Pedagogia hacker +++

Le Dita Nella Presa, Occhio ai caratteri!
Puntata dedicata in gran parte al tema dell'internazionalizzazione dei nomi di dominio. Infatti da diversi anni questi non sono più limitati ai caratteri dell'alfabeto inglese, ma supportano anche caratteri di altre lingue. Il dibattito è abbastanza aperto, e vede contrapposte delle esigenze tecniche di semplicità e sicurezza alle esigenze di persone non inglesi di poter scrivere nella propria lingua. Passiamo poi alle notiziole: dall'acqua al fluoro passando dai licenziamenti massivi del DOGE e dai suoi piani di automatizzazione. Si allarga l'uso del DNA nelle indagini di polizia. Meta si rivendica l'uso di Torrent, sostenendo che scroccare non è reato. Nonostante le censure e le multe e le minaccie di licenziamento da parte dei grandi studi legali, una ricerca mostra che la maggior parte degli avvocati americani usa l'Intelligenza Artificiale per il suo lavoro. Ascolta l'audio sul sito di Radio Onda Rossa
March 7, 2025 / Pillole di Graffio
Immaginare e realizzare un presente diverso. Il potere di una pedagogia hacker
Lungarno ha intervistato Carlo Milani, coautore con Davide Fant di Pedagogia hacker. Se vi chiedessi qual è la prima cosa che guardate la mattina e l’ultima che vedete la sera, mi direste lo smartphone. Non è un giudizio, lo faccio anche io. Lo smartphone è una protesi digitale, uno strumento così integrato nelle nostre vite da sembrare indispensabile. Uscite di casa senza e ditemi come vi sentite: smarriti, nudi, addirittura incompleti. Come possiamo allora evitare che la tecnologia prenda un controllo così pervasivo sulla nostra vita? A questa domanda cercano di rispondere il ricercatore Carlo Milani e il formatore Davide Fant con il saggio Pedagogia Hacker (Elèuthera, 2024). I due, attraverso attività pedagogiche che fanno propria l’attitudine hacker, aiutano giovani e adulti a sviluppare un rapporto più critico e meno alienante con il digitale. Leggi l'intervista
March 7, 2025 / Pillole di Graffio
Fuga dal cloud Usa: perché ora passare a servizi europei è urgente
La dipendenza europea dall’infrastruttura cloud americana solleva preoccupazioni sulla sicurezza. Il Cloud Act permette agli USA di accedere ai dati globali, mettendo a rischio la privacy e la sicurezza nazionale dell’Europa Cinque settimane di Donald Trump e gli europei stanno scoprendo per la prima volta quello che Vasco cantava 46 anni fa: non siamo mica gli americani. E non solo non siamo gli americani, improvvisamente scopriamo che i loro interessi non coincidono con i nostri. E non solo i loro interessi non coincidono con i nostri, presto scopriremo che spesso sono opposti. Indice degli argomenti * La fine dell’alleanza transatlantica e le conseguenze per l’Europa * L’incontro Trump-Zelensky e la vera natura della politica estera americana * Terre rare: l’estorsione di Trump all’Ucraina e il destino dell’Europa * Il problema dell’infrastruttura cloud e la dipendenza europea dagli Usa * Il Gdpr e i fallimenti degli accordi per la protezione dei dati * La soluzione per liberarsi dal cloud americano * Il ritorno all’hosting come alternativa praticabile Leggi l'articolo
March 7, 2025 / Pillole di Graffio
Immaginare e realizzare un presente diverso. Il potere di una pedagogia hacker
Intervista a Carlo Milani a proposito del libro Pedagogia Hacker sul magazine Lungarno. “Se non faremo l’impossibile ci troveremo di fronte l’impensabile!” (Murray Bookchin). "Se vi chiedessi qual è la prima cosa che guardate la mattina e l’ultima che vedete la sera, mi direste lo smartphone. Non è un giudizio, lo faccio anche io. Lo smartphone è una protesi digitale, uno strumento così integrato nelle nostre vite da sembrare indispensabile. Uscite di casa senza e ditemi come vi sentite: smarriti, nudi, addirittura incompleti. Come possiamo allora evitare che la tecnologia prenda un controllo così pervasivo sulla nostra vita? A questa domanda cercano di rispondere il ricercatore Carlo Milani e il formatore Davide Fant con il saggio Pedagogia Hacker (Elèuthera, 2024). I due, attraverso attività pedagogiche che fanno propria l’attitudine hacker, aiutano giovani e adulti a sviluppare un rapporto più critico e meno alienante con il digitale." Salvatore Cherchi di Lungarno ne parla con Carlo Milani. Qui l'intervista completa.
March 6, 2025 / Notizie da C.I.R.C.E.
Cosa succede al cervello se non utilizzi il telefonino per 3 giorni
Un gruppo di ricerca dell'Università di Heidelberg e dell'Università di Colonia (in Germania), ha indagato cosa accade al nostro cervello se ne riduciamo l'utilizzo per 72 ore, e scoperto che rinunciare a questi dispositivi anche per poche ore può addirittura rimodellare l'attività cerebrale. I dettagli della ricerca sono stati pubblicati sulla rivista Computers in Human Behavior. Durante le scansioni cerebrali eseguite dopo il periodo di 72 ore, ai partecipanti sono state mostrate diverse immagini, tra cui immagini di smartphone accesi e spenti, nonché immagini "neutre" di soggetti come barche e fiori. Quando venivano mostrare le immagini del telefono, nei partecipanti sono stati osservati cambiamenti nelle aree del cervello proposte all'elaborazione della ricompensa e del desiderio, simili a quelli osservati nella dipendenza da sostanze, il che suggerisce che questi dispositivi possono creare dipendenza come la nicotina o l’alcol. "I nostri dati non distinguono tra il desiderio di usare lo smartphone e il desiderio di interagire socialmente, due processi oggi strettamente interconnessi - hanno affermato i ricercatori -. Sebbene i nostri dati mostrino risultati solidi senza svelare questi processi, gli studi futuri dovrebbero mirare ad affrontare questo aspetto". E’ da quando è apparso il primo smartphone che gli scienziati stanno indagando su come il loro utilizzo influenzi l'attività del nostro cervello. Grazie a questa ricerca sappiamo qualcosa in più sui sintomi (simili all'astinenza da alcune sostanze stupefacenti) come ansia, insonnia, inappetenza, agitazione fisica, irritabilità, che compaiono quando non utilizziamo il telefonino per un pò di tempo. Link alla ricerca qui
March 5, 2025 / Pillole di Graffio
EuroStack: ultima chance per la sovranità digitale europea
L’Europa dipende dalle big tech americane, rischiando la sicurezza nazionale. Servono alternative europee integrate a tutti i livelli dell’infrastruttura digitale. La collaborazione pubblico-privato e l’open source sono fondamentali per costruire l’EuroStack e garantire l’indipendenza tecnologica europea La dipendenza dell’Europa dalle tecnologie digitali americane e cinesi rappresenta una minaccia significativa per la sua sovranità, sicurezza e competitività economica. Per affrontare questa sfida, è essenziale sviluppare un “EuroStack“, un ecosistema digitale integrato che copra tutti i livelli, dai chip alle applicazioni, garantendo così l’autonomia tecnologica del continente. L’Eurostack è un’iniziativa proposta dall’Ucl all’Unione Europea per creare un ecosistema tecnologico indipendente e sovrano, con l’obiettivo di ridurre la dipendenza da colossi tecnologici stranieri come Alphabet, Amazon, Apple, Microsoft e altri. Questo progetto mira a sviluppare infrastrutture digitali completamente europee, tra cui piattaforme cloud, intelligenza artificiale (AI), reti di telecomunicazione e software, in linea con i valori europei di protezione dei dati personali, sovranità digitale e supporto alle imprese locali. Leggi l'articolo
March 4, 2025 / Pillole di Graffio
MovEre
Domenica 2 marzo 2025, C.I.R.C.E. partecipa alla giornata di riflessione sull'educazione digitale organizzata da MovEre nell'ambito del percorso itinerante ideato da insegnanti e genitori dell'IC Simonetta Salacone. -------------------------------------------------------------------------------- Dove e quando: Dalle ore 15:00 - 18:00 di domenica 2 marzo, presso IC Salacone, plesso Iqbal Masih, via Ferraironi, 28 - Roma Molti videogiochi catturano la nostra attenzione al punto da creare forme di abitudine e assuefazione, costruite magistralmente sulle vulnerabilità comuni a tutti gli umani. In maniera analoga siamo chiamati a partecipare e a contribuire instancabilmente alle “comunità” digitali dei social media, costruite seguendo tecniche di gamificazione. Ogni esperienza di interazione sociale si trasforma in una complicata gara, con un sacco di punti e classifiche, livelli e campioni. Conosciamo per esperienza diretta le regole di questi “giochi”: se ci comportiamo bene, otteniamo molti “like”, strike, notifiche, cioè caramelle sintetiche per i nostri cervelli (sotto forma di dopamina); se siamo scarsi rimaniamo a bocca asciutta. Possiamo fare a meno di gmail? Sappiamo scegliere una password sicura? Farsi domande come queste significa essere consapevoli che la privacy è una ricchezza da preservare e da difendere in prima persona. Sostenere lo sviluppo di un approccio hacker alla tecnologia e all’apprendimento in generale è un modo per diffondere pratiche di consapevolezza e autodifesa digitale. Contribuisce a far emergere l’hacker che si nasconde in ognuno e ognuna, dargli valore e aiutarlo a crescere. Questo laboratorio fa per te se vuoi “seguire i fili delle tue connessioni”; se t’interessa capire quali sono gli elementi nascosti delle procedure di tutti i giorni e quali sono gli automatismi che ormai ti sfuggono; se vuoi inventare insieme soluzioni per una relazione ecologica con le macchine; se vuoi acquisire consapevolezza dei nostri rituali digitali nella vita privata e nel lavoro; se vuoi imparare tecniche di autodifesa per scardinare gli automatismi. Il laboratorio sarà a cura di Agnese Trocchi e Maurizio "Graffio" Mazzoneschi del Centro Internazionale di Ricerca per le Convivialità Elettriche CIRCE. Altre Informazioni: * Accoglienza gratuita per bambin (max 20 posti, prenotazione obbligatoria: passaparola.italia@gmail.com) * Aperitivo finale a cura del Comitato dei Genitori
February 28, 2025 / Notizie da C.I.R.C.E.
Rottura e interdipendenza: la partita tecnologica tra Usa e Cina
Radio Blackout ha intervistato Silvano Cacciari, ricercatore presso il NAFF dell’Università di Firenze e il CheerLab dell’Università di Prato La competizione strategica tra Cina e Stati Uniti è più complessa e meno lineare di come viene solitamente rappresentata dai media generalisti. Conta, in prima luogo l’interdipendenza economica tra i due giganti che da qualche decennio struttura quel fenomeno che abbiamo conosciuto come “globalizzazione”, basato sui due macro-fenomeni: una corposa delocalizzazione delle produzione verso il polo asiatico (centro cinese); una sempre maggiore finanziarizzazione dell’economia euro-atlantica (polo statunitense). Questa interdipendenza è ancora più evidente se si osserva il livello degli scambi delle merci ad alto contenuto di tecnologia incorporata, dove l’uno e il maggiore cliente dell’altro, e viceversa. Si tratta però di un equilibrio perennemente instabile e a-simmetrico, che in questo momento storico viene rimesso in discussione da una Cina sempre meno disponibile a restare confinata negli scalini più bassi della scala del valore. L’uscita politicamente ben orchestrata delle nuova intelligenza artificiale Made in China DeepSeek ha causato profondi tonfi nelle borse statunitensi ma, a differenza del passato (vedi crisi dei subprime, 2008) questa volta l’innesco è stato estern, cinese appunto, e non interno alle dinamiche della finanziarizzazione americano-centrica. Dopo qualche decennio di osservazione sui meccanismi predatori della finanza a stelle e strisce , i cinesi hanno imparato a condurre, pro domo loro, la guerra finanziaria e ne hanno fornito un primo assaggio ai competitor strategici. Tra le realtà più colpite, oltre alla ben nota Chat GPT c’è anche la più nascosta, e meno conosciuta dai non addetti ai lavori, Palantir, specializzata nel servizio di controllo e fornitura dati, all’interno di quello che potremmo chiamare paradigma del “capitalismo della sorveglianza” e della “guerra ibrida”. Il CEO di questa azienda, Peter Thiel, già fondatore di PayPal autore di diversi manifesti politici tecno-reazionari, si è preso il compito nell’ultimo lustro di dare una strigliata ideologica (e politica) alla Silicon Valley libertaria e rizomatica degli anni ’90 per intrupparla in un nuovo corso dove devono essere chiare le gerarchie e le finalità (nemesi) politiche. Ascolta l'audio sul sito di Radio Blackout
February 28, 2025 / Pillole di Graffio