Puntata della trasmissione radio "Le dita nella presa" dedicata a dare un
"gancio" alle Big Tech: si parla del libro Pedagogia Hacker, di una tecnologia
convivale come l'agenda condivisa Gancio e della sua istanza romana, del
progetto Gazaweb per mantenere le comunità connesse.
Raccontiamo cosa è Gancio, agenda digitale condivisa, cos'è e come si usa.
Spieghiamo in modo dettagliato come si aggiungono gli eventi, se e come crearsi
un utente... ma anche come stampare facilmente una locandina con la lista degli
eventi della prossima settimana.
Ascolta l'audio del racconto di roma.convoca.la (Gancio de Roma)
Passiamo poi a parlare di Pedagogia Hacker, raccontando come, con un approccio
esperenziale ci permetta di capire meglio il modo in cui ci relazioniamo con le
macchine, togliendo degli strati e quindi riducendo l'alienazione tecnica e
aprendo possibilità di liberazione.
Ascolta l'audio sulla Pedagogia Hacker, corsi e laboratori
Concludiamo con il racconto dell'esperienza di Gazaweb, una pratica di
resistenza all'occupazione israeliana. Ricordiamo che subito dopo l'alluvione
al-aqsa Israele ha colpito duramente le comunicazioni telematiche nella striscia
di Gaza, di fatto isolandola completamente. Gazaweb cerca di mantenere delle
possibilità di comunicazione, affidandosi alla tecnologia della e-SIM e al
fondamentale lavoro dei giardinieri della rete.
Ascolta l'audio sull'esperiena di gazaweb e gli alberi della rete, corsi e
laboratori
Ascolta la puntata completa sul sito di Radio Onda Rossa
Sabato 28 giugno Agnese Trocchi parteciperà a una tavola rotonda nell'ambito
dell'evento Simbionti, Pratiche di Coesistenza tra Arte, Cura e Tecnologia per
Rituali Disobbedienti presso La Pelanda al Mattatoio di Roma.
Simbionti è UN SIMPOSIO PUBBLICO PER RIFLETTERE INSIEME SUL FUTURO DELLA
TECNOLOGIA, DELL'ARTE E DELLA CURA organizzato da Erinni e ALMA Futura.
Noi interverremo nella tavola rotonda delle 18.00, dal titolo Critica ai Regimi
Computazionali
Il progetto, ideato da Erinni e ALMA Futura, invita a un confronto orizzontale
tra peers, ovvero artistə, ricercatorə, hacker, teoricə e soggettività attive
nel panorama culturale romano e nazionale nelle culture digitali. In un momento
storico in cui le tecnologie computazionali diventano sempre più pervasive,
trasformando le nostre vite e le nostre relazioni, nasce la necessità di
interrogarsi sui regimi di potere che le strutturano - e di immaginare, insieme,
alternative disobbedienti e creative.
Attraverso una lente intersezionale, transfemminista e hacker, il simposio
esplora forme di coesistenza tra umani e non umani, tra tecnologia e corporeità,
tra intelligenza computazionale e immaginazione radicale. Dopo la giornata
preparatoria di Venerdì 27 Giugno, a porte chiuse, in cui ventotto simbionti si
confronteranno e rifletteranno insieme , il pubblico è invitato a prendere parte
alla restituzione collettiva di Sabato 28 Giugno, articolata in cinque tavoli
tematici.
PROGRAMMA DI SABATO 28 GIUGNO
Cinque tavoli tematici e simbiontici, un flusso continuo di interventi pubblici
tra pratiche artistiche, tecnologia, cura e politica della relazione.
14:00 – 14:55
Nuovi Media e Corpi Sintetici
Con Martina Carbone, Andrea Cecconi, Jacopo de Blasio, Elisa Melodia, Livia
Ribichini
Corpi virtuali, organici e immateriali si intrecciano in pratiche artistiche e
performative dove le tecnologie digitali diventano dispositivi rituali, vettori
di espressione critica e strumenti di messa in discussione delle identità
normate.
15:00 – 15:55
Ecosistemi Interattivi Relazionali
Con Camilla Giaccio Darias, Greg Jager, Liminal, Massimiliano Mauro, Rhizomata
Un’esplorazione di esperienze artistiche e progettuali che sperimentano forme di
relazione non lineari e sistemi aperti, immaginando ecosistemi digitali e fisici
capaci di disinnescare gerarchie e proporre modelli conviviali e collaborativi.
16:00 – 16:55
Tra Biofilie e Simbionti
Con Andrea De Chirico, Gelatineria, Selenia Marinelli, Numero Cromatico
Ibridazioni tra umano, vegetale, artificiale e tecnologico: una riflessione su
forme simbiotiche di coesistenza, in cui la pratica artistica si fa spazio di
ricerca sul legame tra materia, ambiente e vita condivisa.
17:00 – 17:55
Rituali per Corpi Dissidenti
Con Elena Giulia Abbiatici, Maria Cristina Di Stefano, Benedetta Lusi,
Mariacristina Sciannamblo, Caterina Tomeo
Protagonisti sono i corpi non conformi, mutanti, queer e dissidenti. Un
confronto su pratiche artistiche, curatoriali e teoriche che propongono visioni
transfemministe del presente e del futuro, tra ritualità, tecnologia e
resistenza.
18:00 – 18:55
Critica ai Regimi Computazionali
Con Chayn Italia, Emanuele Perrone, Valeria Piras, Anthony Stagliano, Agnese
Trocchi
Quali dinamiche di potere si nascondono dietro le infrastrutture digitali che
abitiamo quotidianamente? Un dialogo sulle possibilità critiche, artistiche e
politiche di disobbedienza nei confronti delle piattaforme governate da grandi
corporate, tra etica hacker e pratiche radicali di riappropriazione.
SENSO E VISIONE
L’evento si ispira a una visione harawayana della simbiosi: i Simbionti sono
intesə come soggettività critiche che condividono la vita e si prendono cura
l’unə dell’altrə, nutrendosi reciprocamente. Questa comunità temporanea di 28
Simbionti – tra artistə, ricercatorə, designer, attivistə, formatorə e teoricə –
rappresenta il cuore pulsante della riflessione, contribuendo a mantenere viva
la ricchezza del tessuto culturale romano.
Qui in nomi di tutti loro: Martina Carbone, Andrea Cecconi, Jacopo de Blasio,
Elisa Melodia, Livia Ribichini, Camilla Giaccio Darias, Greg Jager, Liminal,
Massimiliano Mauro, Rhizomata, Elena Giulia Abbiatici, Maria Cristina di
Stefano, Benedetta Lusi, Mariacristina Sciannamblo, Caterina Tomeo, Chayn
Italia, Emanuele Perrone, Valeria Piras, Anthony Stagliano, Agnese Trocchi, Lara
Forgione, Andrea de Chirico, Lara Forgione, Gelatineria, Selenia Marinelli,
Numero Cromatico, Emanuele Tarducci
INFORMAZIONI
La Pelanda – Mattatoio, Roma
Sabato 28 Giugno 2025 – dalle 14:00 alle 20:00
Ingresso gratuito, fino a esaurimento posti
info:contatti@erinni.net
ABOUT THE POSITION
ISOC-CH is a key partner in the Horizon Europe NGI0 Commons Fund, and through
this engagement a great opportunity arises to develop as an organization both
locally in Switzerland and abroad, creating links between local issues and
struggles for digital rights and important developments at the European and
global level. The role of ISOC-CH in the NGI0 project is to develop the
so-called “Tech dossiers” of Free/Libre and Open Software (FLOSS), as summarized
in this page: https://isoc.ch/dossiers/
For this job position, we are searching for a candidate that will cover the
topic of digital sovereignty and cloud solutions, addressing policy makers and
the government with an expected engagement of 30% (0.3 FTE / 1.5 days per week)
for a period of 1 year, with a possible extension up to 2 years, under an
employment contract with ISOC-CH under Swiss law with social security, taxation,
and paid in Swiss Francs.
The 100% salary is fixed to CHF 8,000 gross per month, which for a 30% contract
translates to CHF 2,400 / month.
ESSENTIAL DUTIES AND RESPONSIBILITIES
1. Document and analyze the digital sovereignty efforts across Europe, with a
special focus on cloud solutions and collaborative tools.
2. Develop a digital sovereignty policy strategy in Switzerland, documented in
a way to be re-usable in different contexts.
3. Become part of the ISOC-CH NGI0 team and contribute to the development of
tech dossiers related to cloud solutions and collaborative tools, and
others, according to the needs of the project.
APPLICATION DOSSIER
Please submit the below documents at contact@isoc.ch before August 20th:
1. A 2-page CV
2. A letter of intent (max. 1,000 words) with your own perspective on digital
sovereignty in light of recent developments in Europe and Switzerland and
ways to approach it from a policy perspective include a short list of
references to relevant material (max. 5).
DESIRED QUALIFICATIONS
* A degree in law, policy, social science, or other related fields preferred.
* More than 3 years work experience on policy related topics
* Track record of effectively analyzing issues, thinking creatively and
strategically about bringing difficult issues on the policy table.
* Good understanding of the Free/Libre and Open source software ecosystem.
* Experience working collaboratively and effectively through influence with
internal and external stakeholders including government officials,
foundations, civil society, industry.
* Excellent writing, speaking, and presentation skills with ability to
synthesize and summarize findings and recommendations to diverse audiences.
* Ability to adapt to shifting priorities and deadlines, while engaging
effectively with other teams
* Knowledge of research and current trends in Internet-related issues across
geographies, with a special focus on digital sovereignty.
* Fluency in English is mandatory, as all outputs will be produced in English
for European level dissemination. Proficiency in German and/or French is
strongly preferred for effective engagement with local stakeholders, review
documents, regulations, and participate in regional policy discussions.
TIMELINE
* 15.06.2025 Job opening and procedure announced
* 20.08.2025 Deadline for application submission
* 05-15.09.2025 Interviews with top-5 candidates
* 01.10.2025 Beginning of the first year contract (30%)
ABOUT ISOC
The Internet Society Switzerland Chapter (ISOC-CH) is a non-governmental
not-for-profit association seated in Zurich, Switzerland, founded in 2012.
ISOC-CH is recognized as a chapter of the (global) Internet Society (ISOC),
headquartered in Reston, Virginia, USA, and Geneva, Switzerland. ISOC as the
umbrella organization is a not-for-profit organization founded in 1992 to
provide leadership in Internet related standards, education and policy and
specifically ISOC global, the organizational home for groups responsible for
Internet infrastructure standards, including the Internet Engineering Task Force
(IETF) and the Internet Architecture Board (IAB).
The ISOC-CH association is an equal opportunity employer. Employment selection
and related decisions are made without regard to sex, race, age, disability,
religion, national origin, sexual orientation, color or any other protected
class. Compensation and benefit package for this position will be competitively
commensurate with the successful applicant’s qualifications. Applications will
be evaluated until the position has been filled. The list of applicants will not
be posted publicly and will be reviewed in confidence by members of the
evaluation committee.
ABOUT NGI0 COMMONS FUND
NGI0 Commons fund is part of the NGI Zero coalition, led by NLnet Foundation,
which uses a very flexible cascading funding scheme that enables a large number
of carefully curated small grants for FLOSS projects (between 5 000 and 50 000
euro). Between now and 2027 the project will award an unprecedented 21.6 million
euro in small to medium-size R&D grants towards solutions that bring the next
generation of the internet closer.
The post ISOC.ch is hiring – application process is open appeared first on ISOC
Switzerland Chapter.
Questo testo è la traccia per la moderazione del dibattito con Noura Tafeche e
Donatella Della Ratta che si è tenuto il 18 maggio 2025 presso lo spazio Merende
all'Angelo Mai a Roma.
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INDICE
* Intro
* Ask Me for Those Unborn Promises That May Seem Unlikely to Happen in the
Natural
* The Kawayoku Inception
* Conclusione
* Approfondimenti
INTRO
di Agnese Trocchi
Oggi con Noura Tafeche e Donatella Della Ratta sprofondiamo nella tana del
bianconiglio seguendo il filo della produzione di immaginari di propaganda
guerrafondaia e di un futuro che non è ancora arrivato ma che inonda i social
media e rischia di essere una profezia che si autoavvera.
È un viaggio doloroso, faticoso: dietro l'apparenza innocua delle creature
kawaii (tenere) e dei paesaggi di città utopiche si nasconde una violenza non
detta, camuffata, invisibile ma tragicamente reale.
Viviamo in un mondo con squilibri agghiaccianti, assistiamo impotenti a un
genocidio e siamo vittime di una propaganda dell'annientamento che si diffonde
con la complicità dei tecnobroligarchi.
Le psy-op, operazioni militari di persuasione della popolazione non sono una
novità nelle campagne di guerra ma per la prima volta hanno nel proprio arsenale
degli strumenti potentissimi: le piattaforme di social media dei broligarchi,
progettate per tenerci connesse più a lungo possibile. Sfruttando le nostre
vulnerabilità di esseri umani (dopamina, nudging etc), le piattaforme digitali
dei tecnobro ci tengono connesse a uno scroll infinito, non siamo costrette, ci
piace, e in questa condizione di vulnerabilità, ci lasciamo invadere.
Sono gli algoritmi che in base ai nostri comportamenti in rete, e quindi in base
alla profilazione delle utenti, decidono cosa farci vedere per tenerci più
attaccate possibile al dispositivo per continuare a raccogliere dai e metadati.
Ma cosa è questo algoritmo il cui scopo è tenere catturata sempre più la nostra
attenzione?
L'algoritmo non è uno ma sono molti, gli algoritmi sono processi logici formali,
nella loro forma più semplice si tratta di processi logici che si basano
sull'if/then, ricette per risolvere un problema in un numero finito di passi.
Il problema da risolvere, nel caso delle piattaforme social media dei technobro,
è come tenerci collegate più a lungo possibile e viene risolto mostrandoci
quello che più catturerà la nostra attenzione in base ai dati raccolti sui
nostri comportamenti.
Gli algoritmi non sono neutri perché i problemi che devono risolvere e i
risultati che producono dipendono strettamente dalle ideologie di chi li
progetta.
Con Noura e Donatella andiamo a capire quali sono queste ideologie,
spaventosamente millenaristiche, e come influenzano la nostra visione del mondo
e la visione del mondo di milioni di utenti connesse. A quali azioni ci
spingono? Che comportamenti promuovono? Assistiamo all'emersione di regimi di
verità computati su misura per ogni individuo. Una forma di manipolazione di
massa a cui nessuna è immune.
ASK ME FOR THOSE UNBORN PROMISES THAT MAY SEEM UNLIKELY TO HAPPEN IN THE NATURAL
di Donatella Della Ratta
Video essay di Donatella Della Ratta (in inglese), durata: 24'27''.
I media generativi alimentati dall'intelligenza artificiale creano immagini
speculative che, pur non essendo basate su eventi reali, rimangono plausibili,
costruendo realtà che devono ancora svolgersi. Situate nel dominio della
possibilità piuttosto che della certezza empirica, queste immagini introducono
una nuova forma di realismo sintetico. Rimodellando sia il passato che il
presente attraverso il loro potenziale di costruzione del mondo, queste immagini
apparentemente innocue - distaccate da riferimenti tangibili, legami storici,
lignaggio o contesto - esercitano una violenza silenziosa ma profonda contro la
storia e la fattualità.
La conferenza-performance di Donatella Della Ratta esplora questa modalità
emergente dell'esistenza dell'immagine, che va dalla distruzione palese
all'impatto sottile, quasi impercettibile, e traccia il modo in cui dà origine a
nuove espressioni di violenza. Concentrandosi sul loro impiego nella guerra in
corso in Palestina, rivela come le immagini speculative di IA estendano la
violenza a ciò che non è ancora stato realizzato, sfidando la comprensione
tradizionale dei fatti e delle prove.
THE KAWAYOKU INCEPTION
di Noura Tafeche
Video essay di Noura Tafeche (in inglese), durata 21'5''.
Violazioni dei diritti umani e streamer onlyfans, unboxing e cecchinaggio,
#pewpew e #militarycurves, guerra e ahegao.
The Kawayoku Inception di Noura Tafeche è un progetto d'archivio che si propone
di modellare sotto una nuova tassonomia l'elusività digitale contemporanea e
l'ultimo stadio della sublimazione della violenza.
Presentato come un video-saggio, The Kawayoku Inception intende mostrare una
nuova prospettiva per mettere in discussione il modo in cui siamo abituati a
elaborare la violenza nel regno della percezione visiva umana.
L'ambiente di tale indagine è naturalmente Internet, un prato irto che alleva le
nostre vite digitali, le nostre esperienze online solitarie e atomizzate,
quotidianamente imbevute di quantità incalcolabili di immagini a cui siamo
incessantemente e (non) volontariamente sovraesposti.
CONCLUSIONE
Per lasciarci con parole costruttive che ci tirino fuori da questa sensazione di
essere impotenti e fucked up teniamo presente che le piattaforme dei tecno
broligarchi oggi sono un terreno di lotta e che per quanto ci sforziamo di
usarle bene utilizzeremmo molto meglio le nostre risorse disertandole e
immaginando e creando spazi nostri, creati dal basso, che rispondono alle nostre
esigenze anche di visibilità, autopromozione, socialità.
Il futuro non è predeterminato, ne esistono infiniti, possiamo cominciare a
costruirli da oggi con piccoli gesti da fare in comunità. Ad esempio con il
gruppo GazaWeb portiamo connettività dal basso in quello che resta della città
di Gaza, insieme a palestinesi nerd che vivono nella striscia progettiamo una
piattaforma FLOSS per raccogliere le memorie digitali, film e foto, in uno
spazio sicuro. Disertiamo gli immaginari del dominio, costruiamo il mondo che
vogliamo, partiamo dalle nostre scelte quotidiane e lentamente trasformiamoci,
insieme.
APPROFONDIMENTI
* Donatella Della Ratta, Israele e Palestina, come l’IA ci prepara alla
brutalità che verrà, su Micromega, 12 maggio 2025
* Noura Tafeche, The Kawayoku Tales: Aestheticisation of Violence in Military,
Gaming, Social Media Cultures and Other Stories, Aksioma, 2024
* CIRCE, Tutti i bro del presidente, Gli Asini Rivista, 28 gennaio 2025.
* Ippolita, Etica Hacker e Anarco-capitalismo, 2018
* Ippolita, Nell'Acquario di Facebook, La resistibile ascesa
dell'anarco-capitalismo, Ledizioni, 2012 (p. 81-85)
* Dena Takruri, What Happens When American Billionaires Build A Private City In
Your Country, Al Jazeera, 2025 (video)
Venerdì 13 giugno 2025 dalle 17 alle 20 siamo a Montopoli di Sabina presso la
Biblioteca "Angelo Vassallo" per un laboratorio di autodifesa digitale e
pedagogia hacker. Il laboratorio sarà un primo passo per un percorso che conduca
fuori (per quanto possibile) dalle Big Tech.
Ti senti a disagio sui social media? Il tuo smartphone ti mette ansia ma non
puoi fare a meno di averlo sempre con te?
Le nostre relazioni, personali e sociali, sono legate a doppio filo alle
piattaforme dei tecno bro. Siamo chiamati a partecipare e a contribuire
instancabilmente alle “comunità” digitali dei social media, costruite seguendo
tecniche di gamificazione.
Possiamo fare a meno di gmail? Sappiamo scegliere una password sicura? Farsi
domande come queste significa essere consapevoli che la privacy è una ricchezza
da preservare e da difendere in prima persona. Sostenere lo sviluppo di un
approccio hacker alla tecnologia e all’apprendimento in generale è un modo per
diffondere pratiche di consapevolezza e autodifesa digitale. Contribuisce a far
emergere l’hacker che si nasconde in ognuno e ognuna, dargli valore e aiutarlo a
crescere.
Questo laboratorio fa per te se vuoi “seguire i fili delle tue connessioni”; se
t’interessa capire quali sono gli elementi nascosti delle procedure di tutti i
giorni e quali sono gli automatismi che ormai ti sfuggono; se vuoi inventare
insieme soluzioni per una relazione ecologica con le macchine; se vuoi acquisire
consapevolezza dei nostri rituali digitali nella vita privata e nel lavoro; se
vuoi imparare tecniche di autodifesa per scardinare gli automatismi.
Il laboratorio sarà a cura di Agnese Trocchi e Maurizio "Graffio" Mazzoneschi
del Centro Internazionale di Ricerca per le Convivialità Elettriche
Il laboratorio sarà un primo passo per un percorso che conduca fuori (per quanto
possibile) dalle Big Tech. Prossimo appuntamento (da definire) sarà con AvANa
con il progetto Un, dos, tres!
Per sostenere l'iniziativa si suggerisce un contributo minimo di 7 euro o
l'acquisto di uno dei libri sul tema che saranno a disposizione.
Scriviamo libri per fermare nero su bianco le nostre ricerche. Elenchiamo qui
tutte le nostre operazioni editoriali, una bibliografia minima per chi voglia
addentrarsi nel mondo delle tecnologie conviviali e della pedagogia hacker.
INDICE
* Internet, Mon Amour
* Edizione in italiano
* Edizione in inglese
* Formare a distanza?
* L'intelligenza Inesistente
* Tecnologie Conviviali
* Edizione in italiano
* Edizione in castigliano
* Que faire de l'intelligence artificielle?
* Pedagogia Hacker
* Prompt di Fine Mondo
INTERNET, MON AMOUR
Il futuro è stato ieri, quando eravamo inseparabili da computer e smartphone,
nel bene e nel male. Anche quando avremmo preferito farne a meno, perché
sapevamo che potevano rivelarsi i nostri peggiori nemici. Gli scandali sulla
sorveglianza globale di Internet erano solo la punta di un iceberg, le
manipolazioni di massa erano solo l’inizio: eravamo tutti vulnerabili! Curiosità
fuori luogo, truffe, furti d’identità e di dati, pornovendette, odiatori… Questo
libro parte sempre da situazioni reali, racconta e spiega quali erano i
comportamenti a rischio, come si potevano evitare le trappole. Propone trucchi
facili da mettere in atto.
Attraverso storie di vita comune impariamo a prestare attenzione ai dettagli, ai
sottintesi, a ciò che «sta dietro» l’apparenza degli schermi. Per sottrarci alla
nostra condizione di ingranaggi delle Megamacchine diventiamo curiose
esploratrici, ampliamo il bagaglio del pensiero critico con storie del futuro
che è stato ieri.
EDIZIONE IN ITALIANO
Agnese Trocchi, Internet, Mon Amour, Ledizioni, 2019
Formato: brossura con alette
270 pagine
Lingua: italiano
Prezzo: 19,00
Per acquistarlo potete rivolgervi in libreria, comprarlo online sul sito
dell'editore o scriverci a ima (at) circex.org
Il libro è interamente disponibile online all'indirizzo https://ima.circex.org
EDIZIONE IN INGLESE
Agnese Trocchi, Internet, Mon Amour, Ledizioni, 2020
Formato: brossura con alette
Lingua: inglese
180 pagine
Prezzo: 17,00 euro
Per saperne di più visitate la pagina.
Per acquistarlo potete scriverci a ima (at) circex.org
Il libro è interamente disponibile online all'indirizzo
https://ima.circex.org/en
FORMARE A DISTANZA?
Cosa vuol dire formare a distanza? È possibile? Come? Questo libro è stato
realizzato come instant book durante la pandemia di Covid-19 del 2020 e
raccoglie una serie di contributi che raccontano, tra entusiasmi e frustrazioni,
storie, hack e riflessioni sulle relazioni formative "da lontano" e sugli
apprendimenti attraverso gli strumenti digitali. Se il metodo è il contenuto,
come è possibile mantenere il diritto alla libertà di insegnamento quando
vengono imposte tecnologie oppressive?
CIRCE, Formare a distanza? Ledizioni, 2020
Brossura, 212 p.
Prezzo; 12 euro
Si può acquistare sul sito dell'editore o scrivendo a info (at) circex.org
I contributi presenti nel libro sono tutti raccolti sul nostro sito e si posso
leggere a questo indirizzo.
L'INTELLIGENZA INESISTENTE
un approccio conviviale all'intelligenza artificiale
Intelligenza artificiale (Ai) è un termine che raggruppa tecnologie molto
diverse tra loro, con una lunga storia. I tifosi dell’Ai sostengono che questa
tecnologia abbia il potenziale di risolvere alcuni dei problemi più urgenti del
mondo, come il cambiamento climatico, la povertà e le malattie. I critici,
invece, sostengono che questa tecnologia sia pericolosa e ingannevole.
Ma perché tutti parlano di Ai? Perché è un’eccezionale operazione di marketing:
una delle meglio organizzate degli ultimi anni. Su questa le imprese della
Silicon Valley si stanno giocando il tutto per tutto, per invertire il trend
negativo fatto di tagli al personale e cambi drastici dei loro programmi di
sviluppo. Per comprendere quali siano le aspettative di queste aziende – e quali
dovrebbero essere le nostre – in questo libro si ricostruiscono le tappe, le
intuizioni e i paradossi che hanno attraversato la comunità scientifica,
provando a tracciare una linea che collega Alan Turing, primo sostenitore
dell’Ai forte, con i creatori di ChatGPT, il software in grado di sostenere un
dialogo credibile con un essere umano.
Che cosa verrà da qui in avanti non lo sappiamo, e per scoprirlo non ci aiuterà
una tecnologia che basa le sue previsioni sull’ipotesi che il futuro sarà una
replica di quanto accaduto nel passato.
Comprendere questo fenomeno, però, può aiutarci a costruire tecnologie
alternative, che promuovano la convivialità e la partecipazione diffusa, a
scuola come nella società.
Stefano Borroni Barale, L'intelligenza Inesistente, Un approccio conviviale
all'intelligenza artificiale, Altraeconomia, 2023
Lingua: italiano
Brossura
160 pagine
Prezzo: cartaceo 14 euro, e-pub 7,99 euro
Per acquistare il libro visitare il sito dell'editore.
Qui è disponibile un'anteprima.
TECNOLOGIE CONVIVIALI
Le macchine digitali con cui conviviamo dicono molto del modo in cui trattiamo
noi stessi e il mondo, mettendoci di fronte alle nostre contraddizioni. Questa
esplorazione – né tecnofila né tecnofoba – delle relazioni che intratteniamo con
le tecnologie propone scenari inediti in cui possiamo non solo immaginare ma
anche costruire concretamente relazioni diverse, prive delle gigantesche
asimmetrie di potere che connotano oggi il rapporto tra umani e macchine.
In questo radicale ripensamento del nostro rapporto con la tecnologia, che non a
caso riecheggia le tesi di Ivan Illich, adeguandole però al mondo digitale,
Milani ci invita a instaurare una diversa relazione con quegli «esseri tecnici»
– elettrodomestici, computer, robot industriali… – che ormai vivono con noi,
rendendoci apparentemente sempre più potenti (e di fatto sempre più
subordinati). E lo fa puntando l'attenzione su quelle gerarchie oppressive,
tipiche delle nostre società, che si replicano anche nelle relazioni fra umani e
macchine, producendo una tecnoburocrazia che intende comandare e governare le
macchine proprio come comanda e governa gli umani. Eppure, ci dice Milani,
un'altra evoluzione è ancora possibile. Se infatti l'attuale sistema
tecnoburocratico poggia su scelte quotidiane di delega, sottomissione e
conformismo, l'attitudine hacker rappresenta lo sguardo curioso di chi è alla
ricerca di un uso conviviale delle macchine. Un approccio capace di
riconfigurare la nostra visione tecnosociale, affrancandola dal rapporto
comando/obbedienza proprio dell'immaginario gerarchico.
EDIZIONE IN ITALIANO
Carlo Milani, Tecnologie Conviviali, Elèuthera, 2022
Lingua: italiano
Formato: brossura con alette, 248 p.
Introduzione di Davide Fant
Prezzo: cartaceo 17,00 ebook: 6,99 euro
Per acquistarlo visitare il sito dell'editore.
Libro completo disponibile online qui
EDIZIONE IN CASTIGLIANO
Il libro è disponibile nella traduzione in castigliano edito da Agapea nel 2024
con il titolo La actitud hacker. Per saperne di più visitare il sito
dell'editore.
Carlo Milani, La actitud hacker, Agapea, 2024
Lingua: castigliano
Introduzione di Tomás Ibáñez
240p.
Dimensione: 21,0 x 15,0 cm
Prezzo: 18.90 euro
La actitud hacker si può acquistare sul sito dell'editore.
QUE FAIRE DE L'INTELLIGENCE ARTIFICIELLE?
Petite histoire critique de la raison artificielle
L’intelligence artificielle a actuellement le vent en poupe. Elle suscite les
enthousiasmes les plus fous et les craintes les plus sombres. Elle ravive au
passage de vieilles histoires de machines esclaves ou d’entités surhumaines se
dressant contre leur créateur. La question « Que faire de l’intelligence
artificielle ? » s’est donc installée sans qu’on ait bien eu le temps de saisir
ce dont il s’agissait. Malgré les effets d’annonce, le projet de l’IA ne date
pourtant pas d’hier. Cet ouvrage revient sur son émergence et sur ses évolutions
jusqu’à nos jours. Il se penche encore sur ses principales approches et
certaines des réalisations qu’elles ont engendrées. Pour défaire cet imbroglio,
il refuse de s’en tenir au seul discours technique et entend faire dialoguer ses
concepts-clés (algorithme, réseaux de neurones, systèmes experts, modèles de
fondation…) avec la philosophie.
Vivien Garcìa, Que faire de l'intelligence artificielle? Rivages, 2024
Lingua: francese
120 pagine
Prezzo: cartaceo 17,00 euro, e-book 12,99 euro
Il libro si può acquistare sul sito dell'editore.
PEDAGOGIA HACKER
Questo non è l’ennesimo manuale per «usare bene» le tecnologie digitali, ma un
concentrato di attività e attivazioni alla portata di tutte le persone che
desiderano migliorare le proprie relazioni con i dispositivi tecnologici nella
vita di tutti i giorni. «Conosci te stesso» significa anche: conosci le macchine
attorno a te, e i demoni che le abitano.
I dispositivi digitali oggi più diffusi limitano i nostri spazi di autonomia, ci
sottraggono tempo ed energie, riducono le persone a profili mercificati. In un
contesto del genere è sempre più urgente sviluppare strumenti educativi e
autoeducativi capaci di aprire nuovi spazi di consapevolezza e libertà. Per
ridurre l’alienazione tecnica, la pedagogia hacker ci propone di indagare le
nostre relazioni con le tecnologie, guardando dietro lo schermo per riconoscere
le dinamiche oppressive e sperimentare pratiche di immaginazione liberatoria. È
un approccio critico e creativo che procede per attivazioni grazie alle quali
gli schermi incontrano i corpi, la tecnologia è interrogata anche attraverso
l’arte, il teatro, la poesia, e il gioco torna a essere spazio di emancipazione.
Questa esplorazione invita a costruire relazioni appropriate con il digitale,
rivolgendosi in particolare a chi educa e insegna, a chi si cura della psiche, a
chi fa arte, a chi lavora con la tecnica, ma anche a chiunque sia alla ricerca
di pratiche concrete per decolonizzarsi e abitare la tecnologia con
un’attitudine conviviale.
Davide Fant, Carlo Milani, Pedagogia Hacker, Elèuthera, 2024
Brossura con alette
200 pagine
Prezzo cartaceo: 17,10 euro, E-book 8,99 euro
PROMPT DI FINE MONDO
Come andarono veramente le cose nell’attentato multiplo del 2 marzo 2027 che
vide la distruzione dei principali data center statunitensi?
Una gestazione di sei anni, un romanzo di fantascienza ucronica, un viaggio
attraverso le capitali d’Europa e del Sud America, vite che si intersecano ad
alta quota, un archivio digitale in cui distinguere racconti artefatti da
memorie vissute… fino a vedere oltre tutti gli strati.
Leggi la sinossi completa.
Agnese Trocchi, Prompt di Fine Mondo, 2025
Lingua: italiano
Brossura
284 pagine
Prezzo: 10 euro
Per ottenere il libro scrivere a pfm (at) circex.org
Sabato 7 giugno ore 18:00 a Roma per la seconda volta presso lo Spazio Anarchico
19 Luglio per un laboratorio di Pedagogia Hacker.
A grande richiesta il 7 giugno torniamo presso lo Spazio Anarchico 19 luglio a
Garbatella per parlare delle nostre relazioni con le tecnologie digitali.
Durante il primo incontro abbiamo ragionato su come "vivere senza google"
esplorando percorsi possibili, strumenti, criticità. In questo secondo incontro
abbiamo intenzione di esplorare insieme una tecnologia conviviale, Gancio,
sviluppata per offire alle comunità un calendario digitale condiviso e pubblico.
Sapevate che a Roma esiste l'istanza Gancio roma.convoca.la?
Sei stufa di creare eventi Facebook?
Non sai mai dove guardare per sapere cosa fare la sera in città?
Vorresti un luogo dove sono raccolti tutti gli eventi che ti potrebbero
interessare?
Smettiamo di delegare ai tecno broligarchi! Disertiamo le tecnologie del dominio
e usciamo dai loro recinti!
La pedagogia hacker attraverso un metodo innovativo mette in relazione la
tecnologia con i corpi, l'arte e il gioco, in modo partecipato e creativo ci
permette di ampliare consapevolezza e libertà. L'obiettivo della pedagogia
hacker è di migliorare la nostra relazione con i dispositivi digitali nella vita
di tutti i giorni e usare l'apprendimento come piacere e la ricerca come frutto
dell'esperienza personale. Possiamo decostruire le relazioni tecniche per
riappropriarcene in un senso "conviviale", cioè volto a un benessere collettivo
che includa gli stessi dispositivi digitali.
Tra i temi trattati: autonomia e infrastrutture, il dark web, abbandonare google
e vivere felici, gamificazione, nudge e tanto altro.
Al termine dell’incontro aperitivo della casa
Gruppo Anarchico C.Cafiero FAI Roma
Il laboratorio si tiene presso lo Spazio Anarchico 19 Luglio in via Rocco da
Cesinale 16,18 a Garbatella (Metro B), Roma.
Policy related content
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Switzerland’s federalist tradition delegates significant autonomy to its 26
cantons, allowing
them to tailor policies and services to local needs. The introduction of a
nationwide
electronic identity (e-ID) system, however, represents a marked shift in digital
governance:
by vesting authority over identity issuance and verification in the federal
state, the new e-ID
law centralizes power and diminishes cantonal prerogatives. While a unified e-ID
promises
interoperability and enhanced security, the concentration of competence at the
Confederation level undermines subsidiarity, stifles local innovation, and risks
a democratic
deficit in a system historically grounded in cantonal and people’s
self-determination.
Swiss Federalism and Cantonal Autonomy
Under Article 3 of the Swiss Constitution, all future powers belong to the
cantons, unless the
Swiss people and the cantons decide, by constitutional amendment, that they
shall be
attributed to the federation. This principle enshrines the subsidiarity norm:
matters best
handled locally remain within cantonal competence, ensuring policies reflect
regional
languages, legal traditions, and administrative capacities. In practice, cantons
exercise
broad authority over education, healthcare, policing, and civil registers and
identity
documents, areas where proximity to citizens fosters trust and responsiveness.
The E-ID Law and the Centralization of Digital Identity
On December 20, 2024, the Swiss Federal Assembly passed the Federal Act on
Electronic
Identity Credentials and Other Electronic Credentials, establishing a
state-recognised e-ID
to be rolled out by 2026. Unlike earlier, canton-driven pilots, the new scheme
mandates that
all public authorities—confederation, cantons, and municipalities—accept the
federal e-ID
alongside physical ID for electronic identification purposes. While private
providers may
operate wallets, the Confederation retains exclusive authority over the trust
framework,
credential schemas, and revocation registries. Consequently, cantonal solutions
will be
superseded by a one-size-fits-all model dictated by federal technical and policy
choices.
Erosion of Subsidiarity and Local Tailoring
By reallocating identity-management powers from cantons to the federal state,
the e-ID law
breaches the subsidiarity ethos. Cantonal administrations lose autonomy over
design and
implementation—functions they have long performed in tandem with local
stakeholders.
This top-down approach risks producing a monolithic system that may not align
with
linguistic and procedural variations across cantons. For instance, user
interface elements or
data-disclosure workflows optimized for German-speaking urban centres may prove
cumbersome in rural, French- or Italian-speaking cantons.
Hindering Innovation and Experimentation
Cantons have historically acted as laboratories of democracy, piloting digital
services—such
as e-voting, local health portals, and municipal e-administration
platforms—before scaling
them nationally. Centralizing identity issuance under the Confederation risks
stifling this
dynamic: any significant alteration or enhancement to the e-ID framework will
require
federal approval, elongating development cycles and dampening the incentive for
localized
experimentation. Moreover, private-sector innovators that previously partnered
with
individual cantons face higher barriers: they must navigate federal procurement
processes
and standardized certification regimes, reducing flexibility and increasing
costs.
Complexity, Incoherence, and Privacy Concerns
Centralized identity provisioning introduces its own technical pitfalls. A major
critique of a state-
run, single identity provider is that no central actor can serve all user groups
coherently—voluntary adoption means some citizens will decline the e-ID,
necessitating parallel
systems and eroding transparency. Services catering to non-Swiss or partially
registered
residents would require separate identity providers, creating confusion and
administrative
overhead. Furthermore, having the Confederation mediate every authentication
event
concentrates sensitive metadata—access logs, usage patterns, and verification
requests—within
a single national database, heightening the risk of mass surveillance.
Furthermore, the notion of a single identity gateway also creates a tempting
target for
adversaries: rather than spreading their efforts across thousands of sites and
services, attackers
can focus on subverting one system to harvest credentials en masse. A breach of
the central
provider—even a transient outage or misconfiguration—could effectively lock
every user out of
their online accounts, from banking and healthcare to social media and
e-government services.
Worse yet, such concentration makes it trivial to compile comprehensive activity
logs, enabling
sophisticated profiling, unsolicited marketing, or politically motivated
surveillance at a scale
previously impossible. Phishing campaigns would only need to mimic one login
flow, increasing
their success rate and reducing the cognitive load on the victim. And because
the e-ID would be
used ubiquitously, there’d be no “dark spaces” left for whistleblowers,
dissidents, or vulnerable
populations to maintain anonymity when they really need it. In short, replacing
the polycentric
patchwork of today’s digital identities with a single monolithic system risks
undermining both
individual security and societal freedoms, trading fragmentation for fragility
and opacity.
Democratic Accountability and the Referendum Safeguard
Switzerland’s direct-democracy mechanisms offer a check against unilateral
centralization:
opponents of the e-ID law have gathered sufficient signatures to force a
nationwide
referendum, likely scheduled for autumn 2025. Yet, in the interim, cantonal
administrations
must adapt to the new federal framework, incurring integration costs and
reengineering
existing digital processes. If the referendum overturns the law, this
transitional burden will
represent wasted resources and damaged trust between the Confederation and
cantons.
Conclusion
The e-ID law exemplifies the tension between the efficiencies of a centralized
digital
infrastructure and the principles of Swiss federalism. While a unified identity
system may
streamline cross-border and inter-cantonal digital services, the shift of power
from cantons
to the Confederation compromises subsidiarity, curtails local innovation, and
risks
democratic disconnect. As Switzerland navigates its referendum, policymakers
should
consider hybrid approaches: granting cantons a participatory role in governance
bodies,
enabling localized interface customization, and ensuring interoperability
standards rather
than monolithic platforms. Such measures could preserve the dynamism of cantonal
digital
experimentation while achieving the interoperability and security goals that
underpin a
national e-ID.
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