In nemmeno 50 anni le aziende della Silicon Valley sono passate dal sognare la
pace al realizzare sistemi in grado di sorvegliare silenziosamente qualsiasi
smartphone e sistemi d’arma automatici che uccidono con un minimo o nessun
intervento umano, i “killer robots”. E sembrano ben felici di mettere queste
tecnologie a disposizione di nazioni in guerra e dittatori alla ricerca di
sistemi di controllo del dissenso. La rubrica di Stefano Borroni Barale
Qui in Italia non è così noto, ma la controcultura hippie degli anni Sessanta,
di cui San Francisco era divenuta la capitale, è stata uno degli ingredienti che
ha contribuito, nel decennio successivo, alla creazione di quei gruppi di
appassionati di elettronica, come l’Homebrew computer club, in cui hanno mosso i
primi passi personaggi come Steve Wozniack e Steve Jobs, i fondatori della
Apple.
Il sogno naïf di quella generazione era che i piccoli personal computer
avrebbero distribuito il potere di calcolo, cambiando la società. Il poeta
Richard Brautigan arrivò a cantare di questa utopia nel suo poema del 1967 “All
watched over by machines of loving grace” che conobbe per questo una discreta
fortuna.
Leggi l'articolo di Stefano Borroni Barale
Tag - Stefano Barale
L'intelligenza umana come risposta alternativa all'imposizione dell'intelligenza
artificiale e del digitale nel piano scuole 4.0. Interviste a margine
dell'incontro tenuto ad Ancora su "la transizione del digitale nella scuola".
L'incontro, inserito nella carovana CUB-COBAS che ha attraversato la penisola, è
stato un momento di riflessione e un passo concreto verso una scuola più
consapevole e inclusiva, capace di affrontare la trasformazione digitale senza
perdere di vista la sua missione educativa e sociale.
Nel servizio della Tgr Marche le interviste a: Stefano Borroni Barale (Docente
formatore sindacale Cub-Sur), Ferdinando Alliata (Consulente del lavoro Cobas),
e Vittorio Sergi (Docente Rds Cgil Ancona)
Guarda il servizio
Lunedì 31 Marzo 2025, a Torino, si terrà il Corso di Formazione Nazionale per il
personale della scuola pubblica statale dal titolo “La scuola nella transizione
digitale. Il prossimo futuro di didattica e lavoro”.
Alcuni dei temi che saranno toccati nelle relazioni:
* l'effetto dei device digitali sui bambini della scuola dell'infanzia e
primaria,
* l'influenza illegale dei GAFAM (Google, Amazon, Facebook, Apple e Microsoft)
sulla libertà d'insegnamento attraverso le loro "piattaforme educative",
* l'effetto del Piano Scuola 4.0 e delle continue "riforme" (tagli di contenuti
e durata) che interessano la scuola etc.
Pa partecipazione all'incontro, sia online che in presenza, dà diritto
all'ESONERO DAL SERVIZIO per i docenti e personale ATA e offrirà numerosi spunti
anche a genitori (di tutte le età) e allievi dalla 4° superiore in su.
La partecipazione è gratuita per tutte e tutti, si chiede unicamente la
registrazione al seguente indirizzo: http://iscrizioneto.vado.li. Il link per la
partecipazione online sarà inviato a chi si registra. Per chi non risiede nella
provincia di Torino sarà possibile ottenere l'esonero anche per la
partecipazione online.
Lunedì 31 Marzo 2025 - ore 8:15/17:00
presso I.t.i.s. “G.B.Pininfarina”- Via Ponchielli 16,10024 Moncalieri (TO)
Durante la giornata si discuterà di transizione digitale a scuola in tutti i
suoi aspetti e in tutti i gradi dell'istruzione (dall'infanzia all'Università).
L'obiettivo sarà capire l'effetto che hanno queste novità sul lavoro docente e
quali strategie possono essere messe in campo per attivare spazi di autogestione
e autorganizzazione con e senza la tecnologia.
PROGRAMMA
* 8,15-8,30 REGISTRAZIONE DELLE PRESENZE
* Introduzione e coordinamento || prof.se Anna Belligero (CESP Torino) e Alina
Rosini;
* “Contro un lessico nebuloso e subordinante. Per un approccio emancipante” ||
Marco Guastavigna - già docente nel secondo grado e professore a contratto
UniTo;
* “Organizzare e formare i lavoratori attraverso la Rete, dal 1985 a oggi” || -
Marc Bélanger - giornalista e PhD in comunicazioni informatiche;
* “Digitale e infanzia. L’estinzione dell’esperienza” || Sara Mattiello -
docente, attualmente PhD scienze formazione primaria (UniTo);
* DOMANDE – 15 ‘- PAUSA CAFFÈ: 11.15-11.30
* TAVOLA ROTONDA – Quali alternative al digitale dominante?
Moderano Anna Belligero e Alina Rosini, intervengono:
* Lorenzo Azzaro (docente Cesp Torino)
* Stefano Borroni Barale (docente, formatore C.I.R.C.E. - www.circex.org)
* Ferdinando Alliata (dottore in Consulenza del lavoro)
* Stefano Rossetti (docente, formatore)
* a seguire Considerazioni generali e confronto con i /le partecipanti
13.45-15.00 PAUSA PRANZO
15.00-17.00 GRUPPI DI LAVORO:
Durante la sessione pomeridiana sarà possibile interagire con relatori e
relatrici sui temi trattati nella sessione del mattino. L'iscrizione è gratuita
e al termine del corso verrà consegnato l'attestato di partecipazione.
Il convegno è aperto a tutto il personale docente, ATA, dirigente e ispettivo.
Per iscriversi al convegno è indispensabile riempire il modulo che si trova al
seguente indirizzo: http://iscrizioneto.vado.li
Per info inviare una mail a cesp.torino@gmail.com
La giornata è organizzata dall Centro Studi per la Scuola Pubblica (CESP) in
collaborazione con CUB SUR (Confederazione Unitaria di Base, Scuola Università e
Ricerca), COBAS Scuola e una parte delle RSU dell'ITIS Pininfarina
CENTRO STUDI SCUOLA PUBBLICA SEDE NAZIONALE:
VIALE MANZONI 55, ROMA
TEL 0670452452
Edward Snowden, la gola profonda che nel 2013 ha svelato il programma di
sorveglianza di massa organizzato dall’agenzia di spionaggio civile degli Stati
Uniti, sosteneva che la macchina della tirannia automatizzata fosse già pronta e
che fossimo a un giro di chiave dal suo avviamento. Gli eventi recenti negli Usa
sembrano tristemente confermare questa profezia. E in Europa?
“Siate dunque decisi a non servire mai più e sarete liberi. Non voglio che
scacciate i tiranni e li buttiate giù dal loro trono; basta che non li
sosteniate più, e li vedrete crollare, […] come un colosso a cui sia stato tolto
il basamento”. Étienne de La Boétie, “Discorso sulla servitù volontaria”, 1576.
Giorgio vive a Roma ed è un militante a tempo pieno. Fa parte di un sindacato di
base della scuola, è segretario del circolo di uno dei tanti partiti della
diaspora della sinistra, è femminista, appassionato praticante dell’inclusione
dei suoi allievi con disabilità e non. La sua vita, a parte i rari momenti in
cui riposa o in cui si dedica ai suoi genitori molto anziani, è dedicata a
cercare di ricostruire quel “tessuto collettivo” in cui è cresciuto, negli anni
tra il sessantotto e il settantasette, e che lo ha visto prendere parte poi,
giovanissimo, al movimento ecologista e nonviolento dei primi anni 80.
Leggi l'articolo di Stefano Borroni Barale
Martedì 25 febbraio via Stamira, 5 Roma
Convegno di aggiornamento / formazione gratuito per il personale della scuola in
presenza (on line solo per i non residenti a roma)
Presso la Sala Convegni di Libera, via Stamira 5.
metro B Bologna Tiburtina
Dalle ore 8 alle 14 Relazioni ed interventi di:
* Daniela Tafani
(docente di Filosofia Politica, UniPISA)
Libera Transizione digitale: verso dove? Edtech, monopoli e narrazioni
* Maria Chiara Pievatolo
(docente di Filosofia Politica, UniPISA) Di dati e di despoti: la scuola al
tempo della transizione tecnofeudale
* Renata Puleo
(maestra, ex dirigente scolastica) INVALSI fra pubblico e privato: come
l'istituto usa i dati dei nostri studenti
* Alessandro Zammarelli
(psicoterapeuta) La scuola, la relazione, il digitale
* Stefano Borroni Barale
(docente CUB SUR / Ricercatore Circex.org) Costruire alternative al digitale
autoritario
* Ferdinando Alliata
(dottore in Consulenza del lavoro, Cobas Scuola Palermo) Tempi moderni. La
digitalizzazione del lavoro di docenti e ATA
Per informazioni: alas.convegno25febbraio@gmail.com; tel. 3274307767
Prosegue la carovana CUB-COBAS per parlare della transizione digitale nella
scuola. Dopo Catania, Palermo, Terni, Siena, Grosseto, la carovana toccherà
altre città italiane. In programma ci sono Ancona, Cagliari, Milano, Roma,
Torino, e molte altre.
Ecco le prossime date. (le date e le informazioni sono in aggiornamento)
* 25 febbraio: seminario "La scuola nella transizione digitale" a Roma
dalle ore 8,30 alle 17 presso la sala convegni di Libera a via Stamira.
* 10 o 11 Marzo: seminario a Torino "La scuola nella transizione digitale"
* 25 Marzo: seminario a Cagliari "La scuola nella transizione digitale"
La carovana vuole essere un momento di riflessione e un passo concreto verso una
scuola più consapevole e inclusiva, capace di affrontare la trasformazione
digitale senza perdere di vista la sua missione educativa e sociale.
Molti sono gli interventi che si succederanno nelle varie tappe della carovana,
tra gli altri citiamo, Daniela Tafani, (docente di Filosofia Politica, UniPisa)
e Stefano Borroni Barale (docente, CUB/SUR, CIRCE) che saranno affiancart di
volta in volta da altre persone e docenti.
La partecipazione è gratuita e prevede l'esonero dal servizio ai sensi del CCNL
(art.36) con rilascio del relativo attestato di partecipazione da presentare a
scuola.
Resta aggiornat e torna vedere gli aggiornamenti.
Il capo di OpenAI ha annunciato a inizio anno che il suo nuovo modello di
intelligenza artificiale avrebbe ottenuto risultati simili a quelli umani in una
sorta di test del quoziente intellettivo. Un esito ottenuto però facendo
allenare la macchina sulle stesse domande e in modo poco trasparente, con costi
ecologici ed economici fuori scala. È ora di disertare questa agenda, fatta di
macchine mangia-soldi e mangia-risorse.
Il 2025 si apre con fuochi d’artificio superiori a quelli a cui ci eravamo
abituati sul fronte della propaganda attorno all’intelligenza artificiale (Ai).
Il nuovo modello prodotto da OpenAI avrebbe infatti raggiunto risultati
comparabili con gli esseri umani nel risolvere il test ARC-AGI. Il video qui
sopra contiene un esempio delle domande contenute in tale test, che ricorda
molto da vicino i test del quoziente intellettivo (Qi) utilizzati in psicologia
per “misurare l’intelligenza” degli esseri umani. Sorvoleremo in questa sede su
due fatti chiave che richiederebbero invece una seria analisi: non esiste un
consenso scientifico su che cosa sia l’intelligenza umana e animale, ossia una
definizione condivisa e, anche fingendo di aver raggiunto un consenso, misurarla
resterebbe tutta un’altra faccenda. Dal punto di vista “teorico” ci limiteremo a
richiamare l’etimologia: “inter” più “ligere”, “leggere tra (le cose)”, leggere
in profondità.
Sam Altman (più in generale l’intero comparto dell’Ai) ci ha abituato a trucchi
degni degli artisti della truffa che giravano il suo Paese a inizi Ottocento,
usati a supporto di affermazioni-bomba come quella appena citata (e
immediatamente seguita da affermazioni ancora più esplosive sulla
“Superintelligenza”). Ricordiamo, a titolo d’esempio non esaustivo, la
figuraccia di Google alla presentazione del suo Gemini, quando i suoi padroni
raccontarono che il modello in questione sapeva riconoscere il gioco della morra
cinese al primo colpo (zero-shot), mentre -guardando il video completo- si
scopriva che la verità era molto diversa (e i dettagli, in questo campo, sono
molto importanti).
Leggi l'articolo di Stefano Borroni Barale
Lunedì 3 febbraio alle ore 15.00 presso la sede Cobas di Terni, via Cesi 15/a,
presentazione di “L’intelligenza inesistente. Un approccio conviviale
all’intelligenza artificiale” di Stefano Borroni Barale. Ne parlano l'autore e
Franco Coppoli.
Intelligenza artificiale (Ai) è un termine che raggruppa tecnologie molto
diverse tra loro, con una lunga storia. I tifosi dell’Ai sostengono che questa
tecnologia abbia il potenziale di risolvere alcuni dei problemi più urgenti del
mondo, come il cambiamento climatico, la povertà e le malattie. I critici,
invece, sostengono che questa tecnologia sia pericolosa e ingannevole.
Ma perché tutti parlano di Ai? Perché è un’eccezionale operazione di marketing:
una delle meglio organizzate degli ultimi anni. Su questa le imprese della
Silicon Valley si stanno giocando il tutto per tutto, per invertire il trend
negativo fatto di tagli al personale e cambi drastici dei loro programmi di
sviluppo. Per comprendere quali siano le aspettative di queste aziende – e quali
dovrebbero essere le nostre – in questo libro si ricostruiscono le tappe, le
intuizioni e i paradossi che hanno attraversato la comunità scientifica,
provando a tracciare una linea che collega Alan Turing, primo sostenitore
dell’Ai forte, con i creatori di ChatGPT, il software in grado di sostenere un
dialogo credibile con un essere umano.
L’incontro sarà fruibile anche online usando il software Jitsi a questo link
https://meet.jit.si/altercobas
Guarda la scheda del libro
L’introduzione dell’intelligenza artificiale in medicina dovrebbe essere
valutata caso per caso, e con grande attenzione. È una tecnologia tutt’altro che
neutra, soggetta al problema delle “allucinazioni” e non sempre rispettosa dei
protocolli tipici della ricerca scientifica. Errori metodologici pericolosi che
un certo marketing asfissiante vuole cancellare. L’analisi di Stefano Borroni
Barale
“Cosa succede quando abbiamo messo la decisione [sulla vita o morte di un
paziente, ndr] nelle mani di un’inesorabile macchina a cui dobbiamo porre le
giuste domande in anticipo, senza comprendere appieno le operazioni o il
processo attraverso cui esse troveranno risposta?”. Norbert Wiener, “God and
Golem, Inc.”, 1963.
Questa citazione ha aperto un recente congresso sull’uso dell’Intelligenza
artificiale (Ai) in ambito sociosanitario durante il quale era intenzione di chi
scrive provocare un dibattito per cercare di uscire dallo “spettro delle
opinioni accettabili” (Noam Chomsky) e -al contempo- ampliare la comprensione
del fenomeno, ripercorrendone la storia.
leggi l'articolo
L’Intelligenza artificiale (Ai) è un tema oggi talmente di moda che persino il
papa ha ritenuto indispensabile dire la sua sull’argomento. Un utile strumento
per orientarsi in questo profluvio di notizie, in genere sensazionalistiche e
spesso fuorvianti, è fornito dal libro recentemente pubblicato di Stefano
Borroni Barale, “L’intelligenza inesistente. Un approccio conviviale
all’intelligenza artificale”, Altreconomia, 2023. Un agile saggio divulgativo
alla portata anche del lettore meno esperto.
Il titolo “L’intelligenza inesistente” rimanda esplicitamente ad Agilulfo il
“cavaliere inesistente” creato da Italo Calvino, un paladino che pur “non
esistendo” riesce comunque a combattere valorosamente al servizio di Carlomagno
(“Bé, per essere uno che non esiste, siete in gamba !” sbotta a un certo punto
l’imperatore).
Più precisamente per l’autore – a differenza di quanto sostengono i millantatori
– non esiste oggi (né è alle viste) una Ai “forte” in grado di pensare come un
essere umano ma solo un’Ai “debole” in grado di “simulare” alcuni aspetti del
pensiero umano. Una Ai che funziona solo grazie al lavoro costante di un vasto
proletariato digitale, invisibile e malpagato (i cosiddetti “turchi meccanici” o
“turker”).
Leggi l'intervista sul sito di “Collegamenti”