Tag - impronta ambientale del digitale

Quanto inquinano gli influencer?
Uno studio ha rilevato che l'impatto di carbonio delle pubblicazioni digitali di un influencer con 3 milioni di follower tra le diverse piattaforme è di 1072 tonnellate di anidride carbonica all'anno, l'equivalente di 481 viaggi andata e ritorno tra Parigi e New York. Da questo problema è nato uno strumento gratuito e open source per aiutare influencer e brand a misurare gli impatti delle proprie campagne sui social e comprendere come ridurli per una fruizione più consapevole e rispettosa dell'ambiente. Si chiama - viene spiegato in una nota - Carbon Footprint Calculator ed è stato rilasciato in tutta Europa, Italia compresa, da Kolsquare, azienda francese specializzata in Influencer Marketing e B Corp certificata, per promuovere attivamente la riduzione delle emissioni degli operatori del settore. Questo strumento è stato mostrato in anteprima durante le formazioni di Pedagogia Hacker di Circex.org Link all'articolo qui
February 15, 2025 / Pillole di Graffio
Le emissioni segrete: l’impatto ambientale dell’universo digitale
Mercoledì 20 novembre a Roma, in Via della Dogana Vecchia 5, alle ore 18:00, la presentazione, organizzata dalla Scuola critica del digitale del CRS, del libro di Giovanna Sissa (il Mulino, 2024). Ne parlano con l’autrice Stefano Lotti, Maurizio (Graffio) Mazzoneschi, Alessandro Montebugnoli. Coordina Giulio De Petra. Il mondo digitale è stato raccontato, e continua ad esserlo, come un universo libero da ogni vincolo materiale. Non è così. Il mondo digitale per esistere ha bisogno di cavi, circuiti, calcolatori sempre più potenti, memorie, sensori e dispositivi individuali della più varia natura. E tutto questo deve essere costruito, trasportato, alimentato, dismesso e smaltito. La miniaturizzazione dei dispositivi e l’invisibilità di Internet e dei data center rendono difficile immaginare quanta energia sia necessaria per consentirne costruzione, uso e smaltimento. Ma è possibile dimostrare che l’universo digitale lascia un’impronta di carbonio significativa e crescente e che influisce sul riscaldamento globale. L’utilizzo da parte delle aziende informatiche di “tecnologie rinnovabili” non risolve il problema. Nella produzione informatica infatti si è sempre considerato l’uso crescente di risorse fisiche come un dettaglio trascurabile considerando i costi decrescenti dell’hardware. È necessario invece tenere conto fin dalla progettazione di modalità di elaborazione capaci di ridurre le emissioni. Serve un’informatica che conosca, rispetti e risparmi le risorse computazionali che utilizza. Tutte le informazioni sul sito del Centro Riforma della Stato
November 11, 2024 / Pillole di Graffio