Domenica 2 marzo, C.I.R.C.E. partecipa alla giornata di riflessione
sull'educazione digitale organizzata da MovEre nell'ambito del percorso
itinerante ideato da insegnanti e genitori dell'IC Simonetta Salacone.
Dalle ore 15:00 - 18:00, presso IC Salacone, plesso Iqbal Masih, via Ferraironi,
28 - Roma
Molti videogiochi catturano la nostra attenzione al punto da creare forme di
abitudine e assuefazione, costruite magistralmente sulle vulnerabilità comuni a
tutti gli umani. In maniera analoga siamo chiamati a partecipare e a contribuire
instancabilmente alle “comunità” digitali dei social media, costruite seguendo
tecniche di gamificazione.
Ogni esperienza di interazione sociale si trasforma in una complicata gara, con
un sacco di punti e classifiche, livelli e campioni. Conosciamo per esperienza
diretta le regole di questi “giochi”: se ci comportiamo bene, otteniamo molti
“like”, strike, notifiche, cioè caramelle sintetiche per i nostri cervelli
(sotto forma di dopamina); se siamo scarsi rimaniamo a bocca asciutta.
Possiamo fare a meno di gmail? Sappiamo scegliere una password sicura? Farsi
domande come queste significa essere consapevoli che la privacy è una ricchezza
da preservare e da difendere in prima persona. Sostenere lo sviluppo di un
approccio hacker alla tecnologia e all’apprendimento in generale è un modo per
diffondere pratiche di consapevolezza e autodifesa digitale. Contribuisce a far
emergere l’hacker che si nasconde in ognuno, dargli valore e aiutarlo a
crescere.
Questo laboratorio fa per te se vuoi “seguire i fili delle tue connessioni”; se
t’interessa capire quali sono gli elementi nascosti delle procedure di tutti i
giorni e quali sono gli automatismi che ormai ti sfuggono; se vuoi inventare
insieme soluzioni per una relazione ecologica con le macchine; se vuoi acquisire
consapevolezza dei nostri rituali digitali nella vita privata e nel lavoro; se
vuoi imparare tecniche di autodifesa per scardinare gli automatismi.
Il laboratorio sarà a cura di Agnese Trocchi e Maurizio "Graffio" Mazzoneschi
del Centro Internazionale di Ricerca per la Convivialità Elettrica (circex.org).
Altre Informazioni
* Accoglienza gratuita per bambin (max 20 posti, prenotazione obbligatoria:
passaparola.italia@gmail.com)
* Aperitivo finale a cura del Comita dei Genitori
Tag - insegnamento
Martedì 25 febbraio via Stamira, 5 Roma
Convegno di aggiornamento / formazione gratuito per il personale della scuola in
presenza (on line solo per i non residenti a roma)
Presso la Sala Convegni di Libera, via Stamira 5.
metro B Bologna Tiburtina
Dalle ore 8 alle 14 Relazioni ed interventi di:
* Daniela Tafani
(docente di Filosofia Politica, UniPISA)
Libera Transizione digitale: verso dove? Edtech, monopoli e narrazioni
* Maria Chiara Pievatolo
(docente di Filosofia Politica, UniPISA) Di dati e di despoti: la scuola al
tempo della transizione tecnofeudale
* Renata Puleo
(maestra, ex dirigente scolastica) INVALSI fra pubblico e privato: come
l'istituto usa i dati dei nostri studenti
* Alessandro Zammarelli
(psicoterapeuta) La scuola, la relazione, il digitale
* Stefano Borroni Barale
(docente CUB SUR / Ricercatore Circex.org) Costruire alternative al digitale
autoritario
* Ferdinando Alliata
(dottore in Consulenza del lavoro, Cobas Scuola Palermo) Tempi moderni. La
digitalizzazione del lavoro di docenti e ATA
Per informazioni: alas.convegno25febbraio@gmail.com; tel. 3274307767
L’Ufficio Scolastico Regionale (USR) del Veneto , in collaborazione con gli
Uffici Ambiti Territoriali (UU.AA.TT.), ha recentemente pubblicato quanto è
stato studiato e proposto dal Gruppo di lavoro regionale sull’Educazione alla
Legalità. Questo gruppo ha prodotto un documento dettagliato che illustra come
adottare il Software Libero nelle scuole.
Il gruppo di lavoro, composto da circa cento docenti delle scuole della Regione
Veneto, ha organizzato quattro incontri formativi e informativi da remoto grazie
al coordinamento delle referenti di Legalità, Politiche Giovanili e
Partecipazione degli Uffici Ambiti Territoriali di Verona e Vicenza.
Leggi tutto
Un articolo scientifico di daniela tafani, prezioso ricco di spunti di
riflessioni e di verità tanto evidenti quanto nascoste.
Il testo demistifica le "credenze" relative alla presunta intelligenza dei
software probabilistici e ristabilisce dei punti fermi sulla non neutralità del
software, anche quando si tratta di cosidetta Intelligenza Artificiale.
L'articolo dimostra perché l'introduzione dell'intelligenza artificiale nella
scuola e nelle univeristà sia un problema per i processi di apprendimento e
insegnamento. Tuttavia si tratta di una tendenza già presente: la trasformazione
dell'insegnamento in addestramento degli studenti per andare incontro alle
esigenze del mondo aziendale.
Indice
1. Macchine per scrivere frasi probabili
2. La bolla dell’“intelligenza artificiale generativa”
3. Il valore dell’istruzione: le aziende e le narrazioni Edtech
3.a. L’idea che la sorveglianza sia una forma di cura
3.b. Il mito della personalizzazione dell’apprendimento
3.c. Il soluzionismo tecnologico
3.d. L’idea della neutralità delle piattaforme “educative”
4. Girelli, stampelle e ciuchini: gli omini di burro nei sistemi neoliberali
Nota bibliografica
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Durante "L'ora di buco", la trasmissione di Radio Onda Rossa in cui lavoratori e
lavoratrici della scuola parlano di scuola, sono stati presentati i corsi di
Pedagogia Hacker su misura per docenti delle scuole primarie e secondarie. I
corsi, anche per l'anno scolastico 2024/2025, sono finanziati dal PNRR. Sono
gratuiti per le insegnanti e gli insegnati.
Possono partecipare ai corsi i docenti delle scuole secondarie o primarie, sia
di ruolo che precari/e. Per ogni corso seguito verrà rilasciato un attestato di
partecipazione.
Durante la corrispondenza si è paralto anche di cosa è il metodo della Pedagogia
Hacker.
Ascolta l'audio sul sito di Radio Onda Rossa
Si tratta di 3 corsi:
* Non dipende (solo) da te (corso base)
* Internet e strumenti conviviali (corso intermedio)
* Costruzione di attività didattiche (corso avanzato)
Tutte le informazioni su edizizoni, date, orari, modalità di iscrizioni, si
trovano nell'apposita pagina sul sito web di CIRCE.
Ascolta l'audio della presentazione durante la trasmissione
Un articolo di Stefano Borroni Barale e Rinaldo Mattera sulla rivista Educazone
aperta.
"Per capire di cosa stiamo parlando dovremmo iniziare, anzitutto, provando a
dare una definizione dei termini “hacker” e “attitudine hacker”, compito
piuttosto complicato, anche perché sull’argomento sono state scritte vere e
proprie catene montuose di carta. Il tema è anche interessante, e meriterebbe di
essere esplorato[1] in maniera critica e approfondita, ma i limiti di questo
scritto non ce lo permettono.
Per evitare almeno le pericolose ambiguità create dall’immaginario collettivo
dell’hacker come criminale informatico (stereotipicamente maschio, bianco,
europeo, cisgender, deviante), nel prosieguo faremo ampio ricorso al discorso di
Carlo Milani (2022), anche con Federico Cabitza (2024) e Davide Fant (2024).
Con hacker intenderemo un essere umano che mira, con il suo operato, a ridurre
le varie forme di alienazione legate a relazioni e interazioni tra esseri umani
ed esseri tecnici, sia presi singolarmente che socialmente.
Immaginiamo, a questo punto, qualche sguardo interrogativo. Ma gli hacker non
erano i maghi del computer? Ecco alcune coordinate per comprende il significato
che diamo noi di CIRCE (Centro Internazionale di Ricerca per le Convivialità
Elettriche ) a questa parola, un significato non per forza migliore di altri, ma
che illustra aspetti da noi scelti con cura, perché parte della nostra storia e
delle nostre radici."
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