Chat Control UE: la nuova proposta di regolamento che rischia di compromettere
la privacy digitale. Scansione preventiva dei messaggi per proteggere i minori
vs. sorveglianza di massa. Analisi dei rischi e alternative possibili
Nell’autunno del 2025 si prepara ad approdare al Consiglio dell’Unione Europea
una proposta di regolamento nota con l’appellativo mediatico di “Chat Control” –
che, se approvata, ridisegnerebbe dalle fondamenta l’architettura giuridica e
tecnica delle comunicazioni digitali.
Si tratta di una misura che si presenta formalmente come strumento di contrasto
alla diffusione online di materiale pedopornografico e come risposta
all’esigenza, difficilmente contestabile sul piano etico e politico, di
proteggere i minori nello spazio digitale.
L’idea sottesa è quella di obbligare tutti i principali fornitori di servizi di
messaggistica, da WhatsApp a Signal fino a Telegram, nonché le piattaforme
social, a introdurre sistemi di scansione preventiva dei messaggi, delle
immagini e dei file scambiati tra utenti, così da rilevare contenuti
potenzialmente illeciti prima ancora che vengano cifrati e trasmessi.
Si tratta di un passaggio tecnico che appare marginale ai più – la scansione
“lato client” prima della crittografia end-to-end – in realtà contiene la
potenzialità di sovvertire la promessa stessa di riservatezza che da sempre
sorregge la comunicazione privata.
Infatti, in nome di un obiettivo unanimemente condiviso, si rischia di
introdurre per la prima volta nella storia giuridica europea un meccanismo
normativo che legittimerebbe la sorveglianza preventiva universale delle
comunicazioni, non più su base mirata, autorizzata e proporzionata, bensì
attraverso algoritmi automatizzati che passerebbero al setaccio miliardi di
messaggi quotidiani. Leggi l'articolo
Tag - chatcontrol
Chat sicure? Non per la Casa Bianca... e forse nemmeno in Europa. Parliamo di
Trump, della nuova edizione di Chat Control, di cavi elettrici e, naturalmente,
di treni.
Iniziamo con l'ultimo episodio della saga TeleMessage: l'ennesimo bug permette
la raccolta di un database di messaggi inviati sul finto-Signal utilizzato dalla
casa bianca.
L'Europa rinomina Chat Control in Protect EU (finalmente non abbiamo più bisogno
dei bambini per giustificarlo!) ma la musica rimane la stessa, in particolare la
pretesa di avere un sistema contemporaneamente con una cifratura forte ma
accessibile alle forze dell'ordine.
I grandi progetti sottomarini nel mondo dell'elettricità nei prossimi 15 anni
dovrebbero raddoppiare i collegamenti tra le reti elettriche mondiali, inclusa
quella italiana. Vediamo quali sono i progetti in corso, quali gli impedimenti
tecnici, e soprattutto il perché.
Il nuovo contratto di servizio di ATAC prevede fulgidi miglioramenti
nell'operatività del servizio pubblico, in particolare nella Metro C. Sarà vero?
Già che ci siamo, facciamo una retrospettiva su 15 anni di bigliettazione:
l'aumento del biglietto, che avrebbe dovuto portare maggiori ricavi, è stato
inefficace, e ha invece portato ad un calo nell'utilizzo del trasporto pubblico.
Ascolta sul sito di Radio Onda Rossa
Nuovo nome, stessi problemi: L'UE chiama ora il Chat Control "ProtectEU", ma
presenta gli stessi problemi di backdoor di prima.
L'obiettivo dichiarato è rafforzare le indagini penali, ma le proposte contenute
nel piano secondo alcuni minacciano la privacy di milioni di cittadini, tra gli
altri aspetti con la rimozione della crittografia end-to-end. In gioco c'è molto
più della sicurezza online.
Punti chiave per opporsi a ProtectEU
* Minaccia ai diritti fondamentali e alla sicurezza: Il piano dell’UE per lo
sviluppo di una roadmap tecnologica sulla crittografia include l’idea di
consentire alle forze dell’ordine l’accesso ai dati crittografati.
* Tecnicamente impossibile: Gli esperti di crittografia sottolineano che è
impossibile fornire tale accesso senza indebolire la crittografia; qualsiasi
“accesso eccezionale” introduce vulnerabilità sfruttabili da attori
malintenzionati e regimi autoritari.
* Soluzioni sbagliate: Proposte come la scansione lato client non rispettano la
privacy, consentono la sorveglianza di massa e aumentano il rischio di
violazioni della sicurezza.
* La crittografia deve essere Ende-zu-Ende: Una crittografia forte è
fondamentale per salvaguardare i diritti umani e la sicurezza delle
infrastrutture digitali in tutta Europa.
Leggi la lettera aperta di 90 organizzazioni
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Guarda il video di Morro che spiega la situazione