Puntata monografica quella del 2 aprile, in cui abbiamo intervistato Giorgia,
una ricercatrice in linguistica riguardo alla definizione, applicazione e limiti
dei modelli linguistici nell’ambito dell’intelligenza artificiale.
* Come definiamo una lingua,
* Cosa vuol dire un modello linguistico,
* Come avviene la costruzione di questi mitici modelli linguistici,
* Come definiamo l'addestramento su una lingua.
* E' ancora valida la definizione di pappagalli stocastici per gli LLM (Large
Language Model) o c'è qualcosa che è cambiato negli ultimi anni?
* Cosa è cambiato negli ultimi anni?
Ascolta il podcast della trasmissione sul sito di Radio Blackout
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"A partire proprio dal tuo lavoro abbiamo diverse domande per arrivare anche
alle ultimissime ricerche che hai fatto con i tuoi collaboratori e altri
ricercatori. Ma prima di arrivare a questo tema vorremmo un attimo definirne dei
contorni e quindi incominciare chiedendoti un pochino come sei arrivato negli
ultimi anni nel tuo lavoro di ricerca a occuparti di lavoro digitale e in
particolar modo di intelligenza artificiale e la sua intersezione col mondo del
lavoro."
Durante tutta l'intervista vengono svelati i molti luoghi comuni legati alla
scomparsa del lavoro a causa dell'Intelligenza Artificiale. Si può dire che il
mito della scomparsa del lavoro è un prodotto ideologico del sistema
capitalistico attuale. Il lavoro al contrario viene nascosto, sempre più
delocalizzato (anche in Madagascar) e sotto pagato. A volte addirittura è il
lavoro umano che sostituisce ciò che viene venduto come Intelligenza
Artificiale: durante l'intervista vengono fatti diversi esempi.
Ascolta l'intervista di Stakka Stakka su Radio Backout
Oltre a decine di migliaia di vite umane, l’offensiva di Israele sta
annichilendo deliberatamente le infrastrutture di telecomunicazione a Gaza.
Per aggirare i black-out della rete e condividere connessioni gratuite nelle
aree difficili della striscia, gli operatori gazawi dell’ong ACS hanno iniziato
a piantare gli Alberi della Rete.
Gli Alberi della Rete sono hot-spot che spuntano nei coni d’ombra delle zone di
conflitto e irradiano segnali WI-FI liberi, accessibili da tuttə. Quando
attecchiscono, gli Alberi della Rete aiutano a connettere Gaza col resto del
mondo, mantengono vivi i legami affettivi e fanno da argine, per impedire che
anche le relazioni umane vengano sradicate dalla guerra.
Una serie di cellulari di ultima generazione consentono il collegamento ai
network internazionali anche con le eSIM, carte sim virtuali che (tramite
l’attivazione di un codice) svolgono le stesse funzioni di una SIMcard
tradizionale. Inviando il codice di attivazione eSIM a chi possiede uno di
questi apparecchi, si possono attivare collegamenti alle reti cellulari egiziane
o israeliane dall’interno della striscia di Gaza.
Ascolta l'intervista
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