Nelle ultime settimane, hanno suscitato grande scalpore alcune applicazioni
sviluppate per segnalare alle autorità competenti i cittadini stranieri che
vivono illegalmente negli Stati Uniti. In particolare, secondo The Verge, a
ricevere il sostegno di Donald Trump e dei filotrumpiani è stata ICERAID, un’app
che promette di premiare con una criptovaluta proprietaria, il token RAID, “i
cittadini che acquisiscono, caricano e convalidano le prove fotografiche di otto
categorie di sospette attività criminali”. Tra queste i maltrattamenti di
animali, i rapimenti, gli omicidi, le rapine, gli atti terroristici e,
naturalmente, l’immigrazione clandestina.
[...] La tecnologia per difendersi dalla politica di Trump
Con l’intensificarsi delle azioni, politiche e non, messe in campo da Donald
Trump per combattere l’immigrazione clandestina, anche i migranti stanno
ricorrendo alla tecnologia per sfuggire ai raid delle forze dell’ordine e
assicurarsi una permanenza nel paese. Secondo quanto riferito da Newsweek, nelle
ultime settimane sta riscuotendo un buon successo SignalSafe, un’app di
community reporting usata dai migranti o chi li aiuta per segnalare le
operazioni degli agenti federali e della polizia locale. Una piattaforma che
dichiara di non voler ostacolare le attività dell’ICE (United States Immigration
and Customs Enforcement), ma che ha l’obiettivo di “dare potere alle comunità
fornendo ai cittadini uno strumento per segnalare e condividere quello che
accade negli spazi pubblici”, come riferiscono gli sviluppatori
dell’applicazione, che per il momento hanno preferito mantenere segreta la loro
identità.
[...]
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Tag - App
È passato da pochi giorni il trentaduesimo anniversario della nascita formale
del Web, ossia di Internet come la conosciamo oggi. Rispetto all’idea originale,
però, sono cambiate tante cose, non tutte per il meglio.
Questa è la storia di come è nato il Web, di cosa è andato storto e di come
rimediare, con una lista di “No” da usare come strumento correttivo per
ricordare a chi progetta siti, e a noi che li usiamo, quali sono i princìpi
ispiratori di un servizio straordinario come l’Internet multimediale che ci
avvolge e circonda oggi, e a volte ci soffoca un po’ troppo con il suo abbraccio
commerciale.
[...]
Oggi siamo abituati a un’Internet commerciale, ma va ricordato che inizialmente
Internet era un servizio dedicato alla comunicazione tra membri di istituzioni
accademiche, basato su standard aperti, pensato per abbattere le barriere e le
incompatibilità fra i computer e i sistemi operativi differenti e facilitare la
condivisione del sapere.
Adesso, invece, le barriere vengono costruite appositamente: per esempio, invece
della mail, che è aperta a tutti, non è monopolio di nessuno e funziona senza
obbligare nessuno a installare un unico, specifico programma, si usano sempre di
più i sistemi di messaggistica commerciali, come per esempio WhatsApp, che
appartengono a una singola azienda, funzionano soltanto con l’app gestita e
aggiornata da quell’azienda e sono incompatibili tra loro.
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Vinted, la nota piattaforma online di abbigliamento di seconda mano con oltre
100 milioni di utenti in tutto il mondo avrebbe violato il Gdpr, e per questo è
stata condannata a pagare una multa di € 2.385.276.
Le autorità avevano denunciato delle “difficoltà incontrate da parte degli
interessati nell’esercizio del loro diritto alla cancellazione dei dati", a cui
Vinted avrebbe omesso di dare seguito senza fornire specifiche motivazioni, e
senza chiarire perché in certi ambiti il trattamento dei dati degli utenti
sarebbe proseguito anche dopo la loro richiesta di cancellazione.
In Italia Vinted era stata già sanzionata nel 2022 dall’Antitrust con una multa
di 1,5 milioni di euro per aver dato informazioni “ingannevoli e scorrette” agli
utenti.
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