I costi energetici di migliaia di server che effettuano miliardi di calcoli al
secondo e i rischi per i cittadini
Bollette più alte e nuove centrali a gas per soddisfare la fame d’energia di
Meta, il colosso tech di Mark Zuckerberg. La multinazionale sta costruendo un
gigantesco data center in Louisiana, nelle campagne di Holly Ridge (una vasta
area rurale nel nord-est dello stato). Sono infrastrutture strategiche per Big
Tech: i data center contengono migliaia di server che, a loro volta, effettuano
miliardi di calcoli al secondo, lavorando senza sosta. È il “cervello”
dell’intelligenza artificiale, che se ne serve per eseguire i compiti che gli
vengono commissionati o, più banalmente, per fornirci le risposte richieste. Ma
proprio perché i computer lavorano ininterrottamente in condizioni normali si
surriscalderebbero; dunque, per evitare guasti tecnici, vanno raffreddati
artificialmente (ad esempio, tramite aria condizionata industriale ad alta
potenza). Bisogna poi alimentare la potenza di calcolo e sostenere i costi
energetici relativi ai sistemi d’illuminazione o di sicurezza
dell’infrastruttura. In definitiva, il fabbisogno complessivo di energia dei
data center è già di per sé molto elevato.
Ma Zuckerberg vuole costruire un arcipelago informatico che si estenderà su
370.000 metri quadrati (a grandi linee, un’area coperta da cinquantadue campi di
calcio regolamentari). E secondo le stime di una Ong locale, Alliance for
Affordable Energy, avrà bisogno del doppio dell’energia di cui vive New Orleans,
una città che conta quasi quattrocentomila abitanti.
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Tag - datacenter
Puntata di domenica 8 dicembre. La prima parte della puntata è dedicata alle
variegate malefatte dei soliti noti: Google e Meta.
Prima parliamo della situazione di Google con l'antitrust, che vede avvicinarsi
il verdetto anche per quanto riguarda il settore pubblicità. Avevamo già parlato
della questione del motore di ricerca, ma questa è un'altra storia.
Passiamo poi ai legami tra grandi aziende e militarismo:
* Google continua a negare i suoi rapporti con l'apparato militare israeliano,
ma i dati sono sempre più chiari
* Meta si lancia apertamente nelle applicazioni militari dell'intelligenza
artificiale generativa
* Hannah Byrne ha lavorato per anni nel gruppo "antiterrorismo e organizzazioni
pericolose", si è licenziata nel 2023, e racconta alcuni dei motivi per cui
crede che la selezione dei contenuti fatta da Meta sia sbagliata fin dalla
radice
Chiudiamo infine rimandando un audio andato in onda recentemente su Data Center,
consumo di energia e di acqua.
Ascolta l'audio sul sito di Radio Onda Rossa
Google ha siglato un accordo con Kairos Power per l'utilizzo di piccoli reattori
nucleari per generare la quantità di energia necessaria ad alimentare i suoi
data center per lo sviluppo dell'intelligenza artificiale (AI). L'azienda ha
dichiarato che l'accordo prevede l'avvio dell'utilizzo del primo reattore nel
corso di questo decennio e la messa in funzione di altri entro il 2035. Le
società non hanno fornito alcun dettaglio sull'importo dell'accordo o su dove
saranno costruiti gli impianti.
Ma Google a quanto pare non è l'unica, lo scorso mese Microsoft ha raggiunto un
accordo per rimmettere in funzione l'impianto nucleare di Three Mile Island,
tristemente noto per il più grave incidente nucleare accaduto negli USA nel
1979.
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