Newsletter N. 205 - 11 maggio 2025
Numero centrato soprattuto su AI, lavoratori e rapporti di potere
Dopo l’ondata di attenzione e infatuazione mediatica che ha accompagnato il
lancio di ChatGPT e di molti altri strumenti di intelligenza artificiale
generativa, dopo che per molti mesi si è parlato di vantaggi per la
produttività, o di sostituzione del lavoro (soprattutto delle mansioni noiose e
ripetitive) con l’AI, siamo arrivati a un punto dove si intravedono più che
altro le prime sostituzioni di lavoratori. E ciò sebbene la promessa crescita di
produttività lasci ancora molto a desiderare (non parliamo della sostituzione di
ruoli).
Mentre gli stessi lavoratori del settore tech (un’elite che per anni ha
viaggiato in prima classe anche nelle peggiori fluttuazioni del mercato del
lavoro) si sono resi conto di trovarsi in una situazione piuttosto scomoda: più
licenziabili, da un lato, e più esposti ai dilemmi etici di lavorare per aziende
che hanno abbandonato precedenti remore per contratti di tipo militare,
dall’altro.
Partiamo proprio dalla guerra.
Una parte di dipendenti di Google DeepMind (l’unità di Alphabet che lavora
sull’intelligenza artificiale e tra le altre cose ha rilasciato Gemini, la
famiglia di modelli linguistici di grandi dimensioni) stanno cercando di
sindacalizzarsi per contestare la decisione dell'azienda di vendere le sue
tecnologie ai militari, e a gruppi legati al governo israeliano. ...
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Tag - guerre di rete
In questo numero della newsletter Guerre di rete:
* Saluti
* Sanità e cybersicurezza
* Intelligenza Artificiale e lavoro
* Reminder del nostro ebook Il fronte cyber
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