto ExxonMobil assolta dal reato di aver nascosto all’opinione pubblica il ruolo del petrolio nel cambiamento climatico e che potrebbe fare da apripista ad analoghe azioni giudiziarie contro società che vantano credenziali “green”. Sono accuse gravissime quelle che International Rights Advocates, una ong americana, rivolge ad alcuni tra i maggiori utilizzatori mondiali di batterie a nome di 14 famiglie della Repubblica democratica del Congo, Paese da cui proviene oltre il 60% del metallo impiegato nei catodi, noto per le continue violazioni dei diritti umani. Your page content goes here.
March 6, 2024 / Pillole di Graffio
Juan Carlos De Martin, come gestire la dipendenza tecnologica
E' un testo conciso e pungente, Contro lo smartphone. Per una tecnologia più democratica (Add editore, 2023, pp. 200), il nuovo libro di Juan Carlos De Martin, professore ordinario al Politecnico di Torino e co-fondatore del Nexa Center for Internet & Society. Onnipresente, lo smartphone si è imposto prima come gadget alla moda, poi come «oggetto simbolo della nostra era», argomenta De Martin. In poco più di centocinquanta pagine, bibliografia esclusa, l’autore riesce a condurre il lettore in un vero giro del mondo lungo le catene di produzione di questi «piccoli parallelepipedi» di plastica e silicio che hanno penetrato le scuole, l’intimità casalinga o i mezzi di trasporto. Leggi l'articolo sul sito de "Il manifesto"
March 3, 2024 / Pillole di Graffio