Il presidente di estrema destra del paese Javier Milei questa settimana ha
creato l' Unità di intelligenza artificiale applicata alla sicurezza , che
secondo la legislazione utilizzerà "algoritmi di apprendimento automatico per
analizzare i dati storici sulla criminalità per prevedere crimini futuri".
Si prevede inoltre di implementare un software di riconoscimento facciale per
identificare le “persone ricercate”, pattugliare i social media e analizzare i
filmati delle telecamere di sicurezza in tempo reale per rilevare attività
sospette.
Uno scenario alla Minority Report, tanto che Amnesty International sostiene che
la mossa potrebbe violare i diritti umani.
“La sorveglianza su larga scala influisce sulla libertà di espressione perché
incoraggia le persone ad autocensurarsi o ad astenersi dal condividere le
proprie idee o critiche se sospettano che tutto ciò che commentano, postano o
pubblicano sia monitorato dalle forze di sicurezza”, ha affermato Mariela
Belski, il direttore esecutivo di Amnesty International Argentina. Articolo
originale qui
Your page content goes here.
Tag - diritti
Da alcuni mesi la ong ACS sperimenta un sistema di connessione internet
alternativo che permetta di aggirare il blocco imposto da Israele sulle
comunicazioni nella striscia di Gaza: gli Alberi della Rete.
Il progetto GazaWeb prevede sistemi multipli che forniscono l’accesso a reti di
telefonia e/o dati Assistendo all’embargo comunicativo imposto alla popolazione
di Gaza – rilevato quotidianamente a causa delle interruzioni di contatto con i
cooperanti operativi sul territorio – ACS riconosce il valore che rappresenta
l’accesso universale alla comunicazione, alle fonti di informazione e
all’interazione attraverso la rete telefonica e internet. Diritto riconosciuto
dalle Nazioni Unite, ma a Gaza gestito, ripetutamente negato e costantemente
sottoposto al controllo dalle autorità israeliane.
Per contrastare questo fenomeno e attivare sistemi di comunicazione stabile con
Gaza, la ong ACS ha lanciato il progetto GazaWeb.[
Leggi come funziona e come collaborare sul sito di
ACS-Italia](https://www.acs-italia.it/gazaweb-e-gli-alberi-della-rete/)
Maurizio Franzini e Lisa Magnani prendendo spunto da un emendamento alla legge
australiana sul Fair Work, approvato recentemente, riflettono sul diritto dei
lavoratori a disconnettersi fuori degli orari normali di lavoro, ignorando
messaggi e chiamate del datore di lavoro. Gli autori richiamano brevemente gli
ostacoli al pieno riconoscimento di questo diritto e ritengono che in gioco non
vi sia soltanto il problema del confine tra lavoro e non lavoro ma la più
generale concezione del lavoro e del suo ruolo nella vita delle persone.
Il 12 febbraio scorso Camera e Senato australiano hanno approvato un emendamento
che modifica il Fair Work Act del 2009. La notizia ha avuto risonanza a livello
internazionale perché il tema è di grande importanza, per le ragioni che
cercheremo di chiarire. Si tratta del diritto dei lavoratori alla disconnessione
al di fuori degli orari di lavoro, quindi il riconoscimento del diritto di non
rispondere, in quegli orari, a chiamate o mail del datore di lavoro o di terze
parti (ad esempio, clienti).
Leggi l'articolo