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Seminario AN-ICON
Seminario AN-ICON: Intelligenza artificiale. Prospettive critiche dove Carlo Milani e Vivien Garcia interverranno su "IA per metafore" e "Fare storie con l’Intelligenza Artificiale". Il seminario si svolge il 14 gennaio 2024 presso l'Università statale di Milano. Il seminario AN-ICON: Intelligenza artificiale. Prospettive critiche è organizzato dall'Università degli Studi di Milano, non è aperto al pubblico ma si propone di essere una prima occasione di confronto nel dipartimento di Filosofia sulle varie prospettive adottate nella ricerca sull'IA. Carlo Milani interverrà su: "IA per metafore" L’espressione “IA” implica una serie di metafore, similitudini e comparazioni. Per spiegare di cosa si tratta si ricorre a tutto un armamentario retorico, un intero vocabolario strutturato in maniera da colpire l’immaginazione individuale e strutturare l’immaginario collettivo. Per cominciare a sbrogliare la matassa delle Übertragungen, trasposizioni arbitrarie di significati, applichiamo il metodo della “pedagogia hacker”. Seguiremo i fili delle nostre connessioni con alcune di queste invenzioni linguistiche. Lungi dall’essere mere descrizioni, veicolano invece precise visioni del mondo, attingendo a piene mani dai miti che da sempre popolano l’avventura delle tecnologie. Golem, elettrodomestici, robot industriali vengono convocati insieme per gettare una luce diversa sul bizzarro mosaico dell’IA contemporanea. Vivien Garcia parlerà di "Fare storie con l’Intelligenza Artificiale" Una delle caratteristiche dell’attuale “boom” dell’IA è senza dubbio la quantità industriale di discorsi che si generano attorno di essa. In mezzo a tutto questo rumore, le prospettive storiche rimangono rare o meno visibili, tranne quando riprendono la grande narrazione lineare in cui, sullo sfondo del “progresso tecnologico”, la storia dell’intelligenza artificiale si confonde con la storia tout court, di cui l’IA sarebbe diventata la ragione. Questo contributo sostiene la pertinenza di un approccio storico all’IA nel contesto della massiccia alienazione tecnica che caratterizza la nostra epoca. Intende anche mostrare l’interesse che la filosofia può avere nell’afferrare questa materia estranea. Qui maggiori informazioni sull'evento: https://an-icon.unimi.it/calendars/intelligenza-artificiale-prospettive-critiche/
January 14, 2025 / Notizie da C.I.R.C.E.
Cibernetica o barbarie!
Dal n. 6/2024 di “Collegamenti per l’organizzazione diretta di classe” un articolo di Stefano Borroni Barale con importanti proposte di lotta per il mondo della scuola. Rifiutare la formazione obbligatoria è un poderoso primo passo. Siamo pronti per il successivo? La transizione digitale a marce forzate, iniziata con lo stanziamento l’anno scorso di 2,1 Miliardi di euro per l’acquisto di laboratori e aule “digitali” entra ora nel vivo, con un programma di formazione dei docenti mastodontico. È la fase che l’ex Ministro Bianchi aveva definito “riaddestramento” del corpo docente. Per fortuna questo passaggio sembra risvegliare almeno una minoranza di docenti dal loro torpore: giungono echi di ribellione da alcuni collegi docenti (quello del Liceo Socrate, così come dell’IIS Di Vittorio Lattanzio, a Roma), che fortunatamente hanno rigettato il programma di formazione al digitale previsto dal D.M. 66. L’impressione, però, è che manchi ancora una visione d’insieme, anche tra queste minoranze critiche. Certo, abbiamo compreso che i piani di formazione ministeriali (Piano Nazionale Scuola Digitale – PNSD e Piano Scuola 4.0, per citare solo gli ultimi) hanno dell’innovazione tecnologica un’idea talmente antidiluviana che vi si possono scorgere elementi di una retorica “neo-coloniale”, quella che poneva al centro l’uomo bianco, maschio e cristiano pronto a salpare per conquistare e sottomettere la natura selvaggia e incolta grazie alla forza della tecnologia, portando –grazie a questa– la civiltà “in salsa digitale”. Manca però, da parte nostra, una pars construens solida abbastanza da riuscire a imporre narrazioni e percorsi alternativi verso il futuro. Certamente la cultura non procede con i tempi della tecnologia, sarebbe folle aspettarselo. Quello che sostengo, però, è che alcuni strumenti di analisi hanno visto la luce quasi un secolo fa, per essere poi abbandonati, in parte perché troppo avanzati per l’epoca, in parte per colpa dell’azione nel tempo degli inventori del termine “intelligenza artificiale” e della visione del mondo brutalmente riduzionista ad essa collegata. Il problema dell’impatto sociale della tecnologia dell’informazione e della comunicazione, è stato infatti oggetto dell’analisi di veri e propri giganti del pensiero: Norbert Wiener con la sua Cibernetica, Marshall McLuhan e Lewis Mumford con le loro teorie sociologiche, solo in apparenza opposte, del villaggio globale e della megamacchina. Leggi l'articolo
March 28, 2024 / Pillole di Graffio