Prosegue la carovana CUB-COBAS per parlare della transizione digitale nella
scuola. Dopo Catania, Palermo, Terni, Siena, Grosseto, la carovana toccherà
altre città italiane. In programma ci sono Ancona, Cagliari, Milano, Roma,
Torino, e molte altre.
Ecco le prossime date. (le date e le informazioni sono in aggiornamento)
* 25 febbraio: seminario "La scuola nella transizione digitale" a Roma
dalle ore 8,30 alle 17 presso la sala convegni di Libera a via Stamira.
* 10 o 11 Marzo: seminario a Torino "La scuola nella transizione digitale"
* 25 Marzo: seminario a Cagliari "La scuola nella transizione digitale"
La carovana vuole essere un momento di riflessione e un passo concreto verso una
scuola più consapevole e inclusiva, capace di affrontare la trasformazione
digitale senza perdere di vista la sua missione educativa e sociale.
Molti sono gli interventi che si succederanno nelle varie tappe della carovana,
tra gli altri citiamo, Daniela Tafani, (docente di Filosofia Politica, UniPisa)
e Stefano Borroni Barale (docente, CUB/SUR, CIRCE) che saranno affiancart di
volta in volta da altre persone e docenti.
La partecipazione è gratuita e prevede l'esonero dal servizio ai sensi del CCNL
(art.36) con rilascio del relativo attestato di partecipazione da presentare a
scuola.
Resta aggiornat e torna vedere gli aggiornamenti.
Tag - insegnanti
Fahrenheit, trasmissione di Rai Radio 3, ha intervistato Davide Fant autore, con
Carlo Milani del libro Pedagogia Hacker.
Pedagogia Hacker è un libro per educatori, educatrici, insegnanti, psicologi,
tecnici, artisti, ma anche per chiunque sia alla ricerca di pratiche che ci
portino a essere soggetti più attivi e soprattutto più consapevoli degli effetti
che la tecnologia ha su di noi.
"Con il libro che avete tra le mani vogliamo rispondere all’urgenza di
un’educazione sui temi del digitale che ponga al centro le relazioni fra persone
e tecnologie. Relazioni ambivalenti che sfociano spesso in vissuti di
sofferenza, di euforia a cui seguono cocenti delusioni, di esaltazione
spasmodica ed emozioni violente; da questo disagio della tecnica vogliamo
muovere per aprire spazi di immaginazione, ri-creazione e liberazione."
Qui di seguito l'intervento di Davide Fant a Fahrenheit del 14 gennaio 2025.
pedagogia_hacker_fahrenheit_25283623_1800.mp3
Venerdì 29 novembre 2024 per Elèuthera editrice esce in libreria "Pedagogia
hacker" di Davide Fant e Carlo Milani. Un libro per educatori, educatrici,
insegnanti, psicologi, tecnici, artisti, ma anche per chiunque sia alla ricerca
di pratiche che ci portino a essere soggetti più attivi e soprattutto più
consapevoli degli effetti che la tecnologia ha su di noi.
"Con il libro che avete tra le mani vogliamo rispondere all’urgenza di
un’educazione sui temi del digitale che ponga al centro le relazioni fra persone
e tecnologie. Relazioni ambivalenti che sfociano spesso in vissuti di
sofferenza, di euforia a cui seguono cocenti delusioni, di esaltazione
spasmodica ed emozioni violente; da questo disagio della tecnica vogliamo
muovere per aprire spazi di immaginazione, ri-creazione e liberazione."
Scheda del libro
Leggi l'introduzione.
Giovedì 31 ottobre a Roma, in Via della Dogana Vecchia 5, alle ore 18:00, il
seminario promosso dalla Scuola critica del digitale del CRS. Ne parlano
Maurizio (Graffio) Mazzoneschi, Agnese Trocchi, Stefano Borroni Barale, Carlo
Milani. Coordina Giulio De Petra.
Nelle scuole e nei contesti educativi si (stra)parla di tecnologia esaltando
quelle abilità e competenze che i ragazzi devono possedere affinché si
spalanchino loro le porte del futuro (lavorativo ovviamente), oppure se ne parla
come risorsa che può rendere più efficace ed efficiente la trasmissione e
l’accumulo di sapere e di abilità. Ovviamente non manca anche la prevenzione dai
rischi, ma in un approccio declinato quasi sempre come lotta all’«usare male» i
dispositivi: con loro possiamo perdere tempo, fare brutte cose o incontrare
brutte persone che fanno fare brutte cose. In ogni caso lo strumento è sempre
percepito come neutro (dipende da come lo usi…) e l’uomo è sempre chiamato a
dominare, anzitutto la macchina, ottimizzando il guadagno che gli può portare,
ma anche se stesso, tenendo bene a mente che qualsiasi deviazione negativa
avviene solo per colpa sua, perché non si è impegnato abbastanza (è scontato
come in questo paradigma gli adolescenti non possano che uscirne male…).
Consapevole di questo contesto, e non rassegnato alla sua inevitabilità, CIRCE
(Centro Internazionale di Ricerca per le Convivialità Elettriche), nell’ambito
delle azioni del PNRR, sta realizzando per l’anno scolastico 2024/2025, corsi
gratuiti di Pedagogia Hacker rivolti ai docenti delle scuole primarie e
secondarie.
I corsi si dividono in tre livelli: il primo, intitolato “Non dipende (solo) da
te”, ha l’obiettivo di rendere possibile un approccio consapevole alla rete e di
scoprire i meccanismi di manipolazione cognitiva delle piattaforme interconnesse
di massa, con uno specifico approfondimento su come gli strumenti di formazione
a distanza influenzano il lavoro educativo.
Nel secondo, intitolato “Internet e strumenti conviviali”, si ragiona su come
fare “riduzione del danno” nel rapporto con lo strumento elettronico facendo
fronte ai problemi concreti di organizzazione, collaborazione, partecipazione
con strumenti digitali, e si indaga l’impatto delle tecnologie digitali, AI
inclusa, sulle dinamiche organizzative e didattiche.
Nel terzo, “Costruzione di attività didattiche”, si sperimentano buone pratiche
di insegnamento e si ragiona su quali dati sono utili alla scoperta e
all’approfondimento della conoscenza e di quali possiamo fare a meno.
Nel corso dell’incontro si presenteranno e discuteranno non solo le motivazioni,
i contenuti e le caratteristiche dell’intero progetto, ma anche i risultati
ottenuti nelle prime esperienza formative realizzate.
Il punto originale da cui partire, che anima tutto il progetto, è l’attitudine
hacker: quella curiosità, immaginazione, desiderio di gioco trasformativo di cui
sono esperti i bambini, da cui non possiamo che imparare, da riscoprire e
coltivare insieme.
Per chi, pur interessato, non potrà partecipare di persona è prevista la
possibilità di seguire l’incontro collegandosi tramite il seguente link:
https://us02web.zoom.us/j/81948891898
Maggiori informazioni sul sito del Centro per la Riforma dello Stato.
Giovedì 31 ottobre a Roma, in Via della Dogana Vecchia 5, alle ore 18:00, il
seminario promosso dalla Scuola critica del digitale del CRS. Ne parlano
Maurizio (Graffio) Mazzoneschi, Agnese Trocchi, Stefano Borroni Barale, Carlo
Milani. Coordina Giulio De Petra.
Nelle scuole e nei contesti educativi si (stra)parla di tecnologia esaltando
quelle abilità e competenze che i ragazzi devono possedere affinché si
spalanchino loro le porte del futuro (lavorativo ovviamente), oppure se ne parla
come risorsa che può rendere più efficace ed efficiente la trasmissione e
l’accumulo di sapere e di abilità. Ovviamente non manca anche la prevenzione dai
rischi, ma in un approccio declinato quasi sempre come lotta all’«usare male» i
dispositivi: con loro possiamo perdere tempo, fare brutte cose o incontrare
brutte persone che fanno fare brutte cose. In ogni caso lo strumento è sempre
percepito come neutro (dipende da come lo usi…) e l’uomo è sempre chiamato a
dominare, anzitutto la macchina, ottimizzando il guadagno che gli può portare,
ma anche se stesso, tenendo bene a mente che qualsiasi deviazione negativa
avviene solo per colpa sua, perché non si è impegnato abbastanza (è scontato
come in questo paradigma gli adolescenti non possano che uscirne male…).
Consapevole di questo contesto, e non rassegnato alla sua inevitabilità, CIRCE
(Centro Internazionale di Ricerca per le Convivialità Elettriche), nell’ambito
delle azioni del PNRR, sta realizzando per l’anno scolastico 2024/2025, corsi
gratuiti di Pedagogia Hacker rivolti ai docenti delle scuole primarie e
secondarie.
I corsi si dividono in tre livelli: il primo, intitolato “Non dipende (solo) da
te”, ha l’obiettivo di rendere possibile un approccio consapevole alla rete e di
scoprire i meccanismi di manipolazione cognitiva delle piattaforme interconnesse
di massa, con uno specifico approfondimento su come gli strumenti di formazione
a distanza influenzano il lavoro educativo.
Nel secondo, intitolato “Internet e strumenti conviviali”, si ragiona su come
fare “riduzione del danno” nel rapporto con lo strumento elettronico facendo
fronte ai problemi concreti di organizzazione, collaborazione, partecipazione
con strumenti digitali, e si indaga l’impatto delle tecnologie digitali, AI
inclusa, sulle dinamiche organizzative e didattiche.
Nel terzo, “Costruzione di attività didattiche”, si sperimentano buone pratiche
di insegnamento e si ragiona su quali dati sono utili alla scoperta e
all’approfondimento della conoscenza e di quali possiamo fare a meno.
Nel corso dell’incontro si presenteranno e discuteranno non solo le motivazioni,
i contenuti e le caratteristiche dell’intero progetto, ma anche i risultati
ottenuti nelle prime esperienza formative realizzate.
Il punto originale da cui partire, che anima tutto il progetto, è l’attitudine
hacker: quella curiosità, immaginazione, desiderio di gioco trasformativo di cui
sono esperti i bambini, da cui non possiamo che imparare, da riscoprire e
coltivare insieme.
Per chi, pur interessato, non potrà partecipare di persona è prevista la
possibilità di seguire l’incontro collegandosi tramite il seguente link:
https://us02web.zoom.us/j/81948891898
Maggiori informazioni sul sito del Centro per la Riforma dello Stato.
Durante "L'ora di buco", la trasmissione di Radio Onda Rossa in cui lavoratori e
lavoratrici della scuola parlano di scuola, sono stati presentati i corsi di
Pedagogia Hacker su misura per docenti delle scuole primarie e secondarie. I
corsi, anche per l'anno scolastico 2024/2025, sono finanziati dal PNRR. Sono
gratuiti per le insegnanti e gli insegnati.
Possono partecipare ai corsi i docenti delle scuole secondarie o primarie, sia
di ruolo che precari/e. Per ogni corso seguito verrà rilasciato un attestato di
partecipazione.
Durante la corrispondenza si è paralto anche di cosa è il metodo della Pedagogia
Hacker.
Ascolta l'audio sul sito di Radio Onda Rossa
Si tratta di 3 corsi:
* Non dipende (solo) da te (corso base)
* Internet e strumenti conviviali (corso intermedio)
* Costruzione di attività didattiche (corso avanzato)
Tutte le informazioni su edizizoni, date, orari, modalità di iscrizioni, si
trovano nell'apposita pagina sul sito web di CIRCE.
Ascolta l'audio della presentazione durante la trasmissione
Nell'ambito delle azioni del PNRR anche per l'anno scolastico 2024/2025
C.I.R.C.E. ha organizzato dei corsi di Pedagogia Hacker su misura per docenti
delle scuole primarie e secondarie. Scopri i 3 cicli: date, orari e contenuti.
Ogni corso è rivolto ai docenti delle scuole secondarie o primarie, sia di ruolo
che precari/e ed è gratuito. Puoi scegliere di partecipare a uno dei corsi o a
tutti e tre. Il primo corso è propedeutico ai successivi. Per ogni corso seguito
verrà rilasciato un attestato di partecipazione.
Segui questo link per vedere la registrazione della presentazione
Sul sito di CIRCE puoi leggere titoli, orari e panoramica dei corsi
Nell'ambito delle azioni del PNRR anche per l'anno scolastico 2024/2025 abbiamo
organizzato dei corsi di Pedagogia Hacker su misura per docenti delle scuole
primarie e secondarie. Scopri i 3 cicli: date, orari e contenuti.
TABLE OF CONTENTS
* Non dipende (solo) da te (corso base)
* Internet e strumenti conviviali (corso intermedio)
* Costruzione di attività didattiche (corso avanzato)
* Per iscriversi
* FAQ
* Bibliografia minima
Ogni corso è rivolto ai docenti delle scuole secondarie o primarie, sia di ruolo
che precari/e ed è gratuito. Puoi scegliere di partecipare a uno dei corsi o a
tutti e tre. Il primo corso è propedeutico ai successivi. Per ogni corso seguito
verrà rilasciato un attestato di partecipazione.
Ecco i titoli, gli orari e una panoramica dei corsi:
NON DIPENDE (SOLO) DA TE (CORSO BASE)
LEZIONE 1: 7 ottobre 2024 dalle 9.30 alle 13.30 + 2 ore di attività autonoma
LEZIONE 2: 14 ottobre 2024 dalle 9.30 alle 13.30 + 2 ore di attività autonoma
Iscrizioni aperte
Durante il percorso, "Pedagogia Hacker: Non dipende (solo) da te" useremo il
metodo della Pedagogia Hacker per approcciarci ai mondi interconnessi in modo
consapevole e conviviale. Qui il programma:
LEZIONE 1
* Attitudine hacker e pedagogia hacker. Approcciare alla tecnologia in maniera
curiosa e conviviale.
Presentazione del metodo della pedagogia hacker, attivazioni preliminari e
presentazione degli strumenti di base. Legale o illegale? Dipende. Dipende da
te?
Sessione asincrona 1h Individuale: esercitazione con studenti: definizione di
hacker e discussione. E/O Attivazione: Dipende da come lo usi?
* Risorse Digitali - Orientamento. Un approccio consapevole alla rete.
Percorso laboratoriale sulle esperienze in rete e sulla difesa della Privacy.
Temi: Nativi digitali e immigranti analogici? No grazie.
Siamo tutti sulla stessa barca, anzi, nella stessa Rete. Dove siamo? Web,
Deep Web e Dark Web, idraulica di rete. Profilazione e Filter Bubble.
LEZIONE 2
* Risorse digitali - Giocare o essere giocati?
Perché sia noi che i nostri figli/studenti non smettiamo mai di stare
attaccati ai nostri dispositivi? Scopriamo i meccanismi di manipolazione
cognitiva delle piattaforme interconnesse di massa, pensate e disegnate per
farci "giocare" all'infinito.
Temi: Gamificazione, condizionamento operante, analisi di interfaccia.
* DAD: quando le multinazionali decidono come dovrai insegnare.
Cosa vuol dire formare a distanza? È possibile? Come? Nel periodo di lockdown
l'urgenza ci ha imposto un uso (ancora più) massiccio di tecnologia digitale.
Il tempo per riflettere criticamente sugli strumenti è stato minimo. Durante
il workshop impareremo come effettuare “analisi di interfaccia” di App e
servizi che usiamo con i ragazzi e le ragazze. Vogliamo cogliere come
influenzano il lavoro educativo, spesso senza che noi ce ne accorgiamo.
Temi: Didattica e formazione a distanza, Piattaforme e videochat, Nudging.
La conoscenza in ingresso al percorso è elementare: basterà saper interagire
online utilizzando il browser (Edge, Chrome o Firefox) e usare semplici
programmi. Durante i primi due corsi, però, verranno introdotti alcuni strumenti
che non avremo modo di descrivere nei corsi successivi, se non per sommi capi.
Quindi l'ideale è seguire i corsi in sequenza, a meno di non volersi fermare al
primo.
Il corso verrà ripetuto il per altri 2 cicli: il 21 e il 28 novembre 2024 e il
20 e 27 gennaio 2025
INTERNET E STRUMENTI CONVIVIALI (CORSO INTERMEDIO)
LEZIONE 1: 21 ottobre 2024 dalle 9.30 alle 13.30 + 2 ore di attività autonoma
LEZIONE 2: 28 ottobre 2024 dalle 9.30 alle 13.30 + 2 ore di attività autonoma
Iscrizioni ancora non aperte, saranno visibili sul portale Scuola Futura, Polo
Transizione digitale - Moncalieri
Durante il secondo percorso, "Pedagogia Hacker: Internet e strumenti conviviali"
ragioneremo su come fare “riduzione del danno” nel rapporto tra corpo umano e
strumento elettronico facendo fronte ai problemi concreti di organizzazione,
collaborazione, partecipazione con strumenti digitali. Ogni strumento segue la
propria logica e, in particolare quelli interattivi, non sono certo mediatori
neutrali. Capiremo cos'è la cibernetica e come si è evoluta nelle cosiddette IA
e indagheremo l’impatto delle tecnologie digitali sulle dinamiche organizzative
e didattiche.
Il corso verrà ripetuto il per altri 2 cicli: il 4 e il 11 dicembre 2024 e il 3
e 10 febbraio 2025
COSTRUZIONE DI ATTIVITÀ DIDATTICHE (CORSO AVANZATO)
LEZIONE 1: 5 novembre 2024 dalle 9.30 alle 13.30 + 2 ore di attività autonoma
LEZIONE 2: 12 novembre 2024 dalle 9.30 alle 13.30 + 2 ore di attività autonoma
Iscrizioni ancora non aperte, saranno visibili sul portale Scuola Futura, Polo
Transizione digitale - Moncalieri
Durante il terzo corso "Pedagogia Hacker: costruzione di attività didattiche"
sperimenteremo insieme come portare nel digitale buone pratiche d'insegnamento.
Approfondiremo il tema dei dati per capirne di più e per scoprire che non sono
tutti uguali. A partire dalle basi del Data Journalism, ragioneremo su quali
dati sono utili alla scoperta e all'approfondimento della conoscenza e di quali
possiamo fare a meno. Verranno presentate le risorse informatiche e i progetti
di formazione attivi al momento (FUSS, Cloud di CUB SUR, altri servizi NextCloud
e Cryptdrive).
Il corso verrà ripetuto il per altri 2 cicli: ill'8 e il 15 gennaio 2024 e il 17
e 24 febbraio 2025
PER ISCRIVERSI
* Dal 16 ottobre 2024 al 2 ottobre ci si può iscrivere alla terza edizione del
corso base che si terrà il 7 e il 14 ottobre 2024
Ricordiamo che i posti sono limitati e vanno esauriti in pochi giorni!
Attenzione!
I corsi con meno di dieci partecipanti presenti alle lezioni vengono stralciati.
Perciò per favore iscriviti solo se pensi di poter davvero partecipare, per non
precludere la partecipazione ad altre persone e aiutarci a far partire il corso
senza ritardi
per dubbi, proposte e suggerimenti, scriveteci a info at circex.org.
FAQ
* Quanto costa il corso?
Questa edizione è parte del portale Scuola Futura, quindi è finanziata con i
fondi PNRR per la formazione, non ha costi per i/le docenti. Per contro, se
il numero dei partecipanti dovesse scendere, una volta avviato il corso, al
di sotto delle dieci unità, chi lo tiene non verrebbe pagato e si
rischierebbe la cancellazione di edizioni future. Per questo vi chiediamo di
iscrivervi solo se siete assolutamente cert* di volervi impegnare a
partecipare.
* Il corso è riconosciuto dal MIUR?
Sì, è possibile avere un attestato e chiedere i permessi per la formazione ma
non vengono rilasciati crediti formativi.
* Come posso richiedere il permesso formazione?
Puoi scrivere una mail all'indirizzo istituzionale della tua scuola
segnalando senza alcuna formalità che il giorno X sarai assente per
formazione come da CCNL. Normalmente non rispondono. Consigliamo di chiedere
comunque alla vostra scuola perché queste cose di solito cambiano da istituto
a istituto. Le cose certe: 1. non è necessaria approvazione 2. è un nostro
diritto 3. è carino dare un po' di preavviso per i colleghi che devono
cercare le supplenze. 4. l'iscrizione si può ovviamente fare in qualsiasi
momento, ma è saggio magari cercare di comunicare la cosa prima di iscriversi
BIBLIOGRAFIA MINIMA
Agnese Trocchi, Internet Mon Amour, Ledizioni, 2019
Carlo Milani, Tecnologie Conviviali, Eleuthera, 2022 (versione disponibile
online)
Ginox, Cyberbluff, Eris, 2021
Ginox, Cryptobluff, Eris, 2023
CIRCE, Formare a distanza?, 2021
Stefano Borroni Barale, L'intelligenza inesistente. Un approccio conviviale
all'intelligenza artificiale, Altraeconomia, 2023
Pubblicato online il nostro articolo "Hacking IA" scritto per il n. 25 de La
Ricerca Loescher.
"Un testo generato da un LLM può essere stupefacente. Eppure, a uno sguardo più
attento, non di rado si scoprono “errori” surreali, affermazioni deliranti,
derive semantiche. Vengono chiamate “allucinazioni” della macchina (termine
quanto mai scorretto). Il professore attento e lo studente scrupoloso possono
individuare queste derive e sistemarle, ma è facile che l’attenzione dell’umano
se ne faccia sfuggire qualcuna. Gradualmente queste “deviazioni”, deliri delle
macchine, potrebbero diventare dati di base per nuovi allenamenti dei futuri
sistemi, oltre a essere spacciate come informazioni; potrebbero quindi
modificare l’infosfera in un modo tale che non sarà più possibile distinguere il
vero dal falso, o comunque sarà difficilissimo, richiederà tempi lunghi, analisi
minuziose, grande potenza di calcolo e sistemi forensi sempre più complessi.
Dalle stelle della creatività umana alle stalle di una lotta tra macchine, fra
quelle che delirano e quelle dovrebbero individuare i deliri, con umani
inebetiti che cercano vanamente di destreggiarsi, di imbrogliare e arrabattare
domande per condizionare sistemi che non comprendono.
Ma è stato mai veramente possibile distinguere il vero dal falso?"
Hacking IA: Una prospettiva hacker sull'Intelligenza Artificiale, articolo di
Agnese Trocchi e Carlo Milani dal numero 25 de "La Ricerca".
Qui il numero 25 de "La ricerca" in formato digitale
Dal n. 6/2024 di “Collegamenti per l’organizzazione diretta di classe” un
articolo di Stefano Borroni Barale con importanti proposte di lotta per il mondo
della scuola.
Rifiutare la formazione obbligatoria è un poderoso primo passo. Siamo pronti per
il successivo?
La transizione digitale a marce forzate, iniziata con lo stanziamento l’anno
scorso di 2,1 Miliardi di euro per l’acquisto di laboratori e aule “digitali”
entra ora nel vivo, con un programma di formazione dei docenti mastodontico. È
la fase che l’ex Ministro Bianchi aveva definito “riaddestramento” del corpo
docente. Per fortuna questo passaggio sembra risvegliare almeno una minoranza di
docenti dal loro torpore: giungono echi di ribellione da alcuni collegi docenti
(quello del Liceo Socrate, così come dell’IIS Di Vittorio Lattanzio, a Roma),
che fortunatamente hanno rigettato il programma di formazione al digitale
previsto dal D.M. 66. L’impressione, però, è che manchi ancora una visione
d’insieme, anche tra queste minoranze critiche. Certo, abbiamo compreso che i
piani di formazione ministeriali (Piano Nazionale Scuola Digitale – PNSD e Piano
Scuola 4.0, per citare solo gli ultimi) hanno dell’innovazione tecnologica
un’idea talmente antidiluviana che vi si possono scorgere elementi di una
retorica “neo-coloniale”, quella che poneva al centro l’uomo bianco, maschio e
cristiano pronto a salpare per conquistare e sottomettere la natura selvaggia e
incolta grazie alla forza della tecnologia, portando –grazie a questa– la
civiltà “in salsa digitale”. Manca però, da parte nostra, una pars construens
solida abbastanza da riuscire a imporre narrazioni e percorsi alternativi verso
il futuro. Certamente la cultura non procede con i tempi della tecnologia,
sarebbe folle aspettarselo. Quello che sostengo, però, è che alcuni strumenti di
analisi hanno visto la luce quasi un secolo fa, per essere poi abbandonati, in
parte perché troppo avanzati per l’epoca, in parte per colpa dell’azione nel
tempo degli inventori del termine “intelligenza artificiale” e della visione del
mondo brutalmente riduzionista ad essa collegata. Il problema dell’impatto
sociale della tecnologia dell’informazione e della comunicazione, è stato
infatti oggetto dell’analisi di veri e propri giganti del pensiero: Norbert
Wiener con la sua Cibernetica, Marshall McLuhan e Lewis Mumford con le loro
teorie sociologiche, solo in apparenza opposte, del villaggio globale e della
megamacchina.
Leggi l'articolo